RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

zione, un'nltra è che nessun9: delle due ipotesi di cui sopra ,paga più, in ogni senso, hanno smesso di funzio– nare, come ipotesi definitive sono un po' straccione e degradate (l'industria ricicla gli stessi nomi, o ne propone di regressivi, i concerti sono pochi, la critica ha il respiro corto, anche il precariato non è garantito etc.). La terza, che in parte riassume le prime due, II1aè di nuovo altra espe– rienza, è che, ripeto, non c'è più la musica: la mu ica è altrove, perchè· le cose, i soggetti, le idee che con– tano, per cui una musica deve esi– stere, non sono più, giustamente, lun– go il percorso della gara a tappe, 1, tra gli stands dei festivals più o me• no rossi; e questo è fondamentale pe · chi, come noi, non intende per mu · sica i quaranta minuti di prodott,, sonoro, ma un processo a lungo te1• mine, ampio e complessivo di CO– MUNICAZIONE, i cui protagonist 1 sono appunto le idee, i comportamen– ti, il corpo fisico ed emotivo del sog getto giovanile. gna è seguito, coll'immenso potenzia– le di lotta e di cultura che il movi– mento ha espresso, questo potenzia– le, questa superiorità capace di muo– vere, rendere impensabili le vecchie ipotesi di come, dove ci sia cultura, cosi come queste erano diventate si– stemi mentali egemoni anche a sini– stra. Cultura è identificazione in pro– fondità, riconoscimento del soggetto politico nella sua diversità irrinuncia– bile, questo soggetto sfugge ai per– corsi di esperienza che hanno con– dotto fino ad ora 1a pratica musica– le. L'idea di carriera artistica in se stessa si carica di una mistificazione nuova, l'organizzazione della pratica della genericità che è oggi categoria politica in campo. I fatti di Bologna: non più interessi antagonisti di clas– se, risposta politica al tiro incrociato di sfruttamento e provocazione: solo una città tranquilla, i cattivi, i buo– ni, giorni oscuri e gran finale, arri– vano i nostri sui pullman, proprio ombre rosse. La musica - il frutto spontaneo del– l'intuizione di un millicista - il pub– blico. Non più approfondimento del– l'individuo ma del generico. La linea sentimentale che va dal mu– sicista alla sua musica, finalizzata do– manda e risposta al mestiere e all'ar– te, non è più carica di significati (se non quelli già detti e consumati e per questo giustamente assenti su Re Nudo) non introduce informazione attuale perchè non è più il raggio che La musica è altrove, eravamo altro,· · anche noi e non ci sentivamo musi– cisti, anzi, ce lo sentivamo credendo– ci per sbaglio. La musica non c'è. Ce ne siamo accorti naturalmente per– chè ci siamo in mezzo, -l'ha confer- ~ mato col punto esclamativo l'll Mar- zo, tutto il periodo che qui a Boh ®'l. . *® tel(035)222165 cas.postale 73 Bergamo • NUDO/li colpisce il centro di un rapporto col– lettivo con la cultura, è probabilmen– te un segmento isolato che parte dal– la circonferenza e va direttamente fuori, · Attenzione: non la musica slitta via dal centro, ma quella linea di espe– rienza, in quanto non possiede pra– tica mentale a considerarsi, oggetti– vizzare e organizzare materialmente in cultura gli stimoli, i meccanismi, le illusioni che si intrecciano a noi quando comunichiamo: stimoli poli– tici, renderli fisici e spaziali quando facciamo e ascoltiamo musica, come segnali eco che rimbalzano di seguito dai corpi alle cose, ai sistemi nervosi. Questo è qualche punto che teneva– mo a. toccare, anzi è la maniera in cui l'abbiamo toccato che ci interes– sa, perchè questa riflette l'ipotesi del– la cooperativa. Le cose da dire sareb– bero ancora parecchie e certo non tutte cosl convinte, la linea di fondo è quella dell'organizzazione come me– todo di moltiplicazione di un con– fronto organizzato, non solo demago– gicamente verifica a priori o poste– riori di una convinzione già assunta, confronto come metodo, quindi scat– to di un meccanismo mentale di con– siderazione su se stessi come p1..:tica del far musica, comunicare perchè, per chi, come etc ... , Riappropriarsi della profonèità uma– na e politica di una figura, il musi– cista, non come raggiungimento di qualche cosa (tipo la sicurezza da or– ganizzazione di agenzia) ma come pro– cesso, modo di essere, che è altra cosa dalla somma semplice della ef– ficienza e del mestiere, significa svi– luppare come organismo cosciente e ,,utosu//iciente le sue possibilità di agitazione, la sua identità dentro la situazione in cui vive, là dove è il ~oggetto in cui si identifica. Fabbrica li momenti da vivere e idee e con- 1 raddizioni da agire, si riconosca pun- 10 di arrivo e soprattutto momento di· partenza di nuovi processi di co– municazione, di identificazione con– ~apevole e innamorata, lucida e ag– gressiva di quello stesso soggetto po- 1 itico. Cooperativa « La Cicala», Via Emilia Ponente N. 20 - Bologna 40100 (pres– rn Lolli) Tel. 382959 oppure 227858.

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