RE NUDO - Anno VI - n. 32 - 1975

UN PROCURATORE CURIOSO Il telefono di un partito, a Milano, è sotto il controllo della polizia. lo ha autorizzato la Procura della Repubblica di Milano, nella persona del dottor Gino Alma. Il motivo ad– dotto per giustificare la violazione della li– bertà di comunicazione di un partito politico • la necessità di perseguire le donne che non intendono proseguire una gravidanza impossibile e che, non avendo mezzi. si ri– volgono al CISA, a Milano, in corso di Porta Vigentina 15/A. Il CISA nonha un telefono e si serve, solo Il giovedì, del telefono del Par– tito Radicale. Nonsi capisce la necessità di mettere continuativamente sotto controllo Il telefono di un'organizzazione la cui presi– dente, Adele Faccio, non ha mai nascosto di avere sottratto oltre seimila donne alla ma– lia degli abortisti e delle praticone, garan– tendo un aborto spesso gratuito, praticato col metodo Karman, in condizioni igieniche perfette e con un'assidua assistenza psico– logica. Né c'è bisogno di mettere sotto controllo il telefono di un partito politico, quando le udienze del CISA, il giovedì di ogni settima– na, sono pubbliche, aperte a tutti, dunque anche agli informatori della polizia, le cui mogli sono state, del resto, aiutate dal CISA con lo stesso disinteresse con cui sono sta– te assistite le mogli di noti dirigenti del MSI e della DC di Milano. È falso che siano stati dati per telefono nomi di medici che praticano aborti per il CISA. Il CISA invita la Procura della Repubblica a rendere pubbliche le registrazioni telefoni– che. UN NUOVO CENTRO AIED È aperto a Milano il nuovo Centro A.I.E.O.di -Via Delle Asole, 2 a duepassi dal Duomo,at– trezzato con tre sale ginecologiche, per la prescrizione e l'applicazione di tutti i metodi per non avere figli (pillola, IUD intrauterino, diaframma vaginale). Orario: dalle galle 12.30 e dalle 14.30 alle t9.30. Si riceve su appuntamento telefonico: 873620. 870162. Le viste •ono gratuite per le donne non ab– bienti. IL PCI SI APRE E CO– PRE ROMA. Ed ecco il baldo Giorgio Napolitano, che dà il suo Contributo dei comunisti alla battaglia per il rinnovamento ideale e culturale al Comitato Centrale del Parti– to Comunista Italiano ed alla CCC, che deve essere la Commissione Centrale Culturale. Riportiamo fedelmente dalle colonne di piombo dell'Unità. .. « Terzo: la necessità, per le forze intellettuali comu– niste, di uscire da una certa chiusura in se stesse, di confrontarsi con altre posi– zioni e tendenze attivamente operanti nei vari campi della ricerca scientifica e del– la produzione culturale in Italia, o co– munque presenti nel dibattito politico e culturale. Ci si riferisce, ad esempio, all'esigenza di un serio sforzo per valuta– re meglio il modo in cui sono presenti nella cultura italiana determinate cor– renti ideali e politiche: correnti sociali– ste, correnti cattoliche nell'estrema di– versità delle loro tendenze e anche (mio d10I n.d.r.) correnti laiche radicaleggian– ti C1sI riferisce anche alla necessita di un piu vigile e attivo confronto con la cultura e con l'ideologia americane (udite, udite! n d.r.), per l'influenza che esse eserc1la– no nella nostra vita culturale, anche in senso sottilmente mistificatorio. Gennaio, anno domini 1975. La controcultura ringrazia, e pensa ai manifesti di Re Nudo ricoperti, strappati e ricoperti dagli studenti dell'OSA (fgc1) al Berchet nella notte del 16 gennaio. ...SEMPRE FIGLI DEL– LA C.I.A. Lauretta: tre anni brutti. Fuga da casa, istituto di rieducazione, incinta, e due anni di vita con Michele Lupori: sballato e visionario che ha trovato, ora, nei bam– bini di dio la risoluzione alle sue velleità zingaresche (voleva prendere un carroz– zone) poi i bambini di dio ... Lauretta: « sono appena uscita dall'ospedale psichiatrico, dove mia ma– dre mi aveva fatto ricoverare perché quando sono tornata a casa ho spaccato tutte le cose della mia camera (avevo la– sciato i bambini di dio quando ho capito che il modo in cui venivano fatte e dette le cose era troppo fascista): ero incazza– tissima perché non mi avevano lasciato portare via Mosè, mio figlio, e mi sentivo molto sola. Mentre ero all'ospedale, Mica ha scritto una lettera in cui diceva che io non ero in grado di badare al bambino e quindi non voleva più che io lo prendessi o lo vedessi, e i bambini di dio se ne as– sumevano la responsabilità e educazio– ne... adesso sto cercando un modo per poter riprendere il bambino." UNDERPRESS: FIOC- CO ROSA MILANO. È uscito il n. O di KATÙ mensile di controinformazione e cultura alternati– va, stampato in ciclostile da un gruppo di compagne e compagni, lavoratori e stu– denti. Questo primo numero, nonostante la fase di rodaggio con cui è partito tratta temi inerenti alle esigenze reali, politi– che, culturali e umane del proletariato giovanile. Nel n. O ci sono articoli sul pro– blema dell'aborto, informazioni sugli an– ticoncezionali, sull'antimilitarismo, sulle lotte ai concerti, più un documento sulle lotte del popolo nero con una lettera aperta ad Angela Davis. L'editoriale che apre il giornale e altri successivi articoli espone l'esigenza delle lotte politica e culturale come inscindibili tra di loro, processo necessario affinché il movi– mento possa crescere soprattutto quali– tativamente e rappresentare una reale alternativa alla politica e alla cultura bor– ghese. KATÙ è in vendita a Milano nelle librerie Garibaldi e !contro in corso Gari– baldi a c. 150. Per posta potete richie– derlo a Re Nudo Cas. Post. 1526 a Mila– no allegando C. 300 in francobolli. TORINO. È uscito il primo numero di "TERRA" giornale ciclostilato di contro– cultura. Per contatti scrivere a: CREATO EULO C.P. 152 10100 TORINO FERR. CATANIA. Esce un mensile giovanile studentesco intitolato: "LA STAFFET– TA». Redazione C.P. 121 95100 CATA– NIA. OCCHIO AL BONO-HIPPY JAMES Nella Provincia di Vicenza (la più DC d'Italia) un poliziotto in tenuta • partico– lare• (jeans, giubbotto Tiger, anelli, bracciali, laccio intorno alla testa) offre per incastrare naturalmente, roba pe– sante ai giovani frequentatori delle di– scoteche. il eopto sPstiao Non si è ancora spenta l'eco del delirio anticriminalità di Fanfani che subito spuntano rapinatori temerari e spavaldi che si danno a rapine clamorose e ad uc– cisioni eterrate. Come nella primavera del '72 con le altre elezioni, le prime pagine dei giornali sono piene di criminalità o brigate rosse e, i problemi dei proletari passati in se– conda linea. Di nuovo tra allora ed oggi, c'è che qual– cuno ha scoperto che il poliziotto morto ammazzato fa più scena (o scalpore come dicono loro). Con i poliziotti morti ammazzati ha inco– minciato Tuti, nella sua tranquilla cittadi– na di provincia ne ha ammazzati tre e poi, tranquillamente, malgrado fosse l'uomo più ricercato d'Italia, se ne è andato a fare i bagni in Brasile, e si che per andare in Brasile il tram non basta. A Roma è toccato all'agente Marchisella, stava facendo la guardia a dei sacchi di posta, i banditi appena entrati, lo uccido– no immediatamente, poi se ne vanno con due sacchi che non contengono niente di valore. Milano, giorno dopo,,è sempre la polizia postale ad essere presa di mira, solo che la pelle ce la lascia un ferroviere, i banditi se ne vanno e non rubano niente nem– meno qui. L'Italia è sconvolta, i politici del governo fanno a gara nel proporre piani anticrimi– nalità, uno più sconvolgente dell'altro, il corto aretino, sogghigna. Le gesta della romana banda del 27, ter– rore dei salari, (ruba solo quelli) che mette a segno anche 5 rapine per matti– nata e si volatizza nel traffico congestio– nato, sono raccontate dal telegiornale come fumetti di Diabolik, c'è il boom dei cani da difesa, delle serrature èerruti. Questo susseguirsi di omicidi In d'autore, comincia ad eaHre Il giusto per l'Ignoto stratega, nel rt all'ordine cl si Infilano (lngenuam pressoché tutti. Nella D.C. queato r mo all'ordine è subito uuto del corto aretino per spazzare via, In colpo tutta la segreteria dalla le ne giovanile con la splagazl « quando le correnti accedono, ab il dovere di riportarle nell'alveo•, Il considerando l'uomo è tutto dire. Lo stesso uomo alla televisione dice • la gente non cerca la gioia, ma la nità del vivere. e serenità dal vivere la intende ordine e cosa intenda Plf dine, beh questo lo sappiamo tutti. Non l'ha mica capita la lezione dal maggio '74, non ha mica capito che cara una volta ha sbaglialo i suol CO si che i pugni chiusi dei pollzloltl a M no, nella foto sui giornali devaavarllv anche lui e dovrebbe aver capito quei pugni chiusi volevano dire che che i poli~iolli possono avare una scienza proletaria e non hanno vagi essere mandati a morire per strat criminali imposte dall'alto. La crimine l'unica vera è il potere che lui rappraa la, e la gente, vuole la gioia di vivere,e non è incrinata dalla criminalità che Nr• ve a far rumore per smascherare Il vuoto. dei rapimenti che servono ad imboacar• miliardi all'estero, ma dalla minaccia del– la disoccupazione, dall'insicurezza sul stipendio alla fine del mese, dalla dlffl-– collà di fare una vita appena decanta, criminalità è la mafia, è la commla11lo antimafia, è il ministro della marln1t me, cantile, è la stessa ossatura della de crazia cristiana con i suoi segreti I multicolori. Fanfa.ni questo lo abbia ormai capito in molti. AUBRSA: unLAGBR 1nCASA nOSTRA SCOPPIA IL COLERA Un pomeriggio, mentre intento nei miei pensieri, passeggiavo per il cortile, sentii delle urla provenire dalle scale. Pensai che fosse scoppiato qualche litigio, così andai a vedere se ci fosse scappato il morto. Già c'era ma non a causa di un li– tigio perché era uno che fino a quel mo– mento era sempre stato legato e ancora portava le cinghie legale ai polsi e ai pie– di, nonché una grande piaga sul dorso: la prova d'essere stato legato al letto di contenzione. Da sopra le scale sentii un delicente di scopino strillare ai curiosi che era morto. E lo diceva con allegria. E facendo ampi gesti con le mani, gli altri suoi colleghi, 4 o 5 scopini, strillavano da far paura per trovare il modo di portarlo giù. Ognuno diceva la sua provando ora a tirare di qua, ora di là, visto che il corpo di costui era molto grosso. Dietro a loro c'era un appuntato encefalitico dalla na– scita, pure lui, che si dava da lare a sug– gerire il modo migliore di prenderlo guar– dandosi bene dal non sporcarsi. Ma dal e ridai benché fossero In 6 non riuscivano a spostare il cadavere di un solo centi– metro. çhi tirava per i piedi, chi per la braccia •4i!utandoai con le fasce che quello av-.. ancoralegateagliarti; altri. per i capelli • un grosso ciuffo rimase 1ft mano ad uno di loro che se lo miseInta– sca come un trofeo. • Comunque tira di qua e tira di là gli avranno spaccatouna decina d'ossi dato che quando eaal tira– vano non gli importava se le braccia toe– sero girati su se stesse. Quando aem. che non ci sarebbero riusciti la guar consigliò gli scopini ad avvolgeraile ctn,;. ghie sulle spalle e di farlo strisciare no piano giù per le scale.Mentregll lCIO– pini tiravano il corpo per la scale lu~• dietro a tutti cercò di sollavargllla tenendola alzata per i capelli, ma al vacfaf va che non lo faceva con placare par ad ogni gradino la tasta sballava lo so, finché la lasciò dal tutto, anche ~ ché il cadavere perdeva la taci In gra quantità, liquide a di colora roeso a 11 che finirono par sporcare I capelll del sgraziato. Dopo moltl sforzi riuscirono• portarlo in fondo alle scale. Lo !asciar li sul pianerottolo in attesa che vanltN brigadiere a constatare sa ara var la morto, a fargli la prova dell'acqua faccia • metodo usato alla STACCAT. Quando vanne il brigadiereper la io non ce la taci ad aaalatere,pere occhi ml uscivano dalle orbite e nuamante rigettavo. Poi lo rt portarlo ad una llanalla G!Me

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