RE NUDO - anno VIII - n. 55 - luglio 1977

r ~t~I!!.' t; della città, fa forse appello alla calma? Dichiara all'Aurore: «La comunità araba esiste in forze nel nostro distretto, dove conti– nuamente si installa con famiglie numerose. I nord-africani fanno fuggire gli altri abitanti coi loro assembramenti rumorosi. e la lo– ro infiltrazione continua. In città, essi invadono sempre più i caffé e le birrerie, sembra che i soldi non gli manchino. Si installano così in numerosi quartieri. L'ho detto e lo ripeto, sindaco da ventitre anni, non so– no razzista». Certo, il signor Arreckx è un brav'uomo... Ma allora perché questa differenza di linguaggio?: «Sì, sono razzista e ne sono fie– ro. Son pronto a battere i pugni sul tavolo per ottenere crediti dallo Stato». (Le Petit Varois, feb– braio 1974). "Se· essere razzisti vuol dire ve– gliare sulla sicurezza degli ammi– nistrati, allora io lo sono.» (L'Ob– servateu~ 17/12/73). Per apprezzare meglio, il presi– dente del tribunale di correzione potrà dare un'occhiata alle pagi– ne di Dagens Nyheter, il grande giornale liberale svedese (500 mi– la copie). Peter Bratt, giornalista del Dagens Nyheter fu inviato a Tolone dalla sua redazione per un banale reportage per far cono– scere Tolone agli svedesi, in oc– casione di un'esposizione or~aniz- zata dalle Casse di risparmio e dal centro culturale svedese di Parigi. Peter Bratt fu ammesso alla pre– senza del sindaco. Ecco uno stralcio del suo artico– lo: • Bisognerebbe fare come nei Pae– si dell'Est; bisognerebbe raddop– piare i salari per i lavori più fati– cosi, affinché i francesi accettino di farli essi stessi. La Francia vuole che ogni francese trovi im– piego in ogni lavoro, così che possiamo sbarazzarci degli stra– nieri". Filosofia semplice e som– maria, ma che piace all'elettora– to pi ed-noir di Tolone. "Il razzi– smo non ha niente a che vedere con la politica!» afferma il sinda– co «Certamente gli arabi sono di– versi da noi. Essi amano abitare come abitano. Vogliono vivere in 1 o 8 per camera. Ed hanno altre ab.itudini. Provi ad andare in Piazza del Teatro. Là, una francese non può passare senz~ che nel giro di due minuti tre arabi non si mettano a brandi– re quello che hanno nei pantalo– ni.• E Peter Bratt scrive: «Ar– recxk fa un gesto in direzione ·della patta dei calzoni.» Arreckx, razzista e xenofobo? Si sa che il capo di Gabinetto di Ar– reckx, Cannavagia, era dell'OAS e durante la seconda guerra mon– diale. è stato filo-nazista ... In ri– sposta alle domande del giornali– sta svedese, il sindaco ha rispo– sto: «Nazista? non ne so niente. Ma per l'OAS, be' certo, tutti vi ab– biamo appartenuto! L'Algeria do– veva essere francese!» ... Questa intervista ha suscitato scalpore in tutta la Scandinavia e il giornalista ha scritto ad alcu– ni amici di Tolone: «Ci sono da noi come da voi per– sone non solo di orientamento conservatore ma di estrema de– stra. Solo che la carriera di un uomo politico da noi sarebbe chiusa definitivamente, se desse risposte di questo tipo alla stam– pa. In Francia mi sembra diverso. La radicalizzazione politica è pro– babilmente molto più grande ... ». (Da un articolo di Alain Dugrand su Liberation) RE NUDO/.U EDIZIONIIL FORMICHIERE Fernanda Pivano MOSTRI DEGLI ANNI VENTI Friedrich Hacker AGGRESSIVITA' E VIOLENZA NEL MONDO MODERNO Sergio Mancini ALCOOLISMO fNDAGINE SUL VELENO DI STATO Massimo Moscati GUIDA AL CINEMA DELL'ORRORE Tullio Kezich IL MILLEFILM Giannalberto Bendazzi MEL BROOKS L'ULTIMA FOLLIA DI HOLLIWOOD. 2Q121Milano via del Lauro 3

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