RE NUDO - Anno V - n. 26 - 1974

r.]4:Noi e Mammone (per gli addetti ai lavori) ""'"8gulamo le nostre riflessioni liùfle voci calunniose e false che al– ollllB Glanne Prede dell'underground Insistonoa mettere in giro per at– tsocare subdolamente attraverso la o,lunnla Individua/e ad personam, a voce, Re Nudo e la costruzione del circuito alternativo. Abbiamo dfltto la volta scorsa che i no– stri rapporti con Gianni Sassi e la s11a casa discografica Cramps sono buoni, migliori che con le altre ca– se In genere, in quanto la sua col– locazione sia soggettiva che di pro– duzione discografica è di sinistra sia pure a volte ambiguamente in– tellettualistica che richiama molto più I suoi attuali collaboratori di ma– trice sltuazionista, che non il suo passato PClista. Non ci uniamo quindial coro delle varie PUZZole che vociferano di piste nere tipo Freda Sassi Ventura. A proposito di finanziamenti: qualcuno ancora ha spernacchiato di • finanziamen– ti •· Noi In verità siamo in attesa di finanziamenti ma purtroppo fi– nora nessun democratico ha rispo– sto In modo sostanzioso e conti– nuativo. Infatti pur non avendo pre– giudiziali su aiuti economici che non cl condizionino, non siamo an– cora riusciti a concretizzare. Tant'è. Ma veniamo a Mammone. E' cono– sciuto ormai in tutto il mondo per essere il personaggio più attaccato da Stampa Alternativa, cosa che del resto a lui non dispiace perchè • E' tutta pubblicità gratuita •. L'or– ganizzatore di tour pop Mammone, è professionalmente l'erede più va– lido del fu poporganizzatore Leo Wester che portò a suo tempo Bea– t/es e Rolling Stones. Più valido, più bravo, più furbo, e oltretutto in– genuamente più pubblicizzato da al– cun/ compagni, è rimasto solo in– sieme a Zard e Bernardigli altri (Sa/vadori e Rovelli) passati ad al– tre attività più redditizie. Noi contro i pop organizzatori ab– biamo sostenuto a Milano anni e annidi lotte dure fino a che non si è a,r/vato ad un accordo che rispon– desse alle esigenze del proletaria– to giovani/e: biglietti ridotti, ingres– so gratuito a spettacolo iniziato. A MHsno quindi, dopo sedici mesi di scontri pesanti, si arrivò ad un ac– csldo Interrotto solo per una inter– fsrenza della polizia che, con la scu– •• che I concerti creavano tensione, PlfJ/bl tutto. 0,gl noi slamo favorevoli ancora ll#lt lotte al concerti quando gli or- r,nJzzatorl rifiutino di trattare /'in– " per I giovani proletari. Non favorevoli allo scontro per lo che porta a creare un clima alone permanente e quindi, In fase,alla proibizione di tutte lvltil. Per noi Mammone ha ed ha principalmente questa e anche adesso che, avendo rtl di lavoro con la Cramps, i an/zza le tournées commerciai/ d I area) risente apparentemente • Influenze politiche della s. ato punto legittima quindi la a? Ma è giusto che Re Nu- awalga dell'apporto tecnlco– ttlvo di Mammone (vedi lii Pavia In occasione del J se la collocaz/one di Mammone è senza dubbio dall'altra parte, dalla parte dei padroni della musica? Noi crediamo che, a parte la questione etica, e il brutto flash di vedere Mammone che lavora nei noi, in una occasione specifica come quella del concerto di Pavia, dal punto di vista politico tutto ciò sia positivo. Infatti se la ge– stione politica rimane, come è ri– masta e come sempre rimarrà, no– stra, il fatto che Mammone si occu– pi di palco, luci e amplificazio sotto la nostra direzione politic senza chiedere compenso, beh pagni, il gioco vale il brutto flash. Ma perché mai Mammone accette– rebbe questo senza chiedere con– tropartite? Qui possiamo risponde– re solo con una interpretazione: pro– babilmente per ottenere una poli– tica più morbida ai concerti, e più in generale una coesistenza pacifi– ca col circuito alternativo. Re Nu– do però non molla e non concede nulla. E allora perché dovrebbe con– tinuare questa politica di apparen– te collaborazione di Mammone? Compagni, la politica e la lotta di classe in tutti i campi hanno forme e metodi di lotta diversi e uguali, ma soprattutto le battaglie che le parti giocano (e giocano per vin– cere) conoscono vinti e vincitori, e i vinti da sempre sperano nella ri– vincita. Quindi questa domanda è inutile. Quello che conta sono i fatti. E ancora una volta i fatti ci danno ragione. E' sbagliato allora dire: coi padroni non si tratta. E' giusto dire coi padroni si lotta e si tratta e poi si lotta ancora fino a vincere e a rafforzare la nostra vit– toria. Quindi riassumendo per le portinaie dell'underground: Sassi non è cat– tivo ma noi non siamo finanziati da Sassi; le lotte ai concerti vanno fat– te con degli obbiettivi non a cazzo; con Mammone nessuna coesistenza nazionale; per Milano no problems perchè non ci sono concerti. Un appunto a certi compagni roma– ni che tendono sempre a ingigan– tire il ruolo di Mammone: per attac– care Mammone non c'è affatto bi– sogno di quadruplicare i suoi incas– si, attribuirgli tour mai fatti da fui come coi Deep Purple e recente– mente coi Genesis, dipingerlo co– me un cervellone politico che tra– ma piani golpisti contro il circuito alternativo etc. Non c'è bisogno di demagogia o di idiozie tipo dire che è fidanzato con la figlia di Mon– ti per giocare con le piste nere. Gli scontri e gli incontri con la con– troparte si vincono coi rapporti di forza favorevoli. E da sempre, i rap– porti di forza favorevoli si costrui– scono sulla pratica e sulla lotta e non sulle voci, sulle chiacchiere e sulle invenzioni. RE NUD0/15 I Controcultura: di attacco ce :de' uno La consapevolezza che magistratu– ra e polizia siano partiti, mandati in resta, all'attacco della controcultu– ra morde sul solido. BOLOGNA. La polizia chiude il pri– mo centro alternativo bolognese. La sede ha poche settimane di vita. Il prezzo pagato per la scarsa vigi– lanza è, quindi, elevatissimo. Di do– menica, alle 17,30 (ora in cui la concentrazione dei compagni in se– de è più elevata) fanno irruzione gli agenti della PS. I poliziotti mostra– no un mandato nel quale si intima, tra l'altro, la chiusura definitiva del locale. Vengono effettuati più di 60 con– trolli: chi• non ha i documenti viene scaraventato senza tanti complimen– ti su di una « pantera » e tradotto in questura. In precedenza si erano verificate una serie di provocazioni e diffide delle quali non si era te– nuto seriamente conto. I responsa– bili del centro, braccati, non si fan– no trovare. MILANO. Querelata per bestemmia, corruzione di minori, apologia di reato la responsabile del giornale. Lo spunto l'hanno fornito alcune frasi di un articolo pubblicato nel '71. A presentare l'esposto è stato il preside di un liceo di Monza. La magistratura lo accoglie e procede. Nella sede di via Maroncelli viene segnalata la presenza di informa– tori. Viene intensificata la vigilan– za: più di un elemento, pericoloso per la sopravvivenza del centro, vie– ne allontanato con motivazioni pre– cise. In alcuni dibattiti si informano i compagni che ne sono all'oscuro, del clima di provocazione. Chi non ha partecipato ai dibattiti viene in– formato in un secondo tempo. Ad ognuno vengono spiegate le ragioni per cui si rendono necessarie mag– giori misure di vigilanza. VOGHERA. Negato all'ultimo mo– mento, ai compagni di RE NUDO (all'ultimo momento, quando non si fa più in tempo a correre ai ripari) il permesso per un concerto. Viene trovata in extremis un'altra sede per lo spettacolo: interviene la po– lizia e fa sgombrare anche questa. I compagni formano un corteo che si snoda per le vie del centro. Vie– ne occupata una piazza e il con– certo si tiene ugualmente all'aria aperta sotto lo sguardo impotente dei poliziotti. S. REMO. Presentata in questura una regolare richiesta per aprire un centro di controcultura con un pro– gramma di attività di avanguardia, proiezioni di films. dibattiti, con– certi. La polizia chiede maggiori de– lucidazioni. Pretende i nomi e gli in– dirizzi dei probabili frequentatori, le loro simpatie politiche. Viene fatto presente ai questurini che non vi è alcun obbligo del ge– nere per chi vuole aprire un centro culturale. Scattano le prime provo– cazioni: un gruppo di genitori, tra i quali spiccano gli aderenti all'as– sociazione clerico-fascista • Donne elettrici » mette in giro la voce che la sede è, in realtà, una base per i drogati. Una ragazza che sta lavo– rando per l'apertura del centro viene trasportata di peso in Sviz– zera e rinchiusa in un collegio. Un amico che si reca a trovarla si vede negato il permesso di poterla ve– dere. Per contro viene picchiato selvaggiamente (all'occorrenza c'è un certificato medico pronto per essere esibito). ROMA. Per il suo libro su cappuc– cetto rosso (di cui abbiamo già parlato nel numero scorso) Angelo Quattrocchi è stato mandato sotto processo. La data è stata fissata per il primo Aprile. In ogni modo, an– che nel caso in cui venga assolto, il libro ha perso due mesi di di– stribuzione.

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