RE NUDO - Anno XI - n. 84 - febbraio 1980

LE TINTURE 01 PIANTE MEDICINALI Oltre all'uso più comune, come infuso e decozione, le piante medicinali si possono utilizzare nella forma più complessa ma spesso anche più efficace della tintura idroalcolica. Nella pratica «artigianale» le tinture si pre– parano per macerazione, met– tendo le parti che interessano della pianta, o talvolta la pianta intera, in un fiasco o vaso di vetro a chiusura erme– tica, a contatto con la soluzio– ne idroalcolica (alcool puro, alcool diluito, oppure anche vino, grappa, a seconda degli usi che si intendono fare). Il recipiente va tenuto in luogo tiepido, al riparo dalla luce solare diretta e va agitato di tanto in tanto. La macera– zione deve riposare per alme– no una settimana - dieci giorni, dopodichè si filtra il li– quido ottenuto attraverso una garza fine, si spreme la droga e si pone il tutto in bottigliette o vasetti di, vetro per la con– servazione. Per la loro prepa– razione si utilizza alcool di di– versa gradazione (general– mente tra 50° e 70°) che si ot– tiene mescolando secondo i rapporti indicati nella tabella seguente: alcool puro (in commercio a 95°; attenzione, usare solo alcool etilico da li– quori, non quello denatura– to!) con acqua. Altre indicazioni utili: l'a– cool puro è piuttosto caro, compratelo nelle rivendite al– i' ingrosso di liquori,· costa meno che in farmacia o in drogheria. Per quanto riguar– da le dosi, solitamente le tin– ture sono titolate 1:5, che vuol dire 1 parte di droga (meglio se fresca) messa a ma– cero in· 5 parti di alcool. Le tinture sono preparazioni ol– tre che costose piuttosto deli– cate da usare nella giusta dose indicata per ogni erba medici– nale, solitamente in gocce o cucchiaini diluiti nell'acqua. Piante medicinali efficaci utilinatr in tinture Y. 1 b LL11andu - Lurundulu SjJtcu (Fam. Labiate) È pianta spontanea, ma spesso coltivata negli orti o giardini, frequente un po' dappertutto. Si presenta per– lopiù in cespugli composti di fusti fitti che raggiungono da 20 a 80 cm. di altezza. Si rico– nosce per l'intenso profumo aromatico e piacevole che emana dalle foglie e soprat– tutto dalel sommità fiorite che compaiono alla metà di giugno e si conservano spesso fino a settembre con fiori bleu o violetti. Per chi vuole coltivare nel proprio orto o in terrazzo la lavanda, essa ri– chiede buona esposizione al sole, mentre si adatta ai diver– si tipi di terreno, purché non troppo umidi. Si usano le sommità fiorite che si raccol– gono prima che i fiori si apra– no completamente; fatte sec– care rapidamente in piena aria, conservano intatte le lo- ro proprietà e il loro profu– mo. La Lavanda è ricca in olio essenziale e resine ed è indica– ta come tonico e stimolante delle funzioni digestive. È an– tispasmodica, utile nei distur– bi del sistema nervoso e del– !' apparato respiratorio (tosse, raffreddori, asma, influen– za... ). Ha inoltre spiccate proprietà insetticide, disinfet– tanti, nella cura delle piaghe e ferite, largamente usata in cosmetica, per la preparazio– ne di sali, creme, dentifrici. Si può usare in infuso oppure nella sua «essenza» pura, op– pure si può preparare anche la tintura alcoolica o acqua di lavanda, da usare come acqua detergente anche per uso esterno. Si prepara mettendo a macerare per 15 giorni 60 gr. di sommità fiorite in un litro di alcool a 60° - 70° e si prende a gocce o cucchiaini diluita nell'acqua. Fumaria: Fumaria offici– na~is - Fam. Papaveracee., È una specie infestante molto diffusa nei campi, nei terreni incolti; si incontra di frequente ai margini delle strade, sui muriccioli e sui detriti. Non supera i 15 - 20 cm. di altezza ed assomiglia quando non è ancora fiorita ai ciuffi delle foglie giovani del prezzemolo. Fiorisce in aprile - maggio formando piccoli frappoli di fiori rosa e macchiati ali' estremità di un rosso-porpora. Si usa la pianta intera senza la radice. Si raccoglie in mag– gio-giugno e va ·seccata rapi– damente all'aria e conservata in luoghi asciutti. La pianta éhe si usa in infu– so, contiene principi amari che agiscono come stimolanti dell'appetito. Ha inoltre proprietà depurative del fega– to, diuretiche e ipotensive per le persone che soffrono di al– ta pressione sanguigna. Oltre all'infuso (piuttosto amaro e sgradevole), si può usare il succo della pianta fresca. molto efficace. 't\ I Arnica (urnicu 111u11/L111u) a 70°: parti utilizzate: fiori. Proprietà: nelle contusioni, slogature, per frizioni diluita nell'acqua, dolori. reumatici, artrosi, asma. Da usare con prudenza; ve– lenosa oltre le dosi indicate per via interna, non usare su ferite «aperte». Biancospino: parti utilizzate: fiori e bacche. Proprietà: cardiotoniche, calmanti, ipotensive. (70°) Eucalipto: parti utilizzate: foglie. Proprietà: emollienti, feb– brifughe, tosse, asma, in– fluenze. (60° o 70°). Gino Dal Soler Nota: per il dosaggio versare dalle 10 alle 15 gocce in un po' I:!' acqua. RE NUD0/35

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