RE NUDO - Anno IX - n. 63 - marzo 1978

Ali'assemblea di venerdì 27 {alla fabbrica) Secondo me fare le borse e tutte le piccole cose dell'artigianato è un lavoro anche quello. A parte il fatto che io penso una cosa che adesso come adesso anche al capitale gli possa andare bene che la gente si arrangi perchè in questo momento non si può più, è andato in culo a se stesso, perchè non può nep– pure garantirci ciò che prima ti aveva 'impartito', cioè produrre per capita– lizzare tutto e vendere, no? Secondo me non puoi dire fare le borse è arrangiarsi o no, perchè secondo me se tu recuperi te stesso, cioè riesci a star bene a vivere le cose che vuoi vivere facendo le borse, fai le borse, insomma. Se tu invece non ci riesci non ritorni a stare bene, non ritorni nella tua di– mensione umana, a vivertela bene, non fai le borse, fai qualcos'altro. Second<;> me non possiamo dire fare le borse è arrangiarsi o non è arrangiarsi; non me ne frega niente. A me interessa di riuscire a vivere io e riuscendo a trovare di nuovo gli altri, facendo quelle cose che diceva lui prima, mi sembra, cioè questa 'rete' che si deve per forza co– struire tra di noi, perchè è necessaria. Esiste la costrizione materiale e la mancanza di possibilità alternative e que to è vero. Ma esiste il fatto che, secondo me anche molto vero, che la paura per esempio, di fare anche delle cose per sè, anche rischiare, non ri– schiare di rimanere sulla strada a mo– rire di fame, ma rischiare di cambiare, di fare cose nuove, rischiare di essere contenti, di fare delle cose che ti piac– ciono, questa qui è una paura un siste– ma di controllo che c'hanno messo dentro, e che è concreto anche questo e tante volte. Da una parte è vero che non si possono fare le cose perchè c'è la costrizione materiale, d'altra parte è anche vero che c'è la paura di farle, la paura di vivere la paura di stare bene, c'è la paura di concretizzarsi. lo guardo a me stesso. Non è vero che tutti devo– no fare otto ore di lavoro in una fab– brica, tre ore di straordinario, entrare in un posto a 15 anni ed uscirne a 65. Non è vero. No. Però molta gente la pensa cosl lo lavoro alla Scala. E c'è gente che passa la sua vita alla Scala, cioè voglio dire, gli operai che stanno ll e passano la vita ll, nel senso che il loro modo di essere ormai è quello di farsi le IOore al giorno ll dentro, spezzate in due turni, perchè tutta la giornata stanno n dentro. - Ma non credo che si tratti di una scelta loro. Ma sl, quella è una scelta perchè cosl si guadagnano il mezzo milione. - Ma non è una scelta,.dai. Non è una scelta, sono obbligati dal fatto che le case costano 200 mila lire al mese, che se c'hanno un figlio poi... - Ma io vorrei dire adesso un'idea che potrebbe essere pazzesca, ma è questa. RE NUD0/13 Noi del movimento abbiamo sempre rifiutato il fatto dell'organizzazione nel senso di 'istituzione', no? Però molto spesso di fatto alla fine siamo recupe– rati volenti o nolenti dalle organizza– zioni istituzionali esterne. Un'idea per esempio pratica e reale, potrebbe esse– re l'autofinaziomento nostro, dico, di noi che siamo qua, e di tutti gli altri, e prendere un posto fisico finanziato sottoscritto da noi dove si può avere un punto di riferimento reale dove non so se io ho una idea, o ci sono delle per– sone che stanno organizzando qualco– sa, vado ll che ne so, metto un cartello, ci sono gli scambi di indirizzi. Perchè per esempio questa potrebbe essere un'idea da farsi. Sempre col discorso del rifiuto dell"organizzazione', di fat– to siamo sempre riassorbiti e fottuti. Noi continuiamo sempre a pensare al passato quant'è bello, o al futuro, e ci disinteressiamo sempre del presente, che è sempre il momento in cui ci fottono concretamente. Allora, dico, facciamoci una storia no– stra, ma proprio nostra reale e concre– ta. L'ufficio di collocamento invece di farcelo inventare da loro, farci prende– re pel culo, stavolta facciamocelo noi con collocazioni nostre con idee nostre, con giochi nostri. Ma proprio pratica– mente e realmente. Non so, facciamoci un contocorrente ics che è nostro dove chi può dà l000 lire, l00 lire 5 lire, cd è uno spazio fisico reale dove la gente può andare ... Al limite la gente stessa che stà ll, come... Ci deve essere qual-

RkJQdWJsaXNoZXIy