RE NUDO - Anno VI - n. 35 - ottobre 1975

r- ,..,,. ' ,,-·"·._." / - -·· ,. --~ /;J i ,,x)J_ l ""' V\ ,) ~ ' ,,,. IL S S NEL SINOACATO - come sono I rapporti tra i sin che quando si deve fare una Ira sii e le loro mogli, in genere iva si il'lforma: « In questa fabbr R.: Si possono fare due rrtra t1-t1po qu ti sono?» « Settecento dt moglie di sindacaltst il s1tcl&'" al·» « donne?» ,,Trece calista è di estraz,on operaia~a U la.» Va bene allora moglie è in genere eraia ~ lo,.. casa e fa i calzett, ti d~a i ser O,; al ,c o delle co p,- viz10,realizzata solo el fa o e Sch . 11· da listi scop o le e- un marito « leader Una lta a rai . en conto oh I · · ~inda lista es er p e a ' cosa e- pranzo C'è una ra z on·_w.Je ? k bambini che serve In la , i ~Qllllll"t,-. R.: ma non è ohe i s ca- il primo, Il secondo. Noi parliamo di listi scopano le operaie Il p a polìtìca. Lei tace e ci servé. Poi è: perché è cosi semplice per On usciamo e io faccio al mio amico: sindacalista che vuole farlo, farlo? "Ma scusa, tua moglie non c'era?.. Che tipo di rapporto di subordina– " Ma mia moglie è quella lì Chè por- zìone esiste realmente? È inutile lava in tavola! " Mi fa luì. lo l'avevo nascondersi queste cose. Conti– presa per una camerìerà. nuàndo a non parlarne poi c'è ap- 11 secondo tipo di moglie è invece punto ohi finisce per approfittarne quella di sinistra: è ancora più !erri- oomé se fosse una cosa del tutto flcante. Oltre a servire in tavola, Vuol normale. Quello che incide de! resto anche intervenire nella discussione non è CjUéstooCjuelsindacalista, ma politica. Quello che è sicuro, è che sì è il tipo di situazione assurda che rifiutano di mettere in discussione il C'è in fabbrica riguardo alla sessua– rapporto di merda che hanno. A lui lìtà Una volta sono dovuto uscire ovviamente questo sta benissimo. Magari qoàndo c'è un amico à pran- zo, leì fa, tanto per darsi un c◊nte­ gno: "Dàì Tonio, lava tu i piatti! " Lui risponde: « No,dàai lì lavo domani, ti prometto"· Gol che Si capisce ohe non I/ lava mal. Ma Và tutto bene, tanto si sono divisi Icompiti, è in fon– do son◊ tutti è due di sinistra è quin– di non si o◊nslderano « famiglia bor– ghese ... D.: Sentì on po', adesso vorremmo parlare di una cosa mollò scottante. Gì pare che non se ne sia mai parla– to, se non vuoi, non fa niente .. ,Come sono i rapporti tra i sindaoàllstl e le operaie? Ci sono casi di gente ché se ne approfitta « mascolinamen– te«? R.: Questa questione per me é stata uno del problemi più bestiali quando sono entrato nel sindacato. Non pensavo ohe certe cose potessero avvenire. Una volta per esempio mi sono ritrovato sul tavolo .decine (dico decine) di bigliettini. li rappor– to ohe le operaie hanno col sindaca– lista é un po' come quello che si aveva una volta col confessore. Un rapporto basato sulla delega totale. Sotto a questo é chiaro ohe c'è una situazione dì subordinazione. Quel– le operaie che una volta avevano il mito del caporeparto, con le lotte hanno capito che questa era una cosa reazionaria. Allora hanno tra– sferito questa spinta sul sindacali– sta. Il sindacalista é uno ,,che con– ta", che ti difende, che ha un ruolo appar_enteme~te complésslvo. f>èr CIJ1 gl, ì la oarroo delle proprie fn)– strazìoni. Il sindacalista bieco ne sono un labirinto della ses– ~u~tà: si palpano culi, si chiava neì a e pensava che s i ces i, · e un tipo dì promiscuità lo a lett Quando son ornai ~pi · lisl' , si Vive la sessualità e l'aie lea dovevi èder gli me er . Le gerarchie si rìper- micc me ti, le pao h s le uot I' elio personale e ses- palle, ì orri ni. Ci son ì · ca- aie me un lager. Da qui una isti eh on opan◊ · i, ma Ili tu io e raddìltoria: da una di foro, i ornando, no?Ni ce o a I fìsicìt de.Ila labbri ca di- per un ors eefttfe-il ruol . An , s Ogg gni rrl'l'&-!ffl'iti'es-EM!lel-+ifl<~ si pongon~ ris Ilo alla nt · · ", « bambini sempre d-eì ~ccabili, dei To altra parte crea un bì- v oh parlano con glì oper slJbllmazione: storie ·solo quel due o tre "fidali»... d'amore assurde, di solito con indi- o.: Ma non si notano dei riflessi del Vldui di indole" superiore"· Cioè lin– femmìnismo a livello déile operaie? guaggìo da Bolero è scopate nei R.: Sì. Si notano, negli elementi pìù cessi. giovani e d'avanguardia, ma il livello D.: Che differenza c'è a livelli dì di massa è spaventoso. In genere le qualifica pìù alti? operaie pensano ancora alle storie R., Le Impiegate vivono una situa– d'amore tipo Bolero. zione di merda analoga, però hanno I>.: Come mal secondo te, c'è que- modelli diversi, tipo "Gosmopoli– sta difficoltà a fare arrivare il discor- tan ». Di solito fahnò le Spiritose, so? vanno meno dritto ailo scopo. Ma il R.: Bisogna tenere presente qual è tipo di subordinazione è simile. la situazione oggettiva della fabbri- D.: E l'omosessualità com'è vissu– ta? R.: All'Interno del sindacato è tabù. Iculi sono culi. Il sindacalista è virile. Una Volta sono andato a un consi– glio di fabbrica con un braccialetto e una compagna (!) mi ha fatto una specie dì scenata dicendo che era un atteggiamento da donna. D.: Torniamo un momento alla si– tuazione interna al sindacato. Si sta muovendo qualcosa? R.: Sì sta scontando il fatto che non s'è mai fatto un discorso serio sulla sessualità Nel sindacato tutte què!– le ohe battono a macchina sono dònnè, e gli Operatori sono uomini. Le segretarle .sono «belline"· In– somma si rìl)éte il solito rapporto fa– scista. Sul problemi femminili all'ini– zio si é partiti coi problemi occupa– zionali, poi I temi deifa sessualità, della famlglìà e déll'abort6 ovvia– mente sono diventati determinanti. Prima come terni di propaganda ,,esterna», ma ora anche all',, inter– nò"· Era Chiaro che andando a dire agli operai: «come tratti tua mo– glie? ", prima o poi l'avrebbero ri– camblalò la domanda. Quindi stan– no venendo fuorì anche queste fotte qui. Mà pér ora sono fotté anche pérsònàll di compagne ohe Corag– giosaméflte si meitono Contro il Consigliò, o lasciano il marito « mili– tante" o "funzionario"· Ma Il iivello dì massa é agghìaCélante. BISOgna proprio pàssare dallà distruzione dellà labbrlca. Quanto a ohi lavora nel Sìndatat6, bisognà Sapére fare unà battaglia polìlioa dell'argomen– to « sesso " e non dimenticarsene appena sì trova l'operaia bona.

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