RE NUDO - Anno VIII - n. 56-57 - agosto-settembre 1977

AUTOCOSCIENZA MASCHILE • Io sono mio ... La gestione del corpo maschile dopo 8 anni di femminismo e di autocoscienza In questo ultimo mese tra i li'bri da recensire se ne sono accumulati ben tre di autocoscienza maschile, una buona occasione per fare unpo.:_ il punto su dove è arrivato il movimento nello· sbrogliare la matassa del personale. Vorrei dare alla cosa un taglio obiettivo, nel senso di partire dagli effetti materiali della presa di coscienza sulla sessualità, facendo una verifica sulla gestione reale del corpo maschile ( che è quello che mi ritrovo, e su cui mi viene meglio di parlare.). Una parola di presentazione sui gruppi di "autocoscienza maschile": si tratta dello spontaneo riunirsi di maschi che sentono la necessità di fare qualcosa di adeguato men– tre le loro donne sono a una riunione di autocoscienza femminile. Questo nella sos stanza. Cioè, · voglio dire, se non ci fosse stato il femminismo nessun maschio si sarebbe sognato di riunirsi ad altri per mettere sotto accusa il proprio ruolo di potere. Ma a portare .avanti il discorso sul maschio in crisi, oltre ai gruppi autocoscienti, sono anche alcuni militanti, e cani sciolti della nuova sinistra, che hanno dato spazio alle donne all'interno delle loro organizzazioni. E' quindi un fenomeno limitato a quel settore maschile che ha a che fare con femministe radicali, un mini-settore politi– cizzato, spesso in crisi anche con la politica, che lo scontro-incontro col nuovo modo di porsi delle donne ce l'hanno realmente nella loro stanza, al cinema, a scuola o in pizzeria. Mentre invece l'operaio sindacalizzato di Canicattì ha ancora una moglie all'antica che gli dà le sue soddisjazioni, e quindi è portato a :riconos.cersiinteramente nel tra– dizionale stato di cose e a difenderlo. Ha ancora la soddisfazione di sentirsi "un uomo': lui. {belli che si esprimono in questi tre libri, incominciano al contrario sempre col battersi il petto. - Per noi l'amore è un pacco postale, un qualcosa di compatto e assoluto che diamo all'amata e che ci ripren– diamo' in blocco quando sciogliamo il contratto. Ci innamoriamo di essere innamorati, abbiamo bisogno di au– togratificazione, non di amore. Fin– giamo spesso amore per avere sicurezza.- sesso: questo coso era sempre lì ben tangibile, Quando andavamo in ba– gno era là che si contorceva come un grosso verme in una borsa da pesca, quando facevamo i bagni galleggiava nell'acqua come un pesce. Talvolta avrei voluto tagliarlo, invece me Io porto dietro come una coda attaccata dalla parte sbagliata.- Ma il massìmo della repulsione è per il comportamento tradizionale del maschio: - Io non potrei mai stare vicino a un uomo che sia sessista, la cui sessualità consista nel depredare e perforare, il cui corpo abbia interiorizzato tutte le attese culturali dello sforzo, della ten– sione, della prestazione - del farselo venir duro e venire - del far succedere qualcosa. Io rifiuto ogni incontro con tale tipo di uomo in quanto biologi– camente non autentico. Mi intossica– no. Io no ho voglia di conoscerli. E non potrei stare nel letto di una donna che abbia interiorizzato queste attese del comportamento sessuale RE NUD0/45 maschile e che ad esse risponda. Io rifiuto di essere il suo oppressore.- · . Quanto alle "prestazioni" pare però che la maggior parte dei maschi ci siano caduti prima di diventare autocoscienti: - Le mie "prestazioni" sono state un disastro, sia per me che per il partner: quando scopo sembro un cadavere a cui il rigor mortis abbia rizzato il cazzo. E come se non bastasse, proprio mentre a fatica superavo i miei problemi di erezione, si cominciò a diffondere la disgraziata teoria dell'orgasmo simul– taneo: fu una tragedia vera e propria. Immancabilmente sopravvenne l'eia– culatio precox. Quando si cominciò a dire che l'orgasmo simultaneo era una balla e che il sesso era gioco, io avevo esercitato così bene il corpo e la mente ~ui tempi lunghi e lunghissimi, che l'orgasmo non ce l'avevo pratica– mente più.- Ma c'.èchi contesta che l'orgasmo maschile sia connesso all'eiaculazione: - La prima menzogna è che l'orgasmo maschile e l'eiaculazione siano la stessa cosa. La menzogna afferma che se sei maschio tu hai prima una sensazione genitale di due o tre secondi di inevitabilità, durante la quale non potresti fermar– ti neppure se lo volessi, poi che tu avverti certe contrazioni genitali in– terne che includono lo scizzar fuori dello sperma e infine che tu hai un periodo refrattorio nel quale il tuo pene normalmente i a:,Rmorbidisce e Q!uuzdo addirittura non si mettono ti denigrare il loro sesso: - Dio quanto ho invidiato le ragazze! Comunque fosse il loro sesso, almeno non penzolava tra le gambe come il naso di un elefante! C'era poco da meravigliarsi che i ragazzi parlasse o semprt: di Il mio rapporto di coppia è naufragato, il ruolo maschile fa acqu~ da tutte le parti, è il momento di fondare un gruppo d1 autocosci,::n7.a pe! qopr:ivviv~rc

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