RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

contro: è solo dall'altra parte dello specchio. Disaggregare e trasformare l'immagi– ne allo specchio: vedere se cambia la città. Alcuni scommettono di sl e si studiano di variare la smorfia, di cogliere. in essa il percorso del suo dbppio e a volte contrario. Che una smorfia voglia dire anche qualcos'al– tro, al di là delle apparenze? Per es.empio che nella smorfia dello spi– rito dell'asino ragliante il suo eterno sl ( in tedesco ) alla Legge si agiti un contromovimento, un'ironia segreta e dolente contro l'imposizione del po– tere? Libertà e differenze Volonterosi amanti della storia im– brattano le carte chiedendo difesa delle libertà democratiche contro la prepotenza dell'esecutivo. Più seria– mente ma non meno confusamente altri sostengono che più libertà equi– vale a far saltare il regime. Lo Stato di Diritto è morto da quel dì. D'al– tro canto, forse, la sua realtà è sem– pre stata quella dell'esistenza ideolo– gica ( non per questo poco reale vi– sto che tutti ci han creduto e si sono • comportati di conseguenza). E' vero tuttavia che la morsa sulla libertà si sta stringendo. Mandati di cattura per reati d'opinio– ne considerati alla stregua di associa– zioni sovversive, impedimento ad av– vocati di difendere gli· imputati, con– danna della difesa legale quale cor– responsahil i tà criminosa. minaccia al– l'autonomìa l:cll,1magistratura d,1par- te dell'esecutivo, efficacia dei diritti dei lavoratori solo per chi ne faccia, d'accordo col sindacato, uso assai parco. Accanto a queste novità il vecchio delle istituzioni repubblicane assume tutt'altro significato (codice Rocco, leggi militari, regolamenti.car– cerari e manicomiali ) è al servizio di un nuovo e diverso attentato. La socialdemocrazia, al cQntrario dei suoi predecessori, non reprime posi– zioni politiche ma criminalizza il dis• sensp politico. In qualche modo essa coglie la novi– tà del dissenso .e dell 'opposizio.ne , la produzione di differenze, l'alterazione . della Norma, l'insidia terrigna che si svolge sull'arco della sensibilità e del comportamento e della coscienza, non solo sulla punta di lancia della poli– tica. Quando la Legge · si totalizza arriva dappertutto come coazione al com– portamento normale (ed è questa, . forzatamente, la Legge che deve ga– rantire il potere in coabitazione di sindacati, apparato statale e funzio– nari delle multinazionali, il primo po.: tere che non è sulla società ma è del– la società su se stessa) . Proprio per questo fra · delinquente, bambino e pazzo e demone sovversivo non esi– ste più gran differenza, tutti provo– catori criminaloidi. Non a caso fra Pannella, Zicchitella, Claudia, Vallan– zasca, la Mafia e il ladro di galline cosl spesso fucilato da-Ila Legge Rea– le, il generale Cossiga non sa più fa. re gran differenza. Infatti oggi la vecchia lotta per le (,{)Jt,a, ~ I C/JXlù /fflJM"lllmfl,, ~NM° ~IWMrw.J1. ~-~~ ;J, (MO' ~ RI NUDO/I libertà democratiche è in modo nuo– vo e diverso, lotta .per le differen– ze, per i doppi e i multipli, per le differenze sensibili, contro il piatto e_ identif,icatorio agire delb Norma– tiva Vigente. Disobbedire, Trasgredire,· mostrare la Norma e il suo rovescio, dappertut– to. Usare gli ultimi spiragli di liber– tà consapevoli che oggi, che d,1 oggi sempre di più, proprio questo, pro– prio la possibilità stessa ddh1 diffe– renza è l'attentato pit1 sottile --· nu– cleare - all'equilibrio repressivo che vuole cancellare tutto quanto non sia, sull'intera superficie sociale, diverso da sè. C'è una.· grande potenza che fa da nostro alleato: ciò che la stessa con– formità sociale sottende, ciò che è nascosto, in uno sforzo precario di aderenza al comando, che preme. per esprimersi oltre i limiti dati. Persino un celerino· è un pericoloso sovversivo, basra saperlo sovvertire schierare in un altro modo gli im– pulsi che si perdono ora a gonfiare la sua divisa. Il signor Chiunque aspetta un gesto di speranza per tra– sformarsi. Ognuno di noi peraltro lo conosce bene, coabitando con lui, ·da sempre, sotto la stessa pelle. Visitare il lager è visitare la città. Chi odia unilateralmente, spinge fuo– r,i di sè, oltre sè, vede contro di sè un nemico che, cosl sconosciuto ·è div.ino, inattaccabile. Ma se lo si stu– dia, lo si ascolta in sè, e nel lager la città è visitata e vicina ad essere presa. Dicono i . King: « Propizio è far marciare eserciti per punire la propria città ed il proprio paese ~- « Quando sorgono inimicizie nulla è più facile che cercare la colpa in un altro ... solo avendo il coraggio di far marciare contro se stessi i propri eserciti si compie realmente una azio– ne energica ». Lo stratega cinese Mao -Tsetun:g con– sultava sempre i King prima di dare o accettare battitJ!lia.

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