RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977

RE NUD0/14 per vivere si è trasformata nel la nostra epoca nell'obbligo e l'accettazione inte•riorizzata di una vita fotta per lavorare dove ognuno è, di fatto, il custode di se stesso rispetto a tale· obbligo nell'annichilimento dei prçipri impulsi e desideri. I • rapporti tra le persone e tra le persone e le cose sono stati tota Imente sus~unti sotto i I Dominio della Merce / del Denaro. Tutto trova la sua valorizzaziontl in e per esso/essa. Ognuno è i propri jeans o i propri rayban. Questa trasfomazion~ ha prodotto - tra l'altro nell'estraneità al proprio lavoro sconosciuto nella totalità del suo processo - IDEOLOGIA: (separazione da sè) e con ciò INSICUREZZA e BISOGNO di ILLUSIONI. Col dominio della merce l'unianità è ridotta a merce, a bisogno di possesso, a gratificazione e sicurezza offerta da esso, a valorizzazione sociale garantita da esso. « Conditio sine qua non » dell'accesso alla gratifi'cazione/ sicurezza offerta dalla merce e dal suo possesso/consumo, è l'integrazione nel principio di prestazione lavorativa e consumistica. La produzione di insicurezza produce il bisogno di sicurezza. Il Dominio della Merce - dunque - produce la totale separazione dell'umanità da se stessa ». E, poco prima, Wowoka - il messia paiute - così si espresse mentre i festeggiamenti stavano per cominciare e il sole scaldava ormai le fredde pietre della • · notte appena trascorsa: « Tutti gli indiani devono danzare, dovunque, devono continuare a danzare. Fra poco viene il Grande Spìrito. Egli riporterà tutta la selvaggina di ogni genere. Essa sarà abbondante ovunque. Tutti gli indiani morti torneranno e vivranno di nuovo. Saranno tutti forti come i giovani, e saranno di nuovo giovani. Il Vecchio Indiano Cieco vedrà di nuovo e diventerà giovane e vivrà bene. I bianchi non potranno allora ferire gli indiani. Poi, mentre gli indiani saliranno in alto, verrà una grande inondazione e tutti i bianchi mori ranno annegati ». V diane Una nuova arte si preparava a scendere nelle strade. Il vivibile della negazione contro l'invivibile della repressione. A nulla valsero gli immediati spettacolari tentativi del vecchio forse stanco Buffalo Bill e del presidente Lincoln-Recupero di accorrere in difesa delle Sacre Istituzioni. Nè vita più facile ebbe il comandante delle giubbe .rossoslavato Joe Berlinguerski, penultima sponda del tentativo di riconducimento delle tribù ribel I.i alla normale sopravvivenza delle RISERVE. L'EVERSIVITA' DEL FUOCO (e il suo piacere) • sbarazzatasi del GIOCO DELL'EVEf:lSIVITA' (ultima sponda) nel quale anche le tribù erano state precedentemente invischiate da lingue biforcute di racket politicistici apparentemente sul sentiero di guerra • non poteva che avere la meglio. E non era che l'inizio. Così aveva parlato Donna-della– Pista-dei-Giovani-Bisonti ai suoi fratelli Cheyenne prima di una grande battaglia: « Il mondo è bello. E noi siamo il mondo » E festosamente aveva aggiunto il piccolo dipinto Pioggia-in– Faccia: « Co)oro che parlano di rivoluzione e lotta di classe senza riferirsi esplicitamente alla vita quotidiana, senza comprendere ciò che vi è di sovversivo nell'amore e di positivo nel rifiuto radicale di tutte le costrizioni, si riempiono la bocca di un cadavere "· A Michelintown gli ex forzati del lavoro salariato cioè del l'obbligo di vendersi per vivere - e di vivere per vendersi - si riappropriavano di loro stessi e cantavano. l·a loro canzone al lavoro dall'esternu della fabbrica: Una suora impazzita - santa Catherine Tekawitha - rincorsa dalla madre superiora giocava finalmente con bambini in mezzo alla strada mentre le sue vesti ora bandiera corsara drappeggiavano dalla fontana del ·Nettuno. Mia madre passeggiava. Battista Montini finalmente liberato abbracciava Mendoza mentre Giovanni e Berto Agnelli sbadilavano per gioco tonnellate di merda e di ROSSO! -

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