RE NUDO - Anno X - n. 81 - novembre 1979

gnificamen.te su questo livello «out» del-suono modulandolo con gli stupendi interventi delle voci di J ay Claytono e J oan La Barbera che riescono a dare un corpo al sogno.· Tutte le 4 facciate attraverso cui Drumming si snoda sono una sor– presa continua, affascinante: le gocce di una cascata di luce ovat– tata che rimbalzano sullo scoscio cristallino dei glockenspiels, il fru– scio del vento attraverso piccoli flauti costruiti con il legno di un albero incantato, suonati da spiri– telli invisibili: una sinfonia del mi– crocosmo con ritmi impercett~biii, delicati, d'ascoltare in silenzio, co– me s'ascolta un segreto. E proprio la capacità incredibile di creare spazi sonori mai esplorati che sem– brano scaturire direttamente dal– la fantasia che contraddistigue:. il lavoro di Reich da quello di Glass, molto più geometrico e calcolato - almeno in quel periodo -; la musica di Drumming, millimetra– ta, scritta passaggio dopo passag– gio, senza il minimo spazio '¼ll'im– provvisazione, va ubito oltre il freddo glaciale delle parti ture «con– temporanee» raggiungendo :ma propria splendida dimensione emo– tiva, non molto distante da quella di Riley, forse più attento alle scansioni melodiche. Reich resta tutto sommato, il più innamorato delle vibrazioni infinitesimali del suono, dei suoi cambiamenti mi– crometrici, dei suoi sviluppi cellu- Opere: lari. La melodia non lo interessa, è più attratto dall'analisi del proces– so attraverso cui singole note, o gli armonici corrispondenti, diven– gono percepibili. « Sono inter.è!ssa– to ai processi percettibili. Voglio essere in grado di udire i processi che avvengono nella musica che ascolto. Per facilitare l'ascolto particola– reggiato, un processo musicale e– ve avvenire con estrema graduali. tà. L'esecuzione e l'ascolto di· un processo musicale graduale ricor– dano: un pendolo, lo si sping .., lo si lasci e lo si osservi; una clessi– dra, la si rovesci e si osservi la sabbia scorrere lentamente; un piede nella sabbia, lo si app' ,ggi sulla battigia e si osservi, si senta, si ascolti l'onda che gradualmt;nte lo seppellisce ». E un ridiventare coscienti delle proprie singole azio– ni, dei propri pensieri, partendo dai meccanismi della percezione sensoriale nella convinzione t:· tta Zen che un allargamento (ella sen– sibilità porta necessariamente al– la scoperta di un mondo nasccsto, sommerso dai rumori della tecno– logia. Non è un caso se da Drum– ming in poi il musicista userà sem– pre e solo trumenti acustici, , :te– nendoli molto più ricchi di sfuma– ture di quelli elettronici, bosta ten– dere l'orecchio, ascoltare ... Nello tes o prezioso cofanetto della D---utsche Grammophone che contiene i due dischi di Drumming - fatevelo regalare il giorno della lt' Coana Rain, tape 65. Come Out, tape 66. Piano Phase, 2 piano– forti, 67. Violin Phase, violin e tape, 67. Pendulum Music, 68. Four Organs, 70. Phase Patterns, 70. Drumming, 71. Clapping Music, 72. Six Pianos, 73. Music far Mallet instruments, 73. Indirizzo: 423 Broadway, New York, NY 10013 Discografia: Coms Out Odyssey Piano Phase Vietar of Japan Live/ Electric Colwnhia contiene Violin Phase e lt's Gonna Rain Steve Reich Shandar contiene Four Organs e Phase Patterns Drumming Deutsche « Gr (triplo) » contiene Drumming, Six Pianos e Music far Mallet /nstruments, voice and organ RE NùD0/41 prima comunione 'è pur la gioiosa Six Piano (73), tutta gio– cata su un proce so di costruzione ritmica in cui 6 pianoforti si cam– biano pause e battute in un om– plicato puzzle, e infine Mu i for Mallet instruments, voices and or– gan che poi è la perla del nuovo periodo del musicista americano che si lascia alle spalle la ric,~rca sul « phasing »: su una pulsazione regolare delle marimba si aggiun– gono le stratificazioni degli altri strumenti che ripetono allungan– dole o accorciandole, singole parti della frase iniziale fino a reoer;tini cambi di tona:ità (tipici dei° Game– lan di Bali di cui Reich è profondo conoscitore) che gli danno il mo– vimento circo:are di un caleidosco– pio tridimensionale. A distanza di 4 anni dalla storica incisione Reich si fa vivo con Mu– sic for 18 Musicians che in realtà è solo di un anno più vecchio di Music for Mallet lnstruments es– sendo stato composto nel 74. Reich non può far almeno di volgere la propria indagine musicale sul ter– reno dell'armonia - come succes– sione di accordi - anche per non ingrigire la propria vena creativa fossilizzandosi sui moduli ritmici che, come abbiamo visto, hanno costituito per un lungo periodo il fulcro della sua musica. Egli ste - so osserva che « vi è più movimen– to armonico in 5 minuti Mfl8M che in ogni altro lavoro composto precedentemente"· :E:. così che ac– canto ai Gamelan di Bali e le strut– ture percussive africane si affian– ca un nuovo interesse per modi musicali come l'Organum '"' il Can. tus Firmus che appartengono al– l'antichissima tradizione occiden– tale che partendo da essi fonda le leggi basilari dell'armonia e del contrappunto. MfI8M affascina su– bito per la ricchezza e la comples– sit~. degli intrecci strumentali che si evolvono seguendo linee sem– pre più intringate su una pulsazio– ne eterea, quasi evanesc nte, del piano e dei vibrafoni su cui va a inserirsi il ritmo del respiro urna. no la cui estensione nel tempo, misura la durata degli interventi vocaìi e strumentali di quella gran– de orchestra del Cosmo che è l'e– semble d; Reich. La combinazione di un respiro dopo l'altro, che gra– dualmente nascono e si infrango– no come onde contro il ritmo co– stante delle note dei vibrafoni, crea uno stupendo mo aie<;>di fi– gure armoniche in progressione. Una delle cose più belle mai asco!. tate, eppure c'è ancora chi scrive che è musica per pochi. Gaetano und Tomangelo Cappelli

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