RE NUDO - Anno IX - n. 61 - gennaio 1978

RE NUD0/52 RACCONTO mdipiùsenzd /Jddile I Sono nella cella d'isolamento d,i un carcere isolato in un'isola remota. Ho un gran bisogno di avere qualcuno con cui parlare. Qui i secondini sono fedeli alla conse– gna, coi prigionieri non aprono bocca, (se sono politici). Aspettano la promo– zione per meriti speciali. Non compro– mettono l'aumento. Un secondino è un cane da guardia dei padroni, un nemico quindi. Ma in questo momento mi farebbe piacere che parlasse, perdio! Sono da sei mesi in isolamento. Fra un po', se continua così, mi mette– rò a parlare con la luna. Quest'eterno silenzio mi esaspera ... a un punto tale che rimpiango il periodo in cui ero in cella con un bombarolo fascista. Almeno con lui ci si offendeva, si litigava, ci si legnava a sangue ... Quel– la era vita (si fa per dire), vita da galera! Mi ricordo ancora quando cantava: Questa è la vita che meglio mi gusta, siamo i pirati dellafilibusta/ No, non era un intellettuale. E adesso invece questo silenzio tomba– le, senza parole, né 1·umore, né odori ... Lui almeno puzzava come un capro– ne ... avevi la precisa sensazione di una presenza fisica, di stare con una perso– na viva (fisiologicamente parlando). Era una bestia, d'accordo, ma era pur sempre qualcosa che si muoveva, par– lava, soffriva ... come una bestia, ap– punto. E poi tutte le mattine si metteva nudo a fare culturismo: questo gli faceva molto bene, lo tirava su di morale. Contandosi i muscoli si sentiva ancora qualcuno. A quel punto di solito mi faceva delle proposte ... come dire ... sconvenienti ... e finivamo quasi sempre col picchiarci. Ma picchiarsi seminudi in una cella, dove non succede mai niente, beh ... è un po' come fare esercizi alla svedese! E poi mi parlava del suo misticismo. Mi raccontava di Evola, un santone ariano, e delle sue teorie: lo yin e lo yang, gli uomini-luna e gli uomini– sole, che certuni nascono per comanda– re e altri per appoggiarsi a loro ... Tutte balle fasciste, ma intanto il tempo passava ... era come quando da piccolo mia nonna mi raccontava di Sinbad il manna10 e delle Mille e una notte: anche se non ci credevo, però mi colpivano lo stesso. Queste cose orientali non sono tutte da buttar via, certe mi sono state perfino utili. Come la pratica del flusso metale controllato: concentrarsi in un solo pensiero, con una presenza vigile su tutto, ma finalizzata a una precisa azione. Ecco l'atteggiamento di base di un buon combattente: perdere l'indivi– dualità e l'emotività per identificarsi totalmente nella causa del proletariato. Certo che qui ... se non scoppia in fretta ,, I .•" . .i r_ ~- ._,, .,,,l _· ·· tl . I -~ . ~ J ' I _,} '\✓;\ \~~ ~ -----------=--- _j ~ t--- I \ e_-::_~) -i..---------- la rivoluzione ... sono fottuto! L'unica cosa che si può fare in questa situ azione è pensare. Pensare, ricordare, immaginare, fanta– sticare ... Ho nausea di tutto questo inutile flusso' Pensieri e immagini sempre più sbiadi– ti, sempre più !on tani dalla realtà ... è come e dovessi rivedere sempre lo stesso film: quello ... della mia memo– na. E proprio la mia memoria mi sta sfuggendo dalle mani ... senza che possa far nulla per impedirne la completa evaporazione! Ma bisogna che reagisca: esercitandola sistematicamente. Incominciamo dai ricordi d'infanzia. La prima traccia che trovo in archivio è l'immagine di mio padre che mi regala una pistola (sembra ovvio, eh?, invece non è così) di cioccolato che io ho portato in parrocchia a dividere coi bambini poveri. E qui non è il caso di psicanalizzare: non mettiamo Freud davanti al carro di Marx (non è mica un cavallo) . Mia madre era dolcissima. Ma aveva troppi figli, non faceva che lavare, lavorare, cucire e gridare ... Mio padre era un social-pacifista, nel senso che produceva una specie di gas paralizzante della lotta di classe attra– verso imperativi morali del tipo "rifiu– to a priori della violenza" o "pace e democrazia", evidentemente ispirato dall'ideologia borghese. Trattava mia madre come una serva, e non era mai soddisfatto di niente. A un certo punto ebbi la mia prima ribellione: il progetto di eliminarlo e sostituirmi a lui ... in tutto' Ma questi pensieri mi intristiscono. Via, lontano da me queste malinco– nie ... che oltretutto si prestano a un'in– terpretazione edipica della lotta di classe! Sarebbe troppo comodo per un even– tuale giornalista borghese scrivere: "Imboccava la strada suicida della cospirazione a causa di un doloroso trauma infantile." Sarebbe da gambizzarlo' Allora, facciamo un esame di coscienza un po' serio e tiriamone fuori alcuni punti significativi. Oh, è il momento del tramonto! Me ne accorgo dall'arrossarsi della luce (che riesce comunque a entrare, pur facendo lunghi giri). Adesso è rosa ... Mi commuove sempre. E' uno dei pochi momenti della giornata in cui la natura riesce. dal di fuori, a comunica- re con me. l ✓

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