RE NUDO - Anno X - n. 75 - aprile 1979

my Domine.di Ummagumma, reso sim– metrico ed equilibrato. con tutti gli strumenti che si passano la parte senza la minima sbavatura). Eppure, anche in questo dominio apparentemente asso– luto della forma, quell'anima dannata. quel tanto di eccessivo, è necessario: la scintilla che può ancora dare vita al golem Pink Floyd, che può sollevare le vaste suites dalla magniloquenza isteri– lita. Ummagumma, sempre lui, il mitico doppio, è il punto di supremo equili– brio, dove le due anime dei Floyd rie– scono a vivere l'una dell'altra. Per ca– pire cÒsa succede, invece, quando la consonanza prende davvero il potere. è sufficiente un attento e disilluso ascolto di Atom Heart Mother: un monumento, con tutta la sua orchestrale maestà. co- 1 struito attorno ad un vuoto abissale. Catalogo di stili La seconda vera svolta dei Pink Floyd. finora decisiva. forse irreversibile, è tutta contenuta in Meddle. L'importan– za dell'opera non è stata sempre affer– rata: cosa c'è di nuovo là dentro? Niente. ecco il punto! Meddle è la ri– nuncia alla creatività, alla ricerca. a tutte le forme dell'andare avanti. Da quel momento. il gruppo si ferma al bordo della strada. cercando sintesi di stili, unificando i tanti modi (altrui) di fare del pop. Dove sono andati a finire gli ex profeti dell'elettro-rock, quelli che avevano dato la spinta finale e tanti vetusti pre– giudizi? Sono gli stessi che ora, abban– donata l'utopia di un pop "colto" ap– pena abbozzato. si gettano di peso a catalogare ciò che è già stato fatto, puntigliosi al punto di rifare il verso a se stessi, in One-of These Days. Queste sintesi sono ancora piene d'in– telligenza, ma piegate alla logica ineso– rabile della rinuncia. Così, mentre altri provano ad impossessarsi della voglia di diverso che i Floyd non hanno più, Roger Waters si ·perde nella contem– plazione della propria malinconia. e Richard Wright sembra aver dimenti– cato le sue tastiere dalle parti di Sisip– hus. Arriveranno anche ad analizzare i fremiti punk. in A nimals, e sarà attra– verso quell'esperienza che recupere– ranno una parte, non di più, dell'ironia e - perché no? - della cattiveria che tanto avevano voluto dire per loro in un tempo non lontano. Futuri plausibili Tutti. o quasi. hanno Pink Fl9vd nel loro passato: i primi spinelli. i primi interessi musicali. con Set the Controls (or the Heart of the Sun come colonna sonora. E oggi un comunicato stampa ci informa che di nuovo Waters li ha RE NUD0/43 convocati ad incidere nei vecchi studi di Abbey Road. Speranza e costernazione. Non do– vremmo più farci di queste illusioni. Solo chi crede ancora a Babbo Natale può sperare davvero che Barrett si.riu– nisca, di persona o in spirito, al suo complesso. I saggi si augureranno, tutt'al più, che Waters ci pensi su otto volte prima di imporci un ennesimo disco. Eppure,- nonostante Dark Side of the Moon ed eletto seguito, alzi la mano chi se la sente di pronunciare la condanna senza appello contro i Floyd. Non solo per i trascorsi, indubbiamente di tutto rispetto: anche perché dell'umanità c'è ancora, o sembra esserci, nascosta sotto cumuli di imbellettati sintetizzatori. Siamo realisti: non è dai Pink Floyd che ci verrà la parola che mondi possa aprirci. né la redenzione ultima dei tanti errori di una musica su cui, fòrse,, abbiamo puntato troppo. Eppure ... paolo bertrando

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