RE NUDO - Anno X - n. 81 - novembre 1979

Braxa è sparita nella notte mar– ziana, e Sandow, l'eroe di « Me– tamorfosi cosmica », combatte un duello tra uomini e dei sfia– tando la distruzione, cercando quasi di distruggersi quando la sua compagna scompare. Eredi– tà romantiche, del binomio amo– re/morte che si ricongiungono: ma la tensione alla seconda par– te della vita, è già avvertibile dal– le prime battute. Anche il Jerry Cornelius di « Programma fina– le » tenta, quasi costantemente, con una determinazione implici– ta ma visibile l'autodistruzione; e gli ossessionati uomini di Har– lan Ellison dividono la loro vita tra l'istinto di morte e quello di con~ervazione, fino a risolversi, spesso, nella follia come prassi esistenziale. La morte alberga sotterranea quando sbuca dagli strati più riposti della « nevrosi umana », fuoriesce, deflagra, in– cendia, scende sull'uomo non in– vocata, non amata, non maledet– ta ma richiesta come una condi– zione essenziale per il completa– mento, in questa dimensione, del– l'Uomo Totale: Robin English prosegue sganciato alla fine da ogni vincolo emozionale, (amore, odio, paura) la sua strada di e– voluzione, giungendo al suicidio come meta finale. Maturità, ap– punto. Ma l'autodistruzione è ge– nerata dallo spleen; nessuno, sa cosa fare di sè. Dannato è l'eroe. La decadenza spira aria di rivin– cita nell'anonima e banale « sa– nità d'intenti » che una certa fan– tascienza espelle a pieni oolmoni dalle ossa e dai .catafalchi im– biancati del passato, quasi a con– fermare le parole di Brian Aldiss, che dirà, a proposito della« New Wave »: I suoi eroi non vanno in giro a fare gli spavaldi con gli stivali magnetizzati. Sono in genere antieroici, e la loro desti– nazione è più spesso il letto eh~ Marte. Prima ero iridescente. Poi divenni trasparente. Infine, fui assente. (Paul Kantner) C'è una continua frustrazi.one un rodimento, un morbo, un'ir~ requietezza di fondo che li spin– ge a cercarsi anche dove non ci possano più essere strade per farlo, e parole per dirlo, e mezzi per poterlo capire. La tensione al sublime s'ingigantisce, ed il desiderio di « essere » è il fine ultimo di ogni loro azione, sia essa oggettivamente « buona » o « cattiva ». Superarsi, essere con– tinuamente in lotta contro sè stessi (e voler fuggire, spesso, da sè) non è che l'altra faccia del– l'amore, la voglia di crescere, di cambiare. In finale di favola, la RE NUD0/55 parabola cede e si giunge alla relativa conclusione: l'uomo è cambiato, è un gradino più in sù di quanto non era alla partenza, sulla strada ·dell'Uomo Totale. Per ognuno, all'interno di sè, il trtp non è stato simile. Candy Man da spacciatore è divenuto androide, e poi uomo; Robin En– glish si è ucciso, Jack Barron de– ve ricominciare, unico immorta– le in un mondo di persone nor– mali, una nuova esistenza. Ognu– no ha lasciato qualcosa, ognuno ha trovato qualcosa nel suo cam– minare, e questo può essere amo– re, o potere, o conoscenza. Spes– se volte consapevolezza della pro– pria condizione, così da stringe– re i denti e riprendere la batta– glia il giorno seguente, appena è l'alba. A volte odio, o terrore, in– finita paura. Ma sempre qualco– sa che si diversifica da ciò che era in precedenza, da quando la storia cominciava a dipanarsi nella mente dell'autore, sognan– te un uomo che fosse uomo, ma anche qualcosa di più, tra le al– tre persone simili a lui. Che in una maniera o nell'altra partis– se da basi solide e comuni, per trovare una risoluzione al « so– gno umano», così complesso e duraturo da spingersi sempre al limitare, in cerca d'eternità. Claudio Asciuti

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