RE NUDO - Anno VII - n. 48 - dicembre 1976

_RENUD0/22 America alternativa. SCUSA, CHE FINE HA FATTO IL MOVEMENT? La nostra inchiesta sull'America continua con l'altra faccia degli Stati Uniti. Questo articolo è stato scritto da un com– pagno che si è fermato negli Usa per quattro anni e mezzo, vivendo in comunità... · Mentre volavo verso l'America nel settembre del 71, scoppiava la rivol– ta di Attica. Nei giorni immediata– mente seguenti dai giornali america– ni mi giungevano le notizie delle trat– tative condotte senza convinzione dalle autorità, poi improvvisa, fero– ce, incredibile, la repressione che spazzava ogni cosa vivente nel peni– tenziario, prigionieri ribelli, guardie prese in ostaggio, senza distinzione, una pacificazione di stile vietnamita, una repressione modello, che ha fat– to storia, è divenuta l'esempio che voleva essere. Poi le menzogne uffi– ciali, molte storie contradditorie, e alla fine la verità nuda e cruda di quel massacro di stato. Incidental– mente, l'uomo che lo ordinò ha fatto carriera nel frattempo (voglio dire pubblicamente, poiché in termini di potere reale, la sua carriera era già fatta dalla nascita), si chiama Nelson Rockfeller, era governatore dello stato di New York allora, è stato vice-presidente degli Usa, con Ford. Con quale miglior simbolo di sé stes– sa l'America violenta mi poteva ac– cogliere? Fin troppo perfetto. L'im– magine dell'America che portavo con me mi si confermava prim? ancora che scendessi dall'aereo. E un im– magine non solo mia, ma l'immagine che noi tutti ne avevamo in quegli anni, e che in molti abbiamo tuttora. E non è che sia falsa; è verissima, e in diversi anni passati negli Stati Uniti da allora l'ho riincontrata e ve– rificata nelle notizie di ogni giorno e · nella mia esperienza personale. Eppure è manchevole in qualche senso fondamentale. Contiene molti aspetti della verità, ma non fornisce un'interpretazione corretta della re– altà complessiva. Manca la com– prensione del contesto reale dell'esi– stenza quotidiana in America. E quindi quell'immagine degli Stati Uniti è una lettura in chiave europea dei fatti, e quindi fondamentalmente inadeguata, e quindi, per esempio, quando è letto in quella chiave, il percorso della protesta, della rivolta, dell'America alternativa, della con– tro-cultura, appare assai enigmati– co. Così, per esempio, tutti gli eur~ pei in visita negli Usa che ho incon~) trato mi chiedevano la stessa cosa: ma è vero che non esiste più niente del movimento, che è tutto smobilita– to? Con stupore giustificato, poiché, sempre entro quella stessa immagi– ne degli Usa, i. movimento stesso era apparso c me una fiammata grandiosa, che momenti era parsa sul punto di ap iccare il fuoco all'in– tero sistema. J= adesso più niente? In realtà, come dice giustamente Quattrocchi nel suo «di ritorno dall'America», il movimento non è morto, ma si è trasformato. Qui vor– rei dare alcuni spunti, tratti dalla mia

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