Il Socialismo - Anno I - n. 6 - 10 maggio 1902

96 IL SOCI.ILISiIO 11 concetto che gli uomini per bene si fanno delle rivoluzioni è curioso. Pcrchè diavolo Loubct, Crispi, Dcpretis, Rudinì, Al– fotlSO XIII, re Ottone, re Oscar, re Leopoldo, e chi so io, sono, furono e s.1.ranno ministri, presidenti o re? Per la rivoluzione. E che cosa era mai il movimento del Belgio, se non una rivoluzione? Con questa differenza: che quando I:\ rivoluzione riesce, chi la fa è tm eroe; quando una rivoluzione non riesce, chi la fa è un maifattorc. li 4 settembre a P:uigi è riuscito: Gambetta ha la sua statu:\. li 18 mnrzo, durante la Comune, non è riuscito, e i suoi autori furono invi:iti alle galere. 11 18 marzo è un 4 settembre che non è riuscito; il 4 settembre è un 18 mar1.o che è riuscito. l'crchè dunque i borghesi che apologizzano le ri, 1 oluzioni di ieri, fatte dn loro, sLigmntizznno quelle d'oggi, fatte nello stesso senso delle loro, e che :tlle :i.otiche servono di integmzione? J,:\ stessa contrnddizione quando si p:trln di rivoluzione paci– fic:i.: per esempio, quella che attunlmcnte si sta compiendo per l:t proprietà, Noi dom:tndinmo ln soci:tlizzazione della terra. I ,a terra ai lavoratori. JI prO<lotto della term ai lavoratori della terra. Chi si op1>one con furore? L:\ borghesia; quella stcssn borghesia che si è :trricchita con la nazion.'llizzazione dei beni ecclcsi:lstici e che h:i. distrutto b propriet:\ terricm dei feudali. Noi domandi:uno, in fondo, che si applichi alla proprict:\ hor– ghc.sc lo stesso principio che i borghesi hanno saputo eroicamente ::tpplicare alla proprict:\ feudale. Nossign::>re. Ln nostrn logicn non c:ipe in quei cervelli. Nelle scuole si fa l'npologia della horghcsi:l che hn ~poglinto In nohih:t. Guai però se in quelle stesse scuole si volesse soltanto nccennnre che la terra non ha da essere pro– prict:l dcli:\ borghesia piì1 di quello che non lo doveva essere della fcudalit:l. Tutto ciò che In borghesia arricchita interdice al popolo, sotto pena di fucil:tzione, essa stessa lo ha fallo a suo profitto contro i privilegi che b. prccedev! l.no. Ieri sì, oggi no. Ecco la questione. . .. ln ogni modo, però, le riunioni e i 111uti11gs tempestosi che i deputati repubblicani tengono in Spagna - il movimcnlo caldo e liruci!l.nte del Hclgio - il fermento nel b:tcino minerario di Calais in Francia - le sommosse di operai e studenti a Pietroburgo - i tumulti della C:imcra \•ienncsc - tutti questi :-coppi di vita che qua e l:t si accesero vivnccmenle in questi ultimi giorni, tmto ciè– ci dice che b vecchia teoria del nostro huon Galileo è sempre vera. t:r:,,tt:1te, bruciate ... ma si muove sempre! C'è della gente che alz!l. le spa.lle a questa paro\:\ di progresso. C:è chi sorride e dice: tirannide borghese dopo la tirannide fcu. clale, e timnnidc soçinlisL'l dopo la tirannide borghese. ;\In le chiac• chicrc non impediscono agli uomini di camminare. I contadini e i miserabili nel mondo feudale ernno gratuitamente corveabili e 11111111!lzcnbili dai loro signori, Oggi, nel mondo borghese, essi sono semplicemente imarcera/Jili. Ebbene, vi sembra poco? dir:\ lo scet– tico. :\"o, dico io; ma un progrc:ssino c'è, convenitene. E poi, ab– hiate pazienza. Chi vivrà vcdr?t. Tutto, nlln buon'ora, cammina. Ai tempi di quel gio\•ialone di '.\lontaigne, un contadino che il suo signore voleva uccidere, pensò bene di difendersi. Tutti ne furono sorpresi, specialmente il suo signore, che non si :u,pcttava tale tiru, e \loutaigne stesso che rncconta il fattarello. Il contndino fu impiccato, e .1 .. -osì dO\'Cva essere, pcrchè non bisogna correre piì1 presto del secolo; m:l certo è che quel povero diavolo di,•inava i dirilli t!d/'1101110. Pili t:irdi, sono quel briccone cli Luigi XIV, si scoprl che il contadino era un uomo. Quest 'opiniQne, oggigiorno è nbbastanz.'t diffusa, e moltn gente, n questo proposito, la pens.'t csatt:lmcnte come ai tempi di Luigi XIV, sem-'t averne tuttavia le s1csse ragioni: oggi si ritiene gcnerahnentc che i contadini e i miscrnbili siano degli uomini. Ì~ \'Cro che da ciò a trattarli come tali, c•è ancora da passare molt':icqu!l. sotto i ponti. .. Ili:\ intanto - nun negntelo, signor scettico - il progresso si è fatto ... e chi sa quanto ancora se ne farà, in barba a tulle le gazze e gazzette tiuernle e ladre! o 1(, lo nou ho mai posto in dubbio la gmndc e beneficn inAu:!nza ci\'ilizzatricc che 1' Europa es:crcit!l. in Africa con la su:l acc111!l.vite e i suoi ferri\•ecchi. Questa mia convinzione t! quotidi:rnamcntc confermata dalle OS'-ervazioni della cronaca. Per esempio, mentre gli agenti finanziari di re Leopoldo insegnano ai negri del Congo la legge redentrice del lavoro, obbligandoli a bvor:ire da mattinn a sera a morie per loro, sono pclla di \federe incendiati tutti i loro villaggi e offerti i loro figlioletti come cscn nelle caccie al cocco• drillo, si occupano anche con la medesima :lttivit:l della redcn• zionc mor:tlc e intellettuale dei sopravYivcnti. Leggo infaui nella Belgiqm co/011i(lft che un giomalc per i negri è stato fondato dai buoni e bravi colonizzatori. Il giornale si chiam:t Ultltmbo, vale a dire La 11os/nr std/11 (bel titolo per un giornale di la\•Or:ttori), cd ecco il suo edificante contenuto: Esso contiene un p:tssaggio del Vecchio Tcstnmento, un pas– saggio del Vangelo, il calendario del mese, una spiegazione detl:1- glinta di qualche questione di catechismo, tlll:l corta biografia di certi santi di cui si cclcbrn In festa durante il mese. Con t!\lc s.'tponata intc\leuualc, se i negri non si ci\'ilizzanu ... Evviv:l h libera stamp:l! E poi ci vengano a c:mtnre che il cri– stianc.,imo è una dottrina morale e non - corne gridiamo noi fin dai tetti - un:i dollrina c.'tpitalista che ainta i ricchi :\ godere trnnquillamcnte delle loro ricchezze in questa terra e che tira per il naso i pJveri dando loro a vedere (lucciole per lanterne) che nwanno le ricchezze sì .. ma nell'ahro mondo! I .n Francia, seguendo l'esempio della Germanin - dcli' al• leala Russi:1 e di altre potenze, - ha accordata una medaglia ai soldati reduci dalh spedizione di Cina, - quei soldati che, sotto la guida dei missionari, hnnno rubnto, S:'lcchcggiato e violato. Non ci secchino col dire che esageriamo. Non esageriamo nffatto. I .eg• gcte il libro ultimo di Pierrc Loti, membro dcli' Accademia, c:tpi– tano delb. marin:i, c:'lvnlierc della 1,egione d'onore, clericale, rea• zionnrio ... e altre cose che t:lccio - per vedere che cosa hanno fallo le truppe interna1.ionnli a Pechino. .li libro è uscito pod1i giorni fa ed è fresco fresco. Ci troverete clescriidoni di Europei gallonnti che tagli:mo le gambe delle donne, - che si gettano l'un l'altro le braccia slrappnte dal corpo, le teste tronche, - leggerete i supplizi e i furti eseguiti d:ti nostri bravi sold:tti di Europn ... Ed è il 1'1crrc I.oli che parla. Orn - dopo tutto ciò, - i reduci d:llla Cina 5-onostati dccornti. lo approvo picnamen1c <1ucsta decorazione. I~ bene che questi valentuomini abbiano su di loro un segno <1ualsiasi che li contraddistingue, Prim:'l di SC:ltenarli nelle nostre strade d'Europa, i singoli Governi hanno fatto lx-ne di prendere la precauzione di contrassegnare in modo C\'idcntc i nostri guer– rieri. Nello stesso nt1,do che si impone il campanello alle bici– clette e la tromba ali' automobile. si deve mettere una medaglia ... di allarme ni guerrieri della Cina. Quando io sono per la str:tda, o in 011111i/ms, o a teatro, o al reslaura11/ - io v,,g!,o sapere, io ho il diritto di 5,aperc, -- per potere prendere le mie prec:mzioni, se seduto :tccanto a mc, e' è uno che h:t ucciso, rubato, violato e sncchcggiato ... I,a mcdagli:1 per l:l Cina è 1111!1. ottima istituzione. Ì~ una mi• sura di s:i.lute pubblica. Nix. Quei pochi che, dopo avere firmato l'ob– bligazione di abbonamento al Socialismo, non hanno ancora spedito l'importo all'Am– ministrazione (Via S. Claudio, 57, Roma), sono invitati a farlo subito, perchè col pre– sente numero si sospende loro l'invio. ENRICO FERRI, dirtllort-respo11sabilt. Rom:l, 1902. - Tipografia Cooperntiv:t Sociale, via Barbieri, 6.

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