RE NUDO - Anno XI - n. 85 - marzo 1980

VIVISEZIONE· VIVISEZIONE (VI S): Dissezione anatomica di organismi viventi. Per estensione il termine si applica comunemente a qualsiasi pro– cedimento, operazione, esperimento atti a causare dolore, soffe– renza, disagio all"'animale" che vi è sottoposto, sia che comporti– no o no effettiva dissezione e quando non siano fatti nell'interesse stesso e per il beneficio di chi li subisce. Sinonimi: Sperimentazione animale, Ricerca di base, Ricerca su modelli. Vivisettore è chi compie materialmente la VI S; Vivisezionista un fautore della VI S; Antivivisezionista (AI VI S) chi si oppone a questa pratica. SCOPI: Gli scopi dichiarati sarebbero: fare avanzare la conoscenza scientifica, medica, psicologica; sviluppare e provare vaccini, sieri, medicina/i; assicurare che prodotti casalinghi, cosmetici, indu– striali siano il più sicuri possibile; sviluppare nuove armi e gas bellici; acquisire una nozione scientifica qualsiasi, sia questa utile o solo fine a se stessa. A partire da questo mese "Re" Nudo" ci concede uno spazio che per noi della Le A. L. = Lega An– tivivisezionista Lombarda = ha un valore enorme, addirittura inesti– mabile. Noi antivivisezionisti non abbia– mo mai avuto la possibilità di ri– volgerci al pubblico attraverso i grandi giornali e le riviste a tiratura nazionale. Chi mi legge, se ci ri– pensa, farà caso che sui quotidia– ni non appaiono mai articoli con– tro la V/S: o non si sente niente o si sentono solo "loro". Nel miglire dei casi si pubblica un rarissimo, breve, isola.to articoletto a nostro favore, redatto peraltro sempre solo in termini pietistici. A questo segue sempre immancabilmente una "messa a punto" firmata da qualche vivisettore con titoli alti– sonanti. Dopodiciò il direttore di– chiara chiusa la polemica! L'ulti– ma e unica parola è perciò sempre la "loro". La V/S viene sempre presentata come una "disciplina" scientifica necessaria, anzi indispensabile per il progresso scientifico, medi– co, farmacologico, per il benesse– re dell'uomo. Si è arrivati al punto di dire che, non vi fosse la vivise– zione, si andrebbe all'altro mondo per un semplice raffreddore!. .. Per di più se ne fa vedere solo la fac– ciata... chiamiamola medica; mai le altre. La realtà è ben diversa. Dietro la V/S non si cela il benes– sere materiale dell'uomo ma solo enormi, colossali interessi indu- striali, commerciali, carrieristici. Se crollasse la vivisezione crol– lerebbe anche una gran parte di questo fantastico giro consumisti– co che solo grazie a questa infame pratica riesce a inondare il mer– cato di sempre nuovi prodotti. E' naturale, anche se immorale, che si voglia proteggere in tutti i modi questo "big business", que– sta miniera d'oro. E' naturale che si voglia mantenere il silenzio, il segreto, che non si permetta alla parte avversa, cioè agli A/V /S di far valere le proprie ragioni. Ed è una cosa così semplice il far– lo. Tutte le leve del potere econo– mico sono nelle "loro' mani; an– che se un grande giornale volesse aiutarci basta minacciare il taglio delle fonti pubblicitarie per farlo tacere e fargli cambiare rotta. Nessun giornale, nessun editore, se vuol sopravvivere, può fare a Jl)enodella pubblicità. Si è arrivati al punto che perfino un enorme complesso editoriale quale la Riz– zali ha boicottato, per compiacere l"'establishment", un suo proprio libro: "lmperatrica Nuda" di Hans Ruesch. Goebbels sarà stato un grande criminale ma era intelligentissimo e conosceva la psicologia umana; usava dire (e aveva applicato alla propaganda nazista): "Una bugia detta anche 1O volte resta una bu– gia; ripetetela 100 volte, diventerà una verità accettata". Di conseguenza il pubblico o co– nosce solo la loro verità o addirit- tura non è a conoscenza del fatto (l'ignoranza è un ottimo modo per conservare il potere). E' così che la vivisezione continua a prospe– rare. Ora attraverso queste pagine avremo la possibilità di dare la nostra versione su questo tragico problema che, consci o incosci, volenti o nolenti, ci coinvolge tutti. "Re Nudo" ha una forte diffusione nazionale e un pubblico vasto ed eterogeneo ma non è legato a in– teressi industriali e non dipende dalla pubblicità: sarà perciò diffi– cile farlo tacere. Ecco perchè apprezziamo questa possibilità offertaci da "Re Nudo": nei prossimi mesi avremo modo di spiegare la nostra "filosofia" e le motivazioni che ci spingono a lot– tare, avremo modo di documenta– re una realtà atroce, amorale, im– morale, inimmaginabile che, ol– tretutto, non è di alcuna utilità per l'uomo che , anzi, ne ha pagato , ne paga e ne pagherà spesso le conseguenze. Cercheremo di convincervi ma sarà già motivo di grande soddi– sfazione se potremo per lo meno avervi fatto riflettere P saremo riu– sciti a seminare il dubbio. Per cominciare vediamo di sba– razzarci di un luogo comune, cioè che gli antivivisezionisti siano de– gli sciocchi ignoranti sentimenta– listi, amici degli animali ma nemici dell'uomo e della scienza, dei fa– natici che hanno sovvertito la scala dei valori "normalmente ac– cettata" che vede l'uomo al primo, anzi all'unico posto. Siamo normalissime persone che vogliono il progresso per il bene di tutti ma vogliono anche che la ri– cerca del sapere sia assoggettata alle stesse regole di moralità e le– galità di qualsiasi altra attività, vo– gliamo che la ricerca sia posta al servizio dell'uomo e del suo habi– tat e non de'1carrierismo, del lu– cro, dell'industria. Il vero antivivi– sezionista crede che la "pietà" universale, estesa cioè a tutti gli esseri senzienti, sia la base del convivere civile e che questa "pietà" può non solo coesistere con il progresso ma anzi lo può indirizzare verso traguardi vera– mente umani. Noi formuliamo contro la V/S un vero e proprio atto di accusa: Nega qualsiasi diritto agli ani– mali; è crudele e spietata; si presta a qualsiasi abuso e sadi– smo. - E' lo sfruttamento dell'indifeso da parte del più forte. - E' basata sul credo socialmente distruttivo "il fine giustifica i mezzi" che, una volta accettato, porta a qualsiasi conseguenza. - Nega la legge che dovrebbe es– sere il cardine della civiltà "Non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te stesso". - La pietà, universalmente rico– nosciuta la più alta delle virtù, viene negata agli animali da la– boratorio che non hanno scam- 21 ANTIVIVISEZIONISTA <. * L E A L po al loro destino di essere mu– tilati, avvelenati, acciecati, affa– mati, bruciati, agghiacciati, schiacciati, decerebrati, ustio– nati, infettati con malattie, as– soggettati a stress, shock, pri– vazioni .. - Rispetto alla crudeltà permette uno standard di moralità per lo scienziato e uno diverso per tutti gli altri. - Non pone alcun limite etico alla ricerca del sapere. Non vi è alcun parallelo o ras– somiglianza tra malattie che in– sorgono spontaneamente nell'uomo e malattie indotte ARTIFICIALMENTE in animali non malati. Nonostante la pro– fessione medica abbia ricono– sciuto da tempo l'importanza di fattori soggettivi nelle malattie umane quali l'habitat, i fattori ereditari, occupazionali, emo– zionali, di stress, ecc. i ricerca– tori insistono in esperimenti su animali nei quali, a parte le dif– ferenze fisiche, non è possibile riprodurre questi fattori. - E' impossibile applicare all'uo– mo con certezza di riuscita i ri– sultati di esperimenti animali. - Troppo spesso gli effetti tossici, collaterali, di accumulo non ap– paiono durante i test preliminari sugli animali nè nelle prove cli– niche umane ma solo dopo che il trattamento è stato usato in via generale per lungo tempo. - Meriti esagerati e inesistenti vengono attribuiti alla V/ S; sco– perte cliniche sono falsamente dichiarate dai vivisettori come trionfi della V/S. - La V/S è ostruzionistica: disto– glie l'attenzione dalla vera cau– sa della malattia e dalle logiche e naturali metodologie di pre– venzione e cura. - E' un comodo paravento per le industrie per inondare legal– mente il mercato con prodotti industriali. - Esistono metodi alternativi che non solo sono morali ed etici ma danno maggior affidamento, sono più veloci e sicuri. Queste tecniche non vengono adottate perchè non sono sufficiente– mente propagandate, perchè L E A L non godono di sussidi governa– tivi, perchè la legge, ancorata a sistemi antiquati, prescrive la sperimentazione animale, perchè il loro impiego richiede una tecnologia ed una intel– ligenza alle quali i vivisezionisti s.or.i.o im.i;i,r.ep.ar.ati- ANCHE UNO SOLO DEI SUD– DETTI PUNTI E' SUFFICIENTE A CONDANNARE LA VIVISEZIONE: ASSIEME FANNO UN INFAMAN– TE ATTO D'ACCUSA A QUESTA PRATICA CHE E' INDIFENDIBILE MORALMENTE COSI' COME E' DEGRADANTE PER CHI LA PRA– TICA, PER QUALSIASI UOMO, PAESE, GOVERNO CHE LA TOL– LERA. La vivisezione dovrà rispondere a queste accuse a una scadenza che non può essere molto lontana ma che abbiam tutti il dovere di affrettare. Davanti al tribunale del popolo la vivisezione si troverà condannata e messa sullo stesso piano di altri orrori ed infamie del passato: lo .sfruttamento dei bambini nelle fabbriche, la servitù della gleba, lo schiavismo, la tortura, l'inferiorità dei negri, la santa inquisizione ed altre. Anche queste erano allora pre– sentate come condizione indi– spensabile al progresso. KimButi

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