RE NUDO - Anno IX - n. 72 - gennaio 1979

RE NUD0/38 .•'"• 1~1···· I \ ..... . ... t:: .. ,? \ m: .. :. . ·..:: : ..... . .. . .... . .. . .... ... ..-:: ·..;: ..... . . .... , L'AMICO SCONOSCIUTO di Dari! Duke E' un regalo di natale per i giovani oc– cidentali che, smessa la contestazione, si sono rivestiti con gli abiti dell'inte– grazione più regolare. • E' un regalo malizioso che strizza l'oc: chio, pizzica e stuzzica. L'azione s1 svolge su una grande città del Canad_a (il paese preferito dai giovani statum– tensi quando dovevano sfuggire alla guerra del Viet Nam) durante il perio– do delle feste: gran folla nei negozi, al– .beri di natale un po' dappertutto, pic- coli doni, auguri. Elliott Gould è il cassiere qualsiasi di una qualsiasi banca, ma in questa nor– malità s'inserisce il diverso nei panni di un criminale vestito da Babbo Natale che, approfittando della confusion_e, organizza una rapina solitaria propno in quella banca. Il cassiere diligente lo intuisce in anticipo e, invece di avvisare i colleghi, fa a tempo a imboscare nella sua borsa quasi tutta la cassa. A rapina avvenuta il criminale appren: de dalla televisione che il furto è stato d1 centinaia di milioni, mentre nelle sue mani era arrivato solo qualche spiccio- · 19. Q.!!, qu_elmomento cerca di farsi dare _ il mal tolto dal cassiere. ed essendo un criminale tradizionale, proprio lom– brosiano, lo fa con violenza ridondante. Il cassiere naturalmente si deve difen– dere con l'astuzia, e ha dalla sua tutta la gente normale che lo riconosce a vista come proprio simile. In breve: il povero diverso ci rimette le penne tra la gioia degl! s~ettat?ri, e ~l cassiere, nascondendosi dietro 11pavt• mento dell'infrazione compiuta dall'al- . tro, si licenzia e inizia una ricca vita di vacanze. Morale: l'integrazione, se gestita in modo furbesco, rende. Le spese le paga la criminalità. Integriamoci nel tango. w.p. CONVOY di Sam Peckimpah Chi è l'uomo di Peckimpah? E' un vio– lento per scelta oggetti~a (Kil_leréli~e)o per necessità (Cane dt pagha). E u~ rude ma col cuor d'oro (La croce d1 ferro). E' un emarginato, per scelta sua, per ragioni sociali, ~er motivi_di potere (Getaway-11 mucch10 selvagg10). Esau– rita la scorta di banditi, killer, gangster, professori incazzati e s?ld~ti'. Pec~im– pah rigioca la carta dell md1v1duahs~o 'violento, stemperandolo in una stona di camionisti. Il meccanismo è abba– stanza lineare, sulla falsariga dei pre– cedenti: gli eroi, solitari e giusti, i ca– mionisti, contrapposti ai malv~gi, i po: liziotti sadici e i politici corrottt. I pnm1 si ribellano alle angherie dei secondi e si scatena l'inseguimento: i reietti par– tono per il Messico e masse di camio– nisti solidali si accodano in un lungo convoglio verso una non meglio defini– ta libertà. Nel mezzo: esempi di "road– movie" d'alto livello, acrobazie, riprese spettacolari, panorami larghi di glorio– sa memoria (toh! il Texas), struttura delle riprese segmentata, rallentato~e ossessivo, parolacce, sputi, botte, span~ un lungo elenco di frasi fatte e luogh~ comuni sulla fraternità che regna tra 1 reietti. Non foss'altro che per i camions parrebbe di rivedere "il Muc~hio Se~– vaggio" o "La croce di ferro .: c?ndt– mento comune una s~spetta gmstifica- ' . zione della violenza mediante tutta una casistica di esempi di differenza verso la politica, di matrice pionieris~ic_a,come da pioniere e il cliché del cinico _er~e. solitario, leggenda della provincia americana simbolo della libertà del ~ngolo che si batte contro la burocrazia 'decrepita delJa federazione e I suoi t~'' scagnozzi (eredità del "dopo-guerra di secessione"). L'antitesi dell'eroe è l'uo– mo di legge corrotto, il poliziotto ottuso e sadico; antitesi ambigua, perché i due adottano gli stessi mezzi, hanno la ste~– sa mentalità e in fondo paiono strizzarsi l'occhio a distanza. 1h questa vita che è un gioco pericoloso e rabbioso un buon nemico fa sempre piacere, ma in realtà l'avversario comune di camionisti in– cazzati e di poliziotti ottusi è sempre lui: il politico demagogo e parolaio, il rappresentante dello stato, o me~lio, tra le righe e i fotogrammi, sottovoce, della mafia dello stato. Peckimpah, da uomo sanguigno e all'antica, innamorato della bella morte piuttosto che di una vita grigia, non ri: sparmia una virgola sul. rapporto dt sangue; merda e fedeltà che unisce i "veri uomini" anche quando sono av– versari. Convoy, quindi, seppur moto– rizzato ad oltranza è statico e gioiosa– mente reazionario come in un quadro ."american gothic". Il nitore parossisti– co di alcune inqu1,1drature, l'enfasi del rallentato nelle scene di furibonda vio– leni;a, sono oggettivamente çii sa__pore iperrealistico, ma di quell'iperrealismo che sottende con alterigia l'inalterabile eternità del sogno americano, degli og– getti immutabili, dei sacri legami, degli uomini secolari come sequoie. I ca– mions di Convoy pesano nel film tutte le tonnellate che hanno, è difficile stra– lunarli, o renderli inquietanti come quell'unico, ossessivo Dodge protago– nista di "Due)" di Steven Spielberg. Peckimpah deve riempire di oggetti di– namici le discontinuità strutturali delle sue sceneggiature, non di simboli. Per questo rim_pjangiamo il fantasmatic? convoglio di tristi luci di "Sugarland Express" 1 m.b.

RkJQdWJsaXNoZXIy