RE NUDO - Anno VII - n. 48 - dicembre 1976

RE NUD0/18 munità. Ragazzi e ragazze di undici o dodici anni sono stati invitati a te– stimoniare contro i propri genitori. Alcatraz e Wounded Knee non sono più in prima pagina da molto tempo, ma la più lunga guerra d'America continua: Nelle riserve e nelle aree urbane a larga popolazione indiana, la discri– minazione razziale è ancora la nor– ma. (da Sun, A.P.S.) «OPERAZIONE BABY LIF. » Ovvero: «Beneficenza Americana» Stati Uniti «Non riesco a capire perché non vo– gliono darmi indietro il mio Tuan. Non no mai voluto farlo adottare e non ho mai firmato un documento in tal senso». çosi spiega Duong Bich Van, la madre esasperata di Duong Quoc Tuan, 5 anni, uno delle mi– gliaia di bambini vietnamiti evacuati dal Vietnam attraverso I'«Operazione Baby Lift» (I) durante gli ultimi giorni del regime di Saigon nell'aprile del 1975. Tuan è al centro di una batta- glia legale emblematica e molto im– portante per la sorte di molti altri bambini vietnamiti «trasferiti» in America nell'aprile del '75. Afferma un rappresentante americano dell'Unione per le Libertà Civili: «Du– rante gli ultimi giorni della guerra, a Saigon, circolava la voce che i catto– lici di lingua inglese (come la signo– ra Van), sarebbero stati trucidati dai comunisti una volta che questi aves– sero preso la città. La signora Van aveva due scelte: affidare Tuan ad un orfanotrofio sotto falso nome, sa– pendo che sarebbe stato evacuato con !'«Operazione Baby Lift», oppure trasportare il piccolo sulla propria schiena per centinaia di miglia a bordo di una nave stracarica di pro– fughi per raggiungere la costa ame– ricana, col rischio di morire affogata col figlio.» La signora Van fece la prima scelta; lei ottenne il visto; Tuan no: fu trasportato negli. USA come «orfano» e affidato ad una fa– miglia. Ora la signora Van dopo aver ritrovato il figlio in seguito a lunghe e difficili ricerche, lo riverrebbe con se. Ma la «buona» famiglia america– na ha deciso di adottare I'«orfano» e I il tribunale ha deciso di avviare le pratiche per l'adozione, contravve– nendo alle stesse leggi americane. Grazie all'«ostinazione»· della signo– ra Van il suo caso è diventato di do– minio pubblico. Ma quanti altri casi del genere esistono oggi negli USA? Centinaia, affermano i rappresentan– ti dell'Unione Americana per le Li– bertà Civili «Negli ultimi giorni di guerra a Saigon gn orfanotrofi erano, adibiti a centri di assistenza gior11a– liera. A causa delle distruzioni e del– la povertà causate dalla guerra mol– tissime famiglie non erano in grado d'assistere i prppri figli; per questo li affidavano agli orfanotrofi ma mai, in nessun caso, era loro intenzione farli adottare. Nel migliore dei casi, si tratta di grave negligenza burocrati– ca da parte del Dipartimento di Sta– to; nel peggiore dei casi, e I ciò è molto più probabile, si tratta di aperto razzismo, alla base del quale sta l'idea che sarebbe in ogni caso meglio che dei bambini vietnamiti siano adottati ed educati da Ameri– cani piuttosto che dai loro genitori o parenti.» Conclusione «Operazione Baby Lift»(I) = Rapimento di massa lega– lizzato? (I) Ironia delle parole: «Lift» vu<;>I dire l'innalzare; aiuto; ma arache nel– la sua forma verbale: rubar~. plagia– re. (vd. Hazon-Garzanti) (n.d.rJ (da Sun, A.P.S. 19 76) Campa cavallo che l'erba cresce di Luca Gerosa storia, cucina e coltura d:e11a cana– pa Edizioni Re Nudo pag. 1 80 L. 3. 500 Lo potete trovare in tutte· le librerie oppure richiederlo in Via, Pastorelli 12 al prezzo di L. 2.800 + L. 500 di spedizione ~o die .e_~. &',.'J -~ ~4? ~ ~-r-~ s (>_ ~ 1111111111 . ~ l:i llilll, 11!111 [ (llllil lflll'HIIPI Ì7' t;:! I • (') cJ 11111111~111111 f !'-)

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