RE NUDO - Anno IX - n. 72 - gennaio 1979

RE NUn0/16 '68 I '78 Riflessioni e conf.ro ·nti Abbiamo fatto il '68: molto bene. Tutti molto bravi davvero. Abbiamo poi fatto il '77: molto bene ancora. E tutti bravissimi: dico sul serio. Ma adesso nebbia: confusione e vuoto totali. Il blocco, la paralisi: una situazione priva di senso. Nemmeno la possibilità di afferrare il significato di quel che è successo; non solo nel '77, e financo nel '68, ma per– sino della rivoluzione maoista, e di quella sovietica, o t: di quella francese al limite ... Suicidio della rivoluzione, ha scritto qualcuno. A me-·però viene un sospetto, e lo dico con qualche riserva ma lo dico: a me viene il sospetto che ia rivoluzione sia finita. Come? quando? Domande banali, da formalista, da pedante. C'è forse un momentq, e magari un luogo, nel quale una rivoluzione deve finire per forza in un certo modo previsto? Non è detto: la rivoluzione francese è finita con N a– poleone? Escluso; del resto non è an- cora finita. E neanche la rivoluzione russa è finita, ,arà morto lo Zar, ma gli operai non hanno ancora nè il potere nè la co– scienza di classe. Quanto alla rivoluzione cinese, è in pieno svolgimento: sotto un certo aspetto. Insomma, non è i 1 caso di formalizzare; e mi sembra che per poter acct:nare ta fine della rivoluzione occorra anzitutto :1ccertare che una rivoluzione ci sia sta– ta. Quanto a questo direi di sì; più di una. direbbe qualcuno; rria io direi che si è trattato di un vasto movimento <l'itra-· sformazione, di un ribaltamento che ha investito l'intera società umana e che si è espresso in modi e tempi diversi ne~ vari ambiti nazionali. Quando è cominciata la rivoluzione? altra domanda da formalista, alla quale per il momento non mi va di risponde– re. Ho detto del mio sospetto che la rivo– luzione sia finita, e voglio occuparmi di questo sospetto.

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