RE NUDO - Anno VII - n. 49-50 - gennaio-febbrario 1977

RE NUD0/13 SENZA COLLARE Queste brevi note sugli episodi che hanno visto protagonisti i circoli proletari milanesi, precedono un dibattito più approfondito con alcuni compagni dei circoli stessi che pubblichiamo a pag. 16 Il convegno della Statale, il blocco del concerto di Venditti, la protesta con– tro la prima Scaligera. L'autunno cal– do culturale milanese si è espresso con una carica di rabbia e di violenza che ha coinvolto e sconvolto non solo Milano ma tutta l'Italia. Non solo la borghesia offesa da questo attacco ma anche i compagni. esterni ed estranei ad una partecipazione negli avvenimenti. Abbiamo visto esbri– mersi un movimento che nasce debo– le, disgregato, senza retroterra politi– co, senza programma ma nello stesso tempo impetuoso, indomabile, rab– bioso. Una compagna ha dichiarato «- Sì, sono violenta, e la violenza che c'è stata per la Scala è la rabbia che si esprime a Quarto Oggiaro. A Quarto Oggiaro, le persone sono ridotte a do– versi fare un buco di eroina per so– pravvivere, perché non ci sono spazi nei quartieri, non ci sono spazi nella città, non c'è spazio nel lavoro, non c'è spazio per niente. La prima espressione è una espressione di rabbia, quindi di violenza. Il semaforo di un incrocio non è importante, però personalmente io lo spacco perché ho una rabbia che non riesco a indi– rizzare». Un movimento dunque che alla sua nascita non è ancora movimento rivo– luzionario pur avendo dentro tutte le componenti di classe perché un mo– vimento rivoluzionario si esprima. Esiste una componente teppistica (senza dare un valore necessaria– mente negativo al termine) di tipo americano che punta alla trasforma– zione del movimento in tante bande di quartiere che espropriano, rompono, saccheggiano esprimendo la loro rabbia senza tentare di tradurla poli– ticamente. C'è una componente che è stata maggioritaria in tutto questo pri– mo periodo (a parte l'iniziale conte– st3zione dei cinema) che si esprime più attraverso l'ideologia, l'idealismo, lo slogan che vuole stupire e sconcer– tare il borghese, una componente che senza magari rendersene conto riper– corre strade già battute convinta d'in– ventarsi tutto. Una componente che ha lanciato parole di ordine e obbiet– tivi politici con la rapidità e il ritmo delle mitragliatrici. Il movimento c'è (Convegno Statale) è incazzato ha vo– glia di esprimersi e lottare: quindi

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