RE NUDO - Anno VIII - n. 58 - ottobre 1977

RE NUD0/58 "L'ho capito da due cinesi, in un ristorantino di S. Francisco, che Elvis Presley era morto. Parlavano con un'e– spressione tristissima e ogni tanto dice– vano E/vis. Allora gli ho chiesto in inglese che cosa era successo. Da quel momento non ho sentito parlare d'al– tro; radio e televisione prima di tutto, poi i giornali. Tutti impegnati a difen– dere il mito." "Come?" "Beh sì, tutti i giornali a dire che non era morto di droga ma "d'un banale attacco cardiaco" e che se c'erano tracce di narcotici erano di quelli som– ministrati dal medico curante ecc., tutti a difendere l'immagine del vec– chio bravo ragazzo perchè, se è vero che in California esistono persino i negozi che vendono gli attrezzi per consumare la cocaina come si deve, è anche vero che gli americani sono maledettamente puritani e non tollera– no imperfezioni nei loro miti. E Presley era un mito retto sapientemente per 20 anni dalla RCA. Non c'era stato un solo giornale a grande tiratura che abbia avuto il coraggio di infrangare le consegne e di dire le cose come stava– no ..." "E cioè?" "E cioè che da tempo Elvis Presley era malato, che si reggeva sulle droghe o UN MESE DOPO LA MORTE DI ELVIS PRESLEY: INTERVISTA CON RICKY GIANCO, DI RITORNO DAGLI STATI UNITI D'AMERICA LA MORT:I BUSIRBSS pesanti, che mangiava quantità pazze– sche di caramelle e cioccolatini, e•che non riusciva più a sopportare il peso del suo ruolo e i ritmi del suo lavoro. E ancora che nel giro di Las V egas, controllato dalla mafia, sai la gente come Dean Martin, Frank Sinatra, Paul Anka, Tony Bennett ..., che, ma– gari col medico personale (o con la fiala) sempre vicino, ma lo volevano in pista. "E loro hanno dei metodi persuasivi per scoraggiare le fughe?" "Soprattutto i contratti che sono cape– stro e che prevedono penali talmente mostruose da pagare in caso di ritiro che nessuno può permettersi di farlo. Anche Frank Sinatra, che ci aveva provato, ha dovuto ricominciare a can– tare. Ti ricordi che tempo fa aveva annunciato il suo ritiro? E invece è lì che canta ancora bello tranquillo a più di 60 anni. Ma certo Elvis Presley era un uomo malato e la RCA e il suo entourage sapevano benissimo che non poteva durare, tanto è vero che aveva– no già libri e dischi pronti ..." "Come dise,hi e libri pronti?" "La settimana dopo la morte di Presley le librerie, i drugstore, le edicole, i negozi erano pieni di libri su Elvis Presley, per la maggior parte biografie. Ora, solo il tempo di comporre stam– pare e distribuire è più lungo di una settimana e quindi è logico che i testi almeno erano già pronti con in bianco solo la data della morte." "Ne hai portato qualcuno in Italia?" "No, libri no, ho portato questo". E tira fuori un 45 giri che mette sul piatto con un sorrisetto furbo. Sento la voce di Elvis Presley che dice: "Il re se ne è andato, good bye Elvis, riposa in pace." Mi viene la pelle d'oca. Elvis Presley che preincide la sua prossima morte? "No, mi spiega Ricky - E' un rampollo della Scorpion, una casa discografica americana, si chiama Ronnie Mc Dowell, vero che è identico? Questo disco è andato subito in classifica e fa soldi a palate "Ascol– tavo per ore e ore i suoi dischi, finchè qualcuno mi veniva a portar via, il mio sogno era cantare come Elvis ..." prose– gue il disco ed è così malsano e morbo– so sentire quella voce e quelle parole ... ma è cosi facile copiare? "Certo che è facile copiare. E ti stupi– sci? Ti stupisci del cattivo gusto? Della mancanza di rispetto? Ma in America tutto è show e tutto è business. E perchè la morte no? Morendo Pre~lry ha fatto il suo show e l'ultimo busin· ~' (per gli eredi e per la casa discografi– ca). E' logico che si fossero preparati. Ed è anche logico che fioriscano gli

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