RE NUDO - Anno VIII - n. 56-57 - agosto-settembre 1977

lettere lettere - lettere - lettere lettere - lettere Caricompagni, Ho solo 13 anni ma già mi sento ribollire. Sono circondata da figli di putta– na più o meno democristiani, che ti emarginano e ti rifiutano se tu non segui la loro morale fascista; da ·professori che ti provocano, che ti fanno saltare i nervi e ti insultano se denunci la merda ineluttabile in cui viviamo. Già dall'età di 6 - 7 anni tutti noi subiamo la violenza del sistema fascista e capitalista messo insie– me dalla "candida D.C."; a scuo– la ci parlano di patria, di bandie– ra e di sol d'Italia, ci parlano di antifemminismo e di "padroni"_ Non ce la faccio più, non ho più nessuno, ho solo una gran rabbia dentro e, nel frattempo, una gran pena per quella gente fregata dal collaudato regime D.D. - P.C.I. Non ne posso più della vita che la D.C. ci obbliga a condurre, di questa merda, di questa ottusità che ti guarda stupita; e mi rendo conto che già dalla mia età, il sistema emargina chi lo contesta, lo allontana, come è successo a me. Ma questo non fa altro che au– mentare e fermare le mie idee. Ho paura del futuro, della disoc– cupazione, dell'emarginazione ... e ho bisogno di aiuto. Sotto l'etichetta della Democra– zia il fascismo legale usa i compa– gni come carne da macello e come capro espiatorio; lo show– man Kossiga, assetato di potere, si comporta come quello che real– mente è: un pazzo. E la sua pazzia influenza milioni di italia– ni: gli stupratori sono giustificati, una persona vestina male è sen– z'altro un sovversivo, drogato e pazzo da emarginare, fare morire donne che non hanno i mezzi per abortire in clinica non è un reato, il reato è commesso da chi rischia la pelle. E di queste ·schifezze siamo circondati tutti noi, riem– pendoci di problemi; noi compa– gni (penso di pòtermi considerare tale), in questi ultimi tempi sia– mo stati presi di mira da Kossiga e Berlinguer perchè siamo pazzi, vogliamo la libertà e il diritto di vivere. Nelle fabbriche si muore nel nome del "progresso", ovvero dei soldi destinati ai capitalisti, subiamo violenza di continuo e io non ne posso più. Chiunque mi scriva mi farà un enorme piacere e mi aiuterà vera– mente; gradirei informazioni sui movimenti rivoluzionari di altre città. Ciao, Cristina (Modena). (Chi vuole mettersi in contatto con Cristina scriva a Re Nudo). Cari-compagni, spero che abbiate pubblicato quel comunicato della AA - Aktions-analyse (nel vostro nu– mero di maggio, p. 7) solo per ignoranza. Questo gruppo si presenta nella propaganda come un "gruppo di sinistra non dogmatico" e come uno dei progetti alternativi che da qualche tempo sono molto in discussione nella sinistra tedesca. In realtà la AA non ha niente a che fare con la sinistra, solo che ci vanno compagni di sinistra fru– strati (delusi) della crisi della politica. Vi vorrei far vedere con poche parole chi è la AA: Teoria e prassi della AA sono contro l'identità della donna come donna (e non attraverso l'uomo o il suo cazzo), e contro qli omosessuali. Secondo la AA la sessualità clitoridea è una forma infantile della sessualità; l'unica sessualità libera è quella vagina– le, quella del cazzo maschile. Questo è il Freud repressivo, è sessismo. La AA dice che omoses– sualità è "una sessualità deforma– ta e una conseguenza del difetto (danno) dell'educazione nell;i fa– miglia piccola". (Notizie AA, Maggio 77) Ultimo obiettivo è la "chiavata di cazzo" come mezzo di emanci– pazione individuale e ·collettivo (1). La "sessualità libera" visto come chiavare di ognuno con ognuna, e ciò non per voglia, ma per programma e obbligo nel gruppoAA. C'è una gerarchia rigorosa nella AA, una scala di classe di co– scienza. Finora Otto M uehl di Vienna era il grande leader la cui immagine era mostrata in una serie: Marx, Engels, Freud, Re1ch, Otto. U n'altro esempio: la AA è per la NATO. Motivazione: "date le condizioni attuali della 'famiglia piccola' sia la NATO sia l'arma– mento militare sono necessari. Se la AA accetta più o meno qual– che istituzione di quel mondo, ciò è non per appoggio principa– le, ma perchè queste istituzioni mantengono quel mondo che rende possibile l'esistenza e l'e– spansione della AA ". La AA promette il benessere in– dividuale (invece di) contro la lotta <t-nticapitalistica. La concezione della AA di "sa– no" e "malato" è fascistoide (c'è questa parola in italiano? Vuol dire: ha una tendenza fascista). Cosi è anche con la ingiuria con– tro gli omosessuali. Credo che la repressione della donna nella AA è ovvia. Si può osservare una perdita totale di identità delle persone nella AA, che un tempo sono state compagne e compagni. Quindi: state attenti di quella AA. Nel passato si è dimostrato impossibile discutere con loro, ciò era solo auto-presentazione della AA. · Spero che potrete pubblicare questa lettera (anche se abbrevia- ta). · lo sono un compagno dei cosid– detti "spontis" di Francoforte e son stato a Bologna questa pri– mavera per qualche tempo. Ciao Bertold Ebbene si, la violenza del mondo giovanile è assurta a tal impor– tanza, che ha scomodato addirit– tura i letterati, i sociologi ed in generale gli intellettuali (dis)or– ganici de "L'Espresso" e gli altri settimanali simili quanto ad ideo– logia, e mediante l'ausilio di inge– gnosi sofismi ed oscure elucubra– z1on1 il meglio dell'intellighentfa progressista italiana ha dibattuto perchè diavolo ragazzi ancora in tenera età impugnano armi da fuoco e tè usano sovente contro "i tutori dell'ordine costituzionale". Un at~ di'.ibbio aleggia nelle loro poderose menti: non sono forse soddisfatti codesti. ragazzao– ci, dell'affannoso prodigarsi delle pubbliche autorità al fine di assi,. curare loro un .futuro prospero benessere, prodifo di opulenza e letizia? Sono forse ignari di tutti gli sforzi sostenuti dalla nazione affinchè sia subitamente procura– to proprio ad essi (ingrati) lavoro e occupazioi:ie? Dimentichiamo il sudore stillato dalle fronti dei ministri, indaffa– rati giorno e notte, per collocarli m uno status socìale decoroso? (anche se inevitabilmente gerar– chico; ma suvvia se si désidera la democrazia bisogna tollerare tut– to ciò). Si mettano a studiare invece di scendere nelle piazze a far schia– mazzi o, peggio ancora, a spara– re, E' la fine del mondo (civile), non v'è più religione:- Dio pcrchè ci hai abbandonati? Ecco come i problemi che travagliano i giova– ni vengono trattati dalla stampa "progressista" (tralascio per ovvi motivi quella reazionaria). Fortunatamente una certa stam– pa affronta la questione con mag– gior competenza, senza troppe analisi o dibattiti, indicando ri– medi e terapie, sebbene indubbia– mente handicappata dalla non presenza fra le sue pagine di "lezioni" dell'integerrimo Bocca Giorgio, uno dei piccoli eroi a cui l'immacolato candore spirituale non è ancora stato macchiato dai peccati che affiiggono noi, dere– litti peccatori. L'articolo· di RE NUDO, com– parso nel numero di giugno, re– cante il titolo "Due o tre cose che sappiamo sulla violenza", avanza delle motivate critiche e dissensi sulla violenza intesa come meto– do di lotta politico. A questa (segue a pagina 8)

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