RE NUDO - anno VIII - n. 55 - luglio 1977

Ml ~lv.si , , ~ QV€.STO IL Dov~ t.~MJll/\WO EROINA Terapia, terapia, tu mi sembri un'utopia Un viaggio per capire i centri di cura della tossicodipendenza da eroina Molti di quelli che si fanno mi ave– vano parlato di questi centri ( ospe– dali, centri specializzati) come luoghi dove non ti curano, dove ti trattano male, e ti dimettono più conciato di prima. Anzi, la pratica generale che mi ve– niva riferita era che appena usciti an– davano a farsi un superbuco per di– menticare la triste esperienza. E' stato in base a queste notizie che il gruppo di lotta all'eroina di via Ciovassino di Milano aveva deciso di organizzare un centro alternativo pe, . aiutare quelli che volevano uscirne. Ma appena iniziata un'indagine sulle terapie, ci siamo subito resi conto di che gatta da pelare fosse il cercare una cura valida. Abbiamo parlato con chi era riuscito a smettere ( una piccola parte da soli, aiutati da amici molto pazienti gli altri), abbiamo parlato con chi vole- va smettere e non c'era riuscito, ne abbiamo discusso con medici e tera– peuti disponibili. A mano a mano che si procedeva nel– !' indagine le speranze iniziali svani– vano, si andava a urtare contro la · terribile forza del/' eroina che finiva sempre con lo sfondare qualsiasi ar· gine terapeutico. L'invasione da parte della polizia del– la casa occupata dove ci riunivamo, e la costruzione di un muro alla por– ta d'ingresso fatta dai muratori della benemerita, materializzarono in un simbolo vistoso tutta la nostra impo– tenza. Le interviste che seguono vogliono essere la continuazione di quel discor– so conoscitivo iniziato in gruppo, an– cora. ben lontano dal!'essere esaurito. · Sono anche il frutto della volontà colletiva di sfondare quel muro che è stato posto tra noi- e i bisogni di alcuni di noi. Voglio iniziare con la testimonianza più ingenua e più disarmata. Si trat• ta di Maria, una bella ragazza di 17 anni dell'interland milanese, innamo– ratissima di un ragazzo nelle sue stes– se condizioni, che prima la picchiava per gelosia, per insicurezza, ma che adesso è maturato e vuole togliere lei e se stesso dalla schiavitù del buco. L'intervista è stata fatta all'i11terno dell'Ospedale Maggiore di Milano, in presenza della madre della ragazza. Maria: Ieri stavo male, allora l'ho detto a mia mamma, lei ha telefo– nato all'accettazione, e 'tramite un'a– mica di mia sorella mi hanno rico– verato. La prima cosa che mi hanno fatto è stata una puntura, penso di Valium, poi in due flebo mi hanno messo ancora del Valium, e siccome ieri sera stavo male mi hanno fatto

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