RE NUDO - Anno XI - n. 91 - ottobre 1980

RE NUD0/12 Mal di testa li mal Ji testa, come sintomo di una situa– zione di squilibrio psico-fisico, è il più grande mistero per la medicina moderna. Per poter trattare questo male occorre prima di tutto in– dividuare la causa o le cause che lo generano. Oggi la nostra esperienza ci porta a dire che nel 90% dei casi questo sintomo è la somatizzazio– ne di uno squilibrio energetico di origine ali– mentare o psichica a livello della cistifellea. Oltre che origine epatica il mal di testa può avere origine gastrica: una gastrite cronica può provocare rnaJ di testa e nausea; può essere la conseguenza di un cattivo funzionamento dei reni, può derivare da paure di origine familiare o sociale, infine può derivare da forme tumo– rali ancora non manifeste o da altre malattie -l)eurologiche. . Se il mal di testa dipende da uno squilibrio funzionale, l'assunzione giornaliera di una compressa di argilla o di una equivalente quantità di argilla sciolta in acqua, lo attenua di molto e se la cura viene fatta con costanza e fiducia, scompare dopo poco tempo. Nei casi più acuti oltre che la cura interna, si può prati- • carc un catapla ma ulla fronte. o ul collo. o alla base della scatola cranica. L'argilla e l'artrosi cervicale Questa malattia che oggi aflligge un gran numero di persone può e ere combattuta adeguatamente e con buoni risultati mediante la cura d'argilla e con una buona dieta. L'origine dell'artrosi cervicale può e sere di natura alimentare, o di natura sociale: tensioni non estrinsecate, rimuginazione, collera, con– flitti ecc. Comunque sia, quando questa ma– lattia si manife ta, c'è già una situazione di infiammazione o di le ione nei casi più avan– zati localizzata di solito fra le vertebre cervi– cali. La cura di argilJa tramite applicazioni locali giornaliere di impiastri e tramite l'assunzione giornaliera di una compres a di argilla o di una equivalente quantità di argilla sciolta in acqua, porta in poco tempo alla attenuazione del do– lore e dei disturbi e perseverando può portare alla completa guarigione sintomatologica. Tutto que to grazie alla probabile rigenera– zione e rimineralizzazione dei tessuti infiam– mati da parte degli elementi contenuti nell'ar– gilla. L'. ,ma nel trattamento d Ile ga– ere Le gastriti e le ulcere, causate in genere da una alimentazione errata e da uno stato psi– chico sovraeccitato, possono essere trattate con l'argilla. L'assunzione quotidiana di una com– pressa di argilla, arresta e fa regredire iJ pro– cesso di flogosi interessante le mucose gastri– che e duodenali. La gastrite e l'ulcera che rap– presenta uno degli stadi degenerativi avanzati della gastrite, provoca una infiammazione della mucosa gastrica con conseguente lesione dei tessuti se non viene curata in tempo. Gli ioni metallici, contenuti nell'argilla, diretta– mente o indirettamente, fanno sparire fa flo– gosi e contribuiscono alla ricostituzione dei tessuti. Ovviamente durante la cura di queste malattie con l'argilla, si raccomanda di atte– nersi ad una dieta particolare. CURARSI con L'ARGILLA L'argilla nella cura delle verruche, porri, papillomi. E' possioile fare scomparire per sempre una verruca un porro o un papilloma. E' nece ario prima di tutto la massima co tanza e la ma si– ma meticolosità. Si impa ta un po' di argilla. E' sufficiente un cucchiaio a tavola, e si applica sulla parte malata coprendo il tutto con una garza o con un cerotto. L'applicazione deve essere ripetuta 3-4 volte al giorno per un pe– riodo di almeno 30 giorni. Se si vuole accele– rare la guarigione, olo nel ca o di verruche e porri, si pos ono alternare le applicazioni dell'impasto di argilla con l'applicazione di lattice di fichi o di lattice di celidonia. Que ti due lattici sono molto ricchi di alcaloidi e as– sicurano anche indipendentemente dall'argilla .una rapida guarigione. L'argilla nel trattamento delle ma– lattie urinarie Nel trattamento delle malattie urinarie l'ar– gilla ha dato dei ri ultati orprendenti. Secon– do Jean Valnet, nefriti, coliche nefritiche, li– tio i, albuminurina, possono e ere curate prendendo giornalmente un cucchiaino da caffè di argilla in mezzo bicchiere di acqua per periodi di IO o 20 giorni. Come cura coadiu– vante i possono applicare a giorni alterni dei cataplasmi di argilla sulla zona lombare. nel tratt o della Diciamo subito che la migliore terapia in caso di sciatalgia è l'agopuntura. In mancanza di questo, si può usare l'argilla per lenire il dolore che l'infiammazione al nervo sciatico comporta. La tecnica è la seguente: si prepara un cataplasma di argilla e lo si applica sulla zona lombare. Contemporaneamente un altro cataplasma si applica tra il malleolo esterno del piede e il tendine di achille, della gamba colpita dal dolore. Questi cataplasmi vanno tenuti in loco per 30' e rinnovati ogni ora finché non si ottiene un miglioramento e la scomparsa del dolore. L'argilla nel trattamento dei dolori reumatici In questo caso la cura dell'argilla deve essere fatta contemporaneamente alla cura con le erbe officinali. L'argilla si prende in ragione di una com– pressa al giorno o di una equivalente quantità di argilla in polvere (un cucchiaino da caffè) sciolta in un bicchiere di acqua. E' importante soprattutto nei casi di reumatismo articolare, fare uso oltre che di argilla sotto forma di ca– taplasmi giornalieri, anche di apposite tisane. Per poter indicare una tisana specifica è sempre necessario conoscere a fondo il sog– getto. In questo caso possiamo indicare gene– ricamente una tisana depurativa che deve es– .sere presa due volte al giorno, al mattino a digiuno e alla sera prima di andare a letto, per un periodo di almeno due mesi. L_atisana è la seguente: - Salsapariglia - Ortica radice - Regina dei prati - Biancospino - Timn scrpill,1 - Coda cavalhna - Mais stimmi 20 gr. 20 gr. IO gr. IO gr. IO gr. IO gr. 20 gr. Per preparare que ta ti ana. basta aggiun– gere ad una tazza di acqua bollente un cuc– chiaino di thè colmo di erbe già mi celate, lasciare bollire ancora per I' quindi spegnere e coprire. Quando il tutto è tiepido, filtrare e bere. L'argilla nel trattamento delle emorroidi esterne, delle ragadi e delle varici el trattamento di que ti disturbi, si ricorre di olito alle spennellature giornaliere (3-4 al giorno) di sospensioni di argilla in acqua o di so pensioni di argilla in macerati di corteccia di rami di ippoca tani. U ando que ta ultima soluzione, i risultati i ottenono più rapida– mente in quanto la corteccia dei rami di ippo– castano contiene dei principi attivi efficaci nel trattamento di que ti di turbi. Per prima cosa è nece ario preparare il macerato di ippoca tano. Si porta I litro di acqua all'ebollizione qùindi i pegne il fuo o e all'acqua bollente si aggiungono 20 gr. di coteccia di rami di ippocastano tritati il più finemente pos ibile in modo da poter e trarre · una maggiore quantità di principi allivi. Si agita il tulio, i copre e si lascia macerare per 48 ore. Quindi i filtra la oluzione che si è ottenuta per macerazione. Una volta mes a in un appo ito recipiente si con erva in luogo fresco o in frigorifero onde evitare, a cau a della mancanza di a etticità che di olito han– no i recipienti ca alinghi, l'eventuale crescita di muffe. Quindi in una tazza contenente un cucchiaino da caffè di argilla in polvere, si aggiunge mezzo bicchiere di macerato e i mescola il tutto in modo da ottenere una olu– zione torbida. Infine con un pennello o con un batufolo di cotone i spalma questa sospen– sione sulle emorroidi, sulle ragadi o sulle vari– ci. Il trattamento deve essere ripetuto almeno due volte al giorno, per un me e. S1 prepara una soluzione torbida d1 argilla aggiungendo ad un cucchiaino da caffè di ar– gilla in polvere, un bicchiere di acqua e agi– tando il tutto con decisione. Con questa so– spensione si fanno degli sciacqui. Si può prendere la sera, prima di andare a letto, anche una tisana di achillea millefoglie per accelera– re la guarigione.

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