RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

lettere lettere - lettere - lettere - lettere - lettere Buenos Aires Re Nudo: Ho conosciuto "Re Nudo" quest'anno nelle mie vacanze in Italia. Io abito quasi tutto l'anno in Argenti– na. I due numeri che ho ac– quistato (n.o 52 e n.o 53) mi sono sembrati splendidi. So– prattutto perchè nel mio pae– se(di nascita sono argentino, ma ho anche la cittadinanza italiana) non è possibile tro– vare qualche cosa del genere, per la feroce repressione che c'è da tanti anni. In tempi di un pò piwdi liber– tà sono state create diverse pubblicazioni, ma o sono spa– rite per la_persecuzione poli– ziesca, o sono diventate boia– te colorate per stupidi teen– agers, con soltanto fotografie più o meno spettacolari di gruppi di rock and roll e nien– te più. Io ho partecipato in diverse di queste pubblicazioni. Soprat– tutto in una che si chiamava "LA UNION LIBRE" (La Unione Libera, come il poema di A. Breton). Ma l'hanno chiusa soprattutto per i suoi articoli sull'omosessualità. Questo è un'altro oggetto pre– diletto della repressione del regime. I locali, quei pochi che esistono per noi gay sono chiusi senz'altro o meglio li lasciano aperti, ma continua– no a fare delle razzie. C'è anche una legislazione che ti può condannare anche ad un mese di prigione, soltanto per essere omosessuale, senza bi– sogno di nessun altro fatto. Questa situazione è la stessa in tutta l'America Latina. L'eccezione la fa il Brasile, ma la fa per poter reprimere meglio nel politico ed oppri– mere il popolo nell'economi- co. Così gli lasciano il carne– vale, il consumo della droga, e la libertà dei rapporti sessuali per contenere lo scontento del popolo. Qui in Argentina ed in Brasi– le, Re Nudo è piaciuto tantis– simo e non sono solo io che vorrei leggerlo mese a mese. Mi pare meglio andare avanti su qualche tema, mi sembra che ho dimenticato qualche cosa ... Io sono stato vicino a prende– re la laurea in psicologia (mi mancano soltanto poche assi– gnature). Adesso io ed un gruppo di gente conosciuta abbiamo interesse di ripren– dere un'altra volta l'idea di publicare un organo capace di due cose: 1) Dare alla popolazione in generale (sebbene sia soltanto per un gruppo più o meno interessato al tema) informa– zion'o più presente (soprattut– to sotto l'angolo della emargi- . nazione psico-sociale che qui in Argentina s'impone) sul tema della omosessualità. 2) Aiutare tanti omosessuali nella loro lotta per vincere l'emarginazione, ossia, la lot– ta per una vita felice in liber– tà. Appunto la prima esperienza è stata un'opera teatrale ("Ay Vidita") che abbiamo fatto rappresentare sotterranea– mente, e che ha avuto una accettazione favolosa in Bue– nos Aires. Io ho scritto le parole in collaborazione con altri due e, siccome il mio mestiere è il disegno e la pit– tura, ho fatto la scenografia ed i vestiti per i personaggi, quindici. Ho anche militato nella nuo– va sinistra per molti anni, ma adesso ho lasciato la politica per questioni personali. Con questo voglio dirti che il mio interesse per Re Nudo è abba– stanza particolare. Abbiamo l'idea, una volta che sia tutto più organizzato, di avere rap– porti con le publicazioni ed organizazioni all'estero che si occupano del tema. Se per caso vi interessa avere qual– che informazione più detta– gliata su tutte queste cose in Argentina o in Brasile, fate– melo sapere e vi scriverò vo– lontieri. Un bacione a tutti. Jorge, Buenos Aires, Argenti– na. Chi volesse mettersi in con– tatto con Jorge scriva a Re Nudo. Cari compagni, ho risposto al vostro questionario, anche se credo che non servirà a nien– te. Perciò preferisco scrivervi direttamente. Nel vostro gior– nale scrivete e parlate sem– pre, dello scazzo e della alie– nazione delle grandi città in– dustriali. Come alternativa proponete (non ne sono sicu- ra) la campagna ed anche io sono d'accordo. Però lo scazzo non è solo nelle grandi città, come Milano, ma c'è soprattutto nelle città di provincia e nei paesi . Forse voi non avete mai vis– suto in città provinciali come Cagliari e forse non immagi– nate nemmeno. Cagliari è una città schifosa, rovinata completamente, in– quinata, non c'è niente, nean– che un punto di ritrovo, non un giardino decente, ma solo palazzi ed asfalto. La cosa più brutta, tipico delle città pro– vinciali, è questo: imitare le grandi città, le mode degli altri. La Sardegna, colonia più che mai, .imita, anche perchè la nostra cultura, le nostre usanze e la nostra lingua, for– zatamente non ci sono più, e quindi noi SARDI per colpa degli Italiani colonialisti, ab– biamo perso la nostra identi- tà. Scommetto che avete giu-. dicato "Padre, padrone" un buon film. Questo perchè noi sardi non possiamo farvi co– noscere le nostre idee. In Sar– degna, "Padre, Padrone" è stato contestato per tanti motivi. I più importanti, se vi' interessano sono: 1) La figura del pastore, che Gavino Ledda, non sa nean– che cos'è, perchè non è capace di fare neanche il pastore. 2) La lingua Sarda eliminata, l'Italiano invece strumento per noi Sardi, ·per la nostra vera identita! IL SARDO è la nostra vera lingua e l'Italiano ci è stato imposto. O, non voglio mica dire che i Sardi devono parlare solo sardo, ma voglio solo dire che il sardo è una lingua e non un dialetto. 3) Doppiaggio schifoso, la pronuncia sarda non è assolu– tamente così. 4) Gavino Ledda è un buratti– no nelle mani del P.C.I.; la sua dimensione è: niente pa– stori, industrie, industrie pe– 'trolchimiche, Porto Torres, progresso, Ottana. Tutto que– sto è sbagliato perchè è servi– to solo a Rovelli, all'Aga Kan, e a distruggere la Sardegna. Coltiviamo la terra che c'è n'è tanta. Non so se vi frega di tutto questo, ma sono molto incaz– zata per tutta la pubblicità che gli altri giornali hanno fatto a "Padre, Padro11e" ed ai poveri bambinelli sardi se– viziati dai padri (bugia) .. Per concludere il vostro gior– nale è l'unico che riesco a leggere e mi piace. Organiz– zate qualche festa in Sarde– gna. Saluti da una compagna. Sandra Cari compagni, eccovi il questionario, spero possa aiutarvi; ci conto pro– prio perchè credo che attual– mente Re Nudo possa fare molto di buono per molti gio– vani in cerca di un più valido modo di vivere. Non molto tempo fa vi ho inviato 4 fogli più 2 foto che riguardavano la costruzione

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