RE NUDO - Anno IV - n. 21 - 1973

RE NUDO/10 FABRIZIO DE ANDRE': Abbiamo intervistato Fabrizio De André perché nel giro, molti diceva– no: « D'André? Sembra incredibile ma è un finanziatore del MSI, come Battisti! Pare anche che si sia pre– sentato a Genova nelle liste del MSI». E via. così L'intervista è una breve radiografia politica, In modo • che si chiarisse tutto • subito, poi chi volesse and~re a Genovaper controllare le liste elettorall, lo faccia pure ... Re Nudo: « Dicono che tu sia un fà– scista, è vero? » De André: • Certo, e non è vero che voi siete agenti della CIA? Lo dico– no tutti! » R.N.: « Okay, ma com si spiega questo fatto delle voci? • O.A.: « Cosa vuoi, io sono di estra– zione medio borghese, faccio una vita ritirata, non sono un militante nel senso che più che canzoni non faccio, per alcuni questo è sufficien– te.» R.N.: « Ma del carcere cosa ne pen– si, hai accennato l'argomento nel– l'assassino ... • O.A.:·• Il Pescatore vuoi dire ... è un tema che riprendo nell'ultimo 33. I crimini si dividono in due catego– rie, quelli affettivi e quelli econo– mici. .. quelli economici non si risol– vono certo modificando le strutture carcerarie. L'unico modo è· elimina– re radicalmente la causa prima, la proprietà. Solo eliminando la pro– prietà, si può eliminare il crimine dettato da motivi economici. • R.N.: • Femminismo ... • O.A.: • Esiste la repressione del– l'uomo sulla donna, è un fatto stori– co, culturale, economico. Adesso le donne si organizzano per ribellarsi e (come i negri), rifiutano la com– prensione dell'uomo (bianco). Nel– la fase iniziale il separatismo è giu– stificabile, forse indispensabile. Co– me i negri, le donne sono una classe oppressa che deve crescere da sola. Magari dopo... • R.N.: « Violenza o non violenza, nel– le tue canzoni non si capisce be– ne... » O.A.: « I pacifisti risentono di una educazione cattolica autorepressi– va... • R.N.: « A quale tipo di pubblico pen– si di rivolgerti? » O.A.: « In generale preferisco par– lare ai giovani socialdemocratici o democristiani per cercare di farli diventare marxisti, piuttosto che ri– volgermi ai marxisti. .. R.N. (cattivo): « .•• e farli diventare socialdemocratici. .. » O.A.: « Comunque nel mio ultimo disco (« Storia di un impiegato e di una bomba ») mi rivolgo ai più po– liticizzati, la storia parte dal maggio francese. Le parole non sono tutte mie c"è l'intervento di Giuseppe Bentivoglio che è determinante ... • R.N.: « Quando è che vieni a suona– re in sede da noi? » O.A.: « Guarda. io in pubblico mi ca– go sotto, non ce la faccio. Posso suonare per quattro o cinque amici, sì ... » .N.: « Ma per cento amici. .. » .: • Non ce li ho... • .: « Appunto, ma ce li abbiamo •• « D'accordo. vedremo ... » La musica ha molte strade, in ogni senso. Riflette ciò che chi la conce– pisce e la suona è nel suo più pro– fondo e intimo. E' un tipo di crea– zione in cui non esistono diaframmi e che riporta In termini leggibili l'intimo di uno stadio umano. Chi finge di fare cose da vendere come oggetti nel gioco della televisione delle hit parade come scopo e fine, in realtà non finge nulla, ma dà l'u– nica cosa che la sua miseria è In grado di dare: nessuna volontà gi uscire dalla situazione umana e so-. ciale in cui vive, accettazione tota– le di ciò che di peggio la nostra ci– viltà ha saputo mettere insieme. « Aquile blu / sulle città / i miei pensieri / volano alti./ C'è un vento di libertà e sta soffiando forte / Spazzerà via tutte le città. / Rispar– mierà tutti quelli che / Hanno vis– suto cercando verità / e un nuovo mondo verrà. / E' giunta ormai veri– tà / tutte le forme intorno / Stanno sgretolandosi nel nulla / del vecchio mondo che resterà? / I miei pensie– ri si posano / il loro volo ha varcato l'immensità / Alba di un giorno che è già. Sono le uniche liriche di un album in pratica solo strumentale fatto da Duello Madre; gruppo nato da Mar– co Zoccheddu e Bob Callero (stava– no già insieme negli Osage), Pippo Trentin e Dede Lo Previte (era con i Circus 2000). Sono persone che da molti anni danno quello che hanno in un modo molto limpido; portano un senso dell'andare avanti, della volontà e della possibilità di cambiare. Senso dello scoprire quello che c'è oltre a quello che vediamo con gli occhi chiusi dalle abitudini a non vedere e a non volere. La musica è tensione di rendere il senso dell'abbandono acido, del partire e dell'arrivare a un punto nuovo in cui la cosa più indispenscabile è sapere che biso– gna partire di nuovo, coinvolgendo più gente a scoprire strade nuove, coinvolgendo più gente a non farsi coinvolgere dalle storie fasulle del– la soprawivenza organizzata. Musi– ca ruda asciutta reale, parla delle persone che la suonano. Marco è cambiato negli anni, dalla Nuova Idea agli Osage a Dtiello Madre; momenti successivi della coscienza di essere una parte del tutto e non un 10 chiuso; portandosi dietro so– lo in poche sfumature la tensione del passato. Era un chitarrista spet– tacolare come pochi altri, leader, da– vanti; adesso è con gli altri a com– porre un discorso di tutti, collettivo, senza ego. I ruoli sono compenetrati, la musica è molto avanzata, verso forme libe– re; è prima di tutto una stesura per il rapporto nel concerti,-molto preci– sa e bella, vissuta. Sentirla sul pal– co sarà un'esperienza tanto più completa quanto si conoscerà me– glio la materia su cui i quattro si muovono. La materia sta nel disco, già molto, molto viva e pulsante. Massimo VIiia

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