RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

RACCONTO Lo psicanalista di Algeri La sera andiamo tutti a mangiare dallo psicoanalista di Algeri, Ahmed el-Hadi, detto anche il Vecchio della Montagna, ex deragliatore di treni nel Kuhistan, ex capo della Setta degli Assassini di Tòbruk, che ci riceve in mutande nel suo studiò in corso Bue– nos Aires. Tappeti, cuscini di pelle, soffitti arabescati e nel Salone delle Guarigioni, accatastati alla rinfusa, macchine per l'elettro-choc, stivaletti spagnoli, barilotti di psicofarmaci, ruo– te dentate, fucili laser, missili terra– ana ... "Liquido un paziente e sono subito da voi" dice scomparendo dietro una ten– da. Ci accomodiamo nel salottino dei casi insolubili, cosparso di foto pornografi– che, scatole di birra vuote, indumenti femminili strappati, manici di scopa insanguinati ... "Bene ragazzo. Riprendiamo l'analisi" lo sentiamo raglrare nello studio. "Co– sa ti salta in mente di violentare tua madre?" "Perdono, dot_tor Ahmed! Perdono! E' stato un raptus". Ahmed batte le mani. "Dieci frustate a questo mascalzone!" . Interviene Alì, il · terapeuta tuareg, noto anche come il Giustiziere Blu. Il ragazzo viene trascinato via .e poco .dopo si odono grida strazianti e il sibilo delle scudisciate. "Maledizione! Tappate la bocca a quel RE NUD0/41 ragazzo. Le sue urla m1 rompono i timpani." "Sedetevi amici. Stavo appunto per andare a tavola. Un po' di grasso di montone?" Poi all'improvviso incaz– zandosi bestialmente: "Musica! Dove sono le mie bajadere?" Poco dopo nello studio tutto comincia a funzionare ordinatamente. "Dunque, vi dicevo amici, praticavo l'analisi a Bassora secondo gli insegna– menti del vecchio Sigmund, quando mi entra nella tenda uno scapestrato che pensando a sua madre si scopava una cafra con sangue giallo nelle vene. Dopo un paio di sedute, non si sa perchè quello guarisce e diventa finoc– chio. Stavo intraprendendo una nuova cura nel profondo quando gli passa il senso di colpa e diventa isterico. Salta su un aereo diretto a Bangkok, lo dirotta su Milano, incendia la Rina– scente e svelto come un macaco si arrampica sulla guglia più alta del · Duomo. Giunto in su la cima si con– vince di essere un turista americano e si mette a sbaciucchiare la Madonnina, biascicando 'Marni, marni'. Poco dopo viene abbattuto a colpi di mitraglia da due elicotteri dei carabinieri mentre attaccato come un polpo ai seni d'oro della statua cercava di succhiarle qual– che dollaro. Questo, ragazzi, per dirvi i pericoli dell'analisi quando il paziente vi sfugge di mano." Furio Belfiore

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