RE NUDO - Anno IX - n. 63 - marzo 1978

/ RE NUD0/46 Librazione John Blofeld D segreto e il sublime Misteri e magia del taoismo Mondadori - L. 2.UOO Per coloro che immaginano il Taoismo, unicamente come una raffinata .filosofia della na– tùra, questo libro di John Blo– feld sarà senza dubbio una sor– presa. Infatti il Taoismo di cui si parla ne, D Segreto e il Sublime, è certamente una filosofia della natura, ma è anche altro: una· religione popolare dalle vario– pinte cerimonie che nulla han– no da invidiare 1l quelle delle altre tradizioni orientali, uno yoga ricco di complessi esercizi· psicofisici e di una profonda conoscenza dei ritmi dell'orga– nismo umano, una sorta di ero– tismo divinizzato molto simile a quello delle correnti indiane e tibetane del Tantra e perfino una alchimia, con la ricerca di un corpo perfetto e dell'im– mortalità. Il Segreto e il Sublime è una finestra aperta sull'universo taoista (cosi poco conosciuto in occidente. che è frutto di una più che decennale conoscenza della Cina da parte dell'autore e del suo incontro con maestri, eremi, luoghi di culto e mona– steri taoisti. Gran parte di que– sto libro, che in alcune pagine ricorda i resoconti di viaggio dell'etnologa Alexandra Da– vid-Neel, riferisce le esperienze di Blofeld con il mondo taoista ed il risultato è un testo di age– vole lettura, che illustra e ana– lizza gli aspetti principali della filosofia e della religione del Tao. Di notevole interesse sono anche i numerosi confronti che l'autore compie tra alcuni aspetti del taoismo e i principali punti di vista del buddismo Mahayana, per evidenziarne similitudini e diversità. Varrà infine la pena di accen– nare alla serena ma energica protesta che Blofeld lancia al– l'attuale regime cinese che, nel tentativo di edificare una nuova società, ha fatto sorgere un'av– versione fanatica e puritana contro tutto quello che sa di mistero, fantasia e spiritualità dando vita ad una autentica persecuzione nei confronti del Taoismo e di tutte· le altre tra– dizioni religio e presenti in Ci– na. Contrariamente all'ortodossia maoista Blofeld vede invece proprio nel Taoismo, nella sua profonda tolleranza, nella sua saggezza, nel suo amore per la natura e nella sua concezione della vita come armonia una delle poche proposte ancora in grado di poter salvare questo esausto pianeta. Ed è con que– sto spirito che ha consegnato il suo libro al nostro stravagante e contraddittorio occidente. s.g.g. Dario Trento Storiella Omosessuale squi-libri ed. pagg. 68, L. 2000 Il titolo potrebbe trarre in in– ganno l'ingenuo lettore, il con– tadino in cerca di qualcosa di sexy, magari di una sana "sto– riella" boccaccesca in cui evan– gelicamente si dicesse culo al culo. li villano non sa che sono finiti i tempi in cui poteva an– che fare piacere pigliarlo nel sedere o fare le pippe, e dirlo o scriverlo con grazia. Penso a Rimbaud, ad esempio, a quel merdoso e normalissimo con– tadino pederasta che già sulla soglia della catastrofe attuale della nostra sensibilità, prima di cadere nella militarizzazione dell'esistenza, poteva ancora credere ai "bagni felici dove l'infanzia se la gode". Come può esservi felicità sessuale nel regno dell'alienazione capitali– stica? "Io sono - dice l'autore di questa 'storiella' - la civiltà contadina e il movimento dioni• siaco sconfitto." Se lo si crede davvero confitto, non resta al– lora che raccogliere i "pezzi", partire alla ricerca del corpo perduto. · Scrivere diventa così una ma• niera per rimembrare un corpo dilania_to. Nel ripercorrere la propria vi– cenda omosessuale - tra i bor• di del cristianesimo e della chiesa cattolica, del capitalismo e della metropoli - si accumu– lano frammenti, tracce di anti– che formazioni, baluginli di– corpi nudi sulle spiagge dell'in• fanzia, aria, sole, una rivista mariana che pubblica numero– se madonne rinascimentali, pezzi di carta raffiguranti un torso virile, il primo educatore, intoppi, silenzi, perdita di sensi sui bambini di Raffaello, flash bambino, la scala, i sandali "da frate" e i sassolini, un campo di frumento con i fiordalisi insie– me a una bambina, radio Kama Sutra, Bifo, un certo F., l'erba voglio, incontri di "autoco– scienza" dei gruppi del Fuori, ed altre immagini o spezzoni di film e analisi e riflessioni nel tentativo (eccitante, a spirale) di ricomporre in una visione unitaria il campo passato e presente della propria omoses– sualità. La scrittura (meglio, l'attività scrittoria) può - paradossal– mente - liberare chi assume lo scrivere come vocazione. Infat– ti, questo tarantolato della pen– na, questo corpo che scrivendo accumula tensioni e si traccia, si liber-a proprio per un passaggio misterioso (e felice) di scrittura. Sopraggiunge di punto in bian– co l'autorizzazione a vivere, ·a scrivere senza paura. L'esito di questo trip di scrittura non ri– siede all'interno di un discorso finalmente compiuto, ma in un eccesso, in una esplosione di incontenibile felicità fuori dal– l'analisi e dalla riflessione. Alla fine ci si sveglia dall'altra parte del discorso e si guarda la piog– gia, la vera pioggia cadere sulle finte terrazze di un discorso:

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