RE NUDO - Anno IX - n. 61 - gennaio 1978

L'altra occasione (ma avviene di rado, al massimo una volta al mese) è quan– do il vento riesce a far cadere, attraver– so l'imbuto della bocca di lupo, una fogliolina ... Dico: una fogliolina! Roba ad essere felici per tutta la giornata e oltre. Guardalarla, toccarla, sentirne il pro– fumo ... E poi infilarla per il gambo in una fessura del muro. Ne ho già sei: una più bella dell'altra! A che cosa stavo pensando? Non me lo ricordo più. Ma poi sarà vero quel che dicono: che con l'isolamento prolungato prima o poi ti salta il cervello? Sono in pieno tramonto. La luce rossa, incandescente e impal– pabile, fattasi quasi sangue dilaga in ogni punto della cella. Come il fuoco scivola sul boiolo, sulla branda, sull'a– sciugamano strappato, sullo spazzolino quasi calvo. Dente per dente, occhio per occhio (di lupo) - ha sancito la società. Se questa dev'essere la pena, a me impotente e infelice non resta che attaccarmi all'altra metà della bilan– cia, quella della cosiddetta "colpa" o reato. Rituffiamoci nel passato glorioso, è tutto quanto mi rimane (oltre alla fede nella vittoria finale, che è l'ultima fiammella di speranza). Da settimane avevamo preparato il processo, dove l'alto magistrato impu– tato risultò abbondantemente colpevo– le (44 ergastoli politici, oltre al resto). Iniziammo a preparare l'esecuzione. Coi soldi dei sequestri comprammo un paese con una piazza identica a quella dove lui abitava. Cercammo uno di noi che gli assomigliasse e lo vestimmo coi suoi abiti abitudinari. Gli demmo una scorta simile alla vera. E ogni giorno, al tramonto, facevamo le pro– ve. II finto magistrato scendeva dalla mac– china simile accompagnato dall'auti– sta, licenziava la scorta, saliva sulla piazza in salita ... Fuoco! Fu un vero successo. Con un enorme numero di repliche. E ogni volta era un tramonto rosso sangue, come questo, non lontano dal mare, dopo una giornata di vento impetuoso ... Venne il giorno del debutto, la sera fissata, quella vera! Era un tramonto sfolgorante di rossi... oi, preparatissimi al millimetro, ave- I vamo talmente ripetuto la scena, che potevamo eseguirla a occhi chiusi. Tutto andò come previsto: l'alto magi– strato scese dalla macchina accompa– gnato dall'autista, licenziò la scorta, salì sulla piazza in salita ... Fuoco! A quel punto l'imprevedibile accadde. Anche lui, presentito l'attentato, stava provando con una controfigura le pos– sibili azioni di difesa ... e noi non avevamo bucherellato l'originale, ma una volgarissima copia! Mentre lui se ne stava diabolicamente sghignazzan– do alla finestra del verone ... RE NUD0/53 Lo prendemmo poi, mentre cercava di dil~guarsi travestito da brigatista (ma dal fazzoletto al collo gli spuntava l'ermellino) e decidemmo di portarlo questa volta sul nostro campo, cioè nella piazzetta simulata, per fare le cose per bene, per giocare (come si suol dire) in casa. Anche lì c'era un tramonto rosso fuoco! (continua all'infinito fino ad esaurimento della pena) Walter Pagliero

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