RE NUDO - Anno X - n. 81 - novembre 1979

IF YOU WANt 8LOOD YOU'VE GOT IT AC/DC: Atlantic · dal vivo « Se volete del sangue lo avete trovato», sarebbe sufficiente il titolo per inquadrare la musica di questi aitanti giovanotti. Hard rock dei più tosti anche se credo siano or– mai noti a tutti, nono– stante i pregi, anche i li– miti di questa musica. Rock mozzafiato dal pri– mo all'ultimo minuto, tutto dal vivo, in poche parole un disco « come si usava una volta ». L'at. tacco è un riff scatenan– te che introduce una vo– ce tipo Robert Plant (ma gli AC/DC devono ai Led Zeppelin molto di più che la voce), assoli di chitarra e ritmica trucu– lenta. C'è pure il sotto– fondo del pubblico in de– lirio ed il rituale urlato in botta e risposta col pubblico stesso. Il tempo si è dunque fer– mato per gli AC/DC? Non proprio perché la musica, seppur nei soli– ti schemi, ha qualcosa di originale, senonaltro per la freschezza che sprizza dai solchi unitamente ad una sana voglia di suo– nare del buon rock'n'roll, in barba a tutto quello che di nuovo in campo musicale è venuto fuori dai primi '70 ad oggi. C'è da dire che questi ragaz– zi ce la mettono vera– mente tutta ed il pro– dotto è, nel suo genere, dei migliori. Naturalmente, trattando– si di hard-rock, si sa an– che che certi pezzi a lun– go andare stancano, e mi spiego: se dietro le mu– siche dei gruppi « pro– gressivi » stanno tutta una serie di suoni da sco– prire volta per volta, die. tro all'hard rock c'è il vuoto ma è pur vero che a livello di emozioni i– stantanee non c'è niente di meglio di questa mu– sica, prettamente corpo– rea e non certo cerebra– le o cose del genere. Inutile soffermarsi sui testi della band in que– stione basta scorrere qualche titolo: « L'infer- no non è un brutto po. sto dove stare », « Danna– zione del rock'n'roll », « Lascia che sia rock », « Il rocker » e via di que– sto passo. D'altro canto AC/DC non vuol certo di– re prima e dopo Cristo ma sta a significare i due tipi di corrente, quella alternata e quella conti– nua, giusto la corrente che sembrn elettrizzare questi ragazzi quando salgono sul palco. E co– me dice il brano omoni. mo (High Voltage) la cor– rente viaggia ad alto vol– taggio, a rischio di far saltare gli amplificatori o i timpani di chi ascol– ta, a seconda dei gusti. Per concludere, un cen– no alla song che apre la seconda facciata: « Who– le lotta Rosie » è vera. mente potente (anche se quando lo ho sentito la prima volta credevo di avere a che fare con gli Zeppelin). AC/DC: se vi piace il rock che più duro non si può lo avete trovato. Luigi Marinoni Steve Hillage . Virgin RAINBOW DOME MUSICK A poco tempo dal bellis– simo doppio live, ci si presenta uno Steve Hil– lage in versione total– mente nuova. Pare qua. si che dopo le fatiche « on the road » il vec– chio Steve si sia sentito in bisogno di rilassarsi. E di relax in questo di– sco ce n'è veramente m o I t o. Scomparsa la band di supporto, tutto il LP è opera di Hillage (chitarre, piano e sinth) e dell'inseparabile Mi– quette Giraudy, oltre che musicista co-autrice del brano che occupa tutta la prima facciata. Dunque una cosa è chia– ra, questo disco non ha proprio niente a che ve. dere con tutto quello che Hillage ha prodotto in passato su vinile sia coi Gong che in proprio. È musica questa in into– nia con l'ultima produ– zione Popol Vuh (tanto per fare un esempio): tranquillità, sogno, spa– zi che si aprono sulle ali di poche note che si schiudono a poco a po– co, lasciando all'ascolta– tore la possibilità di en. trare in un paesaggio onirico costellato di suo– ni magici. Rainbow dome musick sono due lunghe compo– sizioni, in pratica due ti– toli che giustificano l'ine– vitabile divisione su vi– nile tra una facciata e l'altra. Da una parte « Garden of Paradise » e dall'altra « Four ever rainbow », la prima /r. mata Hillage-Giraudy e la seconda Hillage. Inutile cercare grosse differenziazioni tra le due sides, quello che va– ria è forse l'uso più o meno mercato di certi strumenti usati per co– municare sensazioni in armonia coi titoli: nel pezzo di Hillage in risal– to sono le chitarre, sem. pre più liquide fino a sembrare che si sciolga– no, vice ersa primeggia– no i sinths nel brano composto dalla Giraudy (già Bambaloni Yoni nel– la Gong-Family). Questo Hillage deve es. sere veramente un tipo che bada più alla propria crescita musicale ed u– mana che non alla borsa dello show business. Non penso infatti che questo disco venda molte copie, oltretutto lascerà delusi anche eventuali fans del– l'ultima ora affezionati al rock del recente « Li– veHerald ». Da parte no– stra ben vengano queste RE NUD0/43 sperimentazioni elettro. acustiche anche se, a di– re la verità, non è che ci sia molto di nuovo in un campo dove hanno già abbondantemente semi– nato Tangerine, Ash Ra Tempel e Popol Vuh (più tutta una serie di gruppi " psichedelici » più o me– no noti). Rainbow dome musick: musica della volta del– l'arcobaleno, musica per la mente, e chi ha aree.. chie per intendere in– tenda. Luigi Marinoni Stefano Rosso BIORADIO FOTOGRAFIE RCA Te~za prova per Stefano Rosso, cantautore traste– verino. Le canzoni sono più o meno le stesse (con la sola eccezione di « ... ma niente più»), di quel– le che l'hanno condotto al successo con «Una sto– ria di onesta» e «Allora senti cosa ti fo'»: parla. no di tentativi più o me– no falliti di abbordaggio con ragazze più o meno emancipate, di storie d'

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