RE NUDO - Anno XI - n. 84 - febbraio 1980

Un canadeseQuattro chia~hiere con Il chitarrista-cantautore canadese Bruce Cockburn non è molto noto in Italia. Solo negli ultimi tempi al– cuni suoi dischi sono· stati stampati anche qui da noi, dalla Ricordi, in seguito ad un lento ma inesorabile crescere di quella popolari– tà sotterranea fatta di se– gnalazioni passate di bocca in bocca, da amico in ami– co. A conclusione di que– sta fase di clandestinità (o ad inizio di una fase di am– pia popolarità) Bruce Cockburn è venuto in Ita-· lia per una lunga tournèe, che ha toccato parecchie delle maggiori città. In oc– casione della sua venuta a Roma, ci è stato possibile rivolgergli alcune doman– de. - Qualcuno, parlando di te, ha tirato in ballo i nomi di altri canadesi che hanno fatto fortuna sulla scena rock, come J oni Mitchell o Neil Y oung. Pensi vi siano sul serio del– le affinità? No. Credo che, a parte alcune inconfondibili ca- RE NU00/48 ratteristiche comuni, pra– tichiamo tipi di musica as– sai differenti. - A quali musicisti ti ri– fai? Ascolto molto jazz blues, anche se la mia f or– mazione giovanile è stata il rock'n roll. Fra quelli che suonano il mio strumento, la chitarra, apprezzo mol– to Ralph Towner e John Abercrombie, ma credo di essere diverso da loro. - Nella tua musica ci sono elementi mistici, co– me traspare anche dai testi che scrivi? Sì. Io credo che in tutti gli eventi umani si possa avvertire la presenza di Dio, con cui io cerco di stabilire un mio personale contatto attraverso la mu– sica. Il mio non è però il dio tradizionale, quanto piuttosto questa essenza dell'universo di cui sento lapresenza continua. - Ti aspettavi tutte queste persone ai tuoi con– certi italiani? No: per me è stata infat– ti una vera sorpresa avere Bruce Cockburn inItalia qui più pubblico di quanto talvolta non ne abbia in America, pur arrivando da un paese così lontano dal vostro. - Ti ritieni un musicista rock? Non mi piace esser in– quadrato in un gruppo o in un altro. Pur amando sia il rock che il jazz non suono nessuno dei due! - Perché proprio oggi così tanti musicisti si pon– gono il problema religio– so? È difficile dare una ri– sposta precisa perché non vorrei generalizzare quella che è invece la mia perso- nale esperienza, però io credo che ciò accada per– ché la gente è insoddisfatta di dare ai problemi dell'e– sistenza risposte esclusiva.– mente sociali e politiche. Questo tipo di atteggia– mento, che poteva esser giustificato nei dieci anni passati, come risposta ad una preçedente presenza oppressiva della religione istituzionale, oggi non ha più motivo di essere. Discografia essenziale: «In the falling dark»; «Circlis in the stream» e il recentis– simo «Danging in the dra– gon jaws».

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