RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

1,1 ·taccarsi ad un nome, ad un indivi– duo, i progressi necessari: ma noi, esseri di sentimento, di ispirazione, noi saltiamo oltre -le tradizioni e le regole alle quali gli uomini derogano con fatica. Noi dobbiamo vedere nel genere umano, soltanto i bambini di una stes.sa famiglia, di cui noi siamo per nostra conformazione le madri e le educatrici naturali. Tutti gli uomi– ni sono fratelli e sorelle uniti tra lo– ro dalla nostra maternità: essi parto– riscono delle dottrine, dei sistemi e li battezzano ·con i loro nomi· ma noi, noi partoriamo gli uomini' dob– biamo dar loro il nostro nome-.:». La stotria delle donne è fatta di li– nee spezzate, contorte ma vi si rile– va un comune denominatore: ritro– vare se stesse, il proprio modo di essere, di esprimersi, la propria VO– CE, la propria IMMAGINE. Il proprio TEMPO, il proprio SPA– ZIO. Un tempo e uno spazio consu– mati da molte, da troppe donne, nel– l'attesa di essere riempiti dall'altro. Ora il TEMPO comincia ad avere una voce, lo SPAZIO un'immagine. Molte di noi hanno cominciato a « parlare, guardare, vedere » e ci do– mandano di unirci a loro, di ritrova– di quello della gregarietà e del sen- re insieme a loro la nostra immagine, . ti·mento. la nostra voce. « Discorsi da donne». Con il cinema, con la letteratura con « Noi uomini ci ritiriamo a PARLA- l'arte in genere, non si fa la ri~olu– re, voi -restate pure a CHIACCHIE- zi1ne: ma la si può preparare, que– RARE ». sto sì, nella misura in cui si vuole « Una signora non parla a questo andare al di ·là de-lle forme e dei mo– modo, sembri proprio una serva». di codificati dell'espressione, per Lingua: 'distinzione di classe, di ses- creare turbamenti, sollecitare doman– so. Più si sale nella scala sociale e de, forzare la comprens.ività. più la donna diventa oggetto di rap- Mi guardo e mi vedo per la prima presentanza, oggetto di lusso. Alla volta. Come posso ridarmi a voi con donna degli strati sociali inferiori non vecchie parole, vecchi gesti, vçcchie si riconosce nemmeno questo. _ consuetudini? Devo rompere, isolare, Impossessarsi del linguaggio maschi- verificare. E questo richiede uno sfor– le è stato il primo ,passo. Ma adesso zo da parte mia e di chi mi guarda, un'altra esigenza si è fatta viva: c'è mi ascolta. stato nella s·toria un linguaggio al Siamo ancora spettatrici, ma con una femminile, fuori dai ruoli, fuori dagli nuova qualità: spettatrici-creatrici. schemi? E, a poco a poco, alzando Kinomata segna per questo una data le cortine del silenzio imposte dagli f?n1amentale. Tante donne com; noi uomini, si risente l'eco di voci lon- c1 ridanno la propria immagine. Non tane che, isolate, perseguitate, saffo- è più l'altro che ci inventa, siamo noi cate, cercavano di rivendicare il loro che ci vediamo come in uno specchio. diritto alla vita. alla partecipazione Ci riconosciamo? sociale e culturale. Come, ad esem- Kinomata non nasce per questioni di pio, quel gruppo di donne francesi sess.ismo ma per ricordarci che non inizialmente Saintsimoniste che in c'è bisogno che un altro ci racconti '800 osavano dire: « Lasciamo agli come siamo, noi lo sappiamo e I'ab– uomini le distinzioni dei nomi dehle biamo detto, continueremo a dirlo e opinioni: sono utili a loro: il loro questa volta sarà impossibile m~tter– spirito, più sistematico del nostro ha ci a tacere. bisogno per agire con ordine di at- Gabriella RE NUD0/37 LA PAROLA ASSENTE Lontan? nel tempo a cui io risalgo nella ricerca della mia identità mi rit_rovo sempre davanti quel ;rimo grido, quella voce che annunciava la mia vita nello stesso momento in cui lo sguardo dell'altro poteva co– municare a mia madre: « Il vostro bambino vive ed è una femmina». Ho così legato il mio ses.so al mio grido ed eccomi davanti ad una im– presa disperata: far parlare questo sesso, scrivere un grido ... come-.. la parola assente nel titolo all'inizio :di una pagina bianca... una scrittura at– torno a un buco o... assenza... una assenza che lascia intravvedere che una presenza è esis,tita da qualche parte. I?ove si è perduta? Che cosa ci si trasmette di questo sesso nelle generazioni di madre in figlia, quale

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