RE NUDO - Anno X - n. 80 - settembre-ottobre 1979

Brescia, 18.6.1979 Cari amici in una trasmissione di qualche tempo fa tra– smessa dai microfoni di una radio alternativa di Brescia, Jim Morrison è stato presentato come un ubriacone, un drogato, una strana specie di ma– niaco introverso con o– gni genere di complessi, edipico-sessuale compre– so. Ciò mi ha fatto com– prendere come le idee del– le persone, anche di quel– le che si autolefiniscono alternative, siano confu– se; come la loro capacità di visione sia ristretta dai propri stessi difetti, con– dizionata da una pubblici– tà capillare e negativa in cui tutti i moti più puri e profondi dello spirito vengono minimizzati e mascherati da un com– mercio in cui, in definiti– va, sembra che non ci sia uomo in grado di resiste– re agli allettamenti del denaro e del sesso. E gli esempi degli eroi dell'antica Grecia e di Ro– ma dove sono andati a fi– nire? L'esempio di Gesù, di Giordano Bruno, di Dante e di tutti quei. sag– gi, quei santi, quei poeti, quei musicisti cne hanno preferito sacrificare qual– che cosa, addinaura la vi– ta, in certi casi, pur di po– ter proclamare ia propria libertà? Jim Morrison è stato un • eroe della muska Rock. Devo ancora incontrare un ubriacone, uno schia– vo di droga, qualunque nome esso abbia, capace di dire qualche cosa con· lucidità, di esprimere poe– sia e bellezza. E invece Jim Morrison ha realizzato tutto questo. Se avete orecchie per senti– re non potete ùarmi tor– to. La sua music.a evoca un reame di intensa bel– lezza. Tuttavia è vero, assai pro– babilmente egir faceva largo uso di· ogni genere di allucinogeni e stimo– lanti. Vorrei petò sotto- 1· d\eco ,de\10 rlf orma anitaria stefano ros·so lineare questo; il suo mo– do di usare queste « ac– que corrosive», l-Ome di– rebbe un alchimista, rien– tra in una visione magica in cui la volontà rimane sempre il fatto dominan– te. Jim Morriso11, al pa– ri di Jimi Hendrix, di Janis Joplin e di altri, ha preferito realizza1e il pro– verbio di Achille; « Me– glio vivere un giorno da leone che cente, da peco– ra». Dire «preferito» tuttavia non è esatto. Quella era la sua Via, ma non è det– to che debba essere per forza la mia o la tua. O– gni uomo sta sr;lo di fron– te a se stesso ed all'E– terno. Rispetto ed an1miro quel– li che hanno usaw e che usano le acque corrosive, ora però la mia via ha preso una dirl!Lione diver– sa, non è questioae di me– glio o peggio, semplice– mente una di1ezione di– versa. Vorrei concludue con un monito rivolto a quel- RE NUD0/3 li che fumano Hashish e si bucano: cer :a di diven– tare consapevrJle rii quel– lo che fai, di capire per– ché. Se il tuo usare que– ste sostanze è soltanto un edonistico m'c!zzo per sot– trarti alle responsabilità della battaglia che ogni uomo è chiamato a com– battere (niente a che ve– dere con la politica e con la guerra), bene, allora meglio sarebbe che tu get– tassi via Chilum e sirin– ghe e che cominciassi a fare veramente qualche cosa. Se invece sei uno di quei maghi audaci, assetati e perennemente mnamora– ti dell'ebrezza di salire, se sei consapevole di quel– lo che stai facendo, se hai già cominciato a capire come proteggere, conser– vare e cambiare, se ne– cessario, il tuo veicolo che è il corpo, bene, allora non posso che augurarti pace e vittoria e farti sa– pere che se anche le for- Segue a pag. 62 , ·. :.a •;t '., '· _.-~- - ~ - . ·t~-- ill ) !' --~ ' . _, ' . ' - ~ ~I bioradiof tografi

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