RE NUDO - Anno IV - n. 20 - 1973

C'è in giro un canino di gente che se la mena con l'avanguardia musi– kale; una delle più grosse· scoperte degli ultimi anni è stata quella di dare alla musika leggera che si fa In Italia da un paio d'anni l'etichet– ta di • avanguardia •. Così da un giorno all'altro quelli che per anni erano stati onesti musicisti, lavora– tori della nota sono diventati da un giorno all'altro miti della • rivolu– zione culturale • della Gioventù Ita– liana (G.I.). La corsa all'avanguar– dia h apreso le strade più spassose che solo la demenza della piccola e media borghesia, incapaci di pro– durre cultura, potevano concepire e realizzare: opere Rock, recupero delle strutture formali della musica dei secoli passati, temi varianti fra bibbie, vangeli, storie dell'Uomo (maiuscolo). Il fatto è abbastanza semplice: la borghesia in crisi por– ta dentro di sé germi potenziali di rivolta: i figli ne hanno quasi sem– pre piene le palle di restrizioni alla libertà personale a livello familiare, vogliono riforme all'interno della fa– miglia, libera uscita dalla prigione, capelli lunghi, gonne corte, sesso, musica. Tutte queste cose prese be– ne, fino in fondo, possono essere u– na buona strada per capire che la strada possibile è una sola ed è quella della rivolta, dell'organizza– zione politica e della vita alternativa in cui i particolari estetici e le abi– tudini diverse da quelle dei genitori diventino una cosa radicata, radica– le e legata alla lotta del proletaria– to per la conquista del potere. La musica in questo possibile quadro di rivolta costituisce un tassello molto importante; cambiare obbiet· tivi, dalla sfumatura di Gianni Mo– randi ai colori di Jimi Hendrix, dalla canzonetta d'amore a un urlo di vita e di volontà. La strada del recupero e della vanificazione è semplice e veloce: da una parte tutto diventa merce da comprare ed è una conse– guenza quasi inevitabile della impo– tenza economica di chi comincia a suonare e per diverse carenze del– l'organizzazione alternativa non può che rivolgersi all'organizzazione commerciale e da questa si fa poi, colpevolmente, assorbire anima e corpo, strumenti e suoni. Nell'orga– nlzzazlone commerciale comunque avendo la lucidità e la consapevolez– za POLITICA neceBSarle cl si può muovere In modo positivo gestendo la • fama • e la popolarità In modo rivoluzionarlo; è una poHlbllltà che 1 callfornlanl hanno dimostrato e ;,concretizzato. La parola d'ordine è BARE LE CASE DISCOGRAFICHE IL BUSINESSMUSIKALEPERDIF- FONDERE NEI MEDIA LA NOSTRA MUSICA; è possibile, si può fare, chi non lo fa o non lo vuole o non ne ha la capacità politica. Compito del– le strutture alternative è quello di rendere possibile la presa di co– scienza dei musicisti e di dare occa– sioni e posti fisici dove i musicisti compagni possano dare musica DI– RETTAMENTE cc dal produttore al consumatore », senza barriere e dia– frammi, dove il PALCO E LA SCENA siano solo un posto dove i musicisti stanno per farsi vedere da tutti e non il simbolo della divisione: bi– glietti da 300-500 lire per sostenere le spese di viaggio e soggiorno dei musicisti saranno una via per uma– nizzare i rapporti: chi paga poco o al limite niente è più disposto a ve– dere in chi suona ESSERI UMANI che fanno qualche cosa e non divi in passerella. Tutto questo dovrebbe essere possibile nel giro di 6 mesi per quanto riguarda la disponibilità di chi suona, compagni e fratelli che stanno cominciando adesso il lavo– ro e lo vogliono fare in questo mo– do, in culo agli impresari, per la gente. Occorre organizzare una RE– TE di possibilità concrete, compagni che si occupino dell'organizzazione a livello locale, in tutta Italia e che diano la possibilità di fare dei giri di MUSICA e non SPETTACOLIMU– SIKALI. Chi pensa di poter fare qualche cosa scriva in sede a Mila– no, dando un recapito postale e tele– fonico, indicazioni PRECISE sulle possibilità e la capienza dei posti in cui si potrebbe suonare, avendo an– che la certezza della disponibilità delle autorità locali a concedere le autorizzazioni: tutte le informazioni possibili per preparare per tempo una rete utilizzabile con sicurezza e organizzazione. Continuiamo il discorso: dalla ge– stione industriale ci si può uscire e la strada, o una delle strade, è quel– la indicata. Ma la strada più dura da vincere, la battaglia più seria è quel– la della gestione culturale della mu– sica. L'intellettualizzazione più misera e impotente sia da parte di chi suona che da parte di chi scrive' di musika svuota il rock di tutto quello che può avere di positivo e comunicati– vo, reale, vero e In quanto tale po– tenzialmente rivoluzionarlo. Il con– certo come spettacolo popolare è un passo In avanti rispetto alla par– tita di calcio: la competitività e la divisione diventano unione di Intenti e volontp: ASCOLTARE, tutti ascol– tano e tutti vogliono la stessa éasa. Capita anche che l'insieme si rea– lizzi e che tutti si accorgano di ave- re un momento unificante profondo, che va al di là della coincidenza dei gusti musicali per arrivare alla coin– cidenza di obiettivi vitali. Ad oppor– si aquesto ci sono due cardini della musika, dello spettacolo e della ge– stione • kulturale • di tutto il car– rozzone: l'intellettualizzazio,ne pro– gressiva della musica, la divisione creata dai miti dei musicisti, nuovi • divini menestrelli », « mostri di tecnica strumentale ». Il divo tradi– zionale vende la sua immagine con– gelata in una maschera immutabile: buono, cattivo, simpatico, emanci– pato, tradizionale, bello, brutto. Un particolare « umano » del signor Rei– tano diventa l'etichetta con cui il prodotto Reitano viene venduto; la signora Berti pulisce i suoi pavimen– ti e questo è il particolare con cui la cantante casalinga viene venduta e si vende. Il punto è che quando vi dicono che il Pagani è il migliore violinista italiano e quell'altro il mi– ·gliore suonatore di cazzinculo, vi mettono il povero Mauro allo stesso livello di Reitano, ve lo vendono con gli stessi criteri, dandovi un'immagi– ne PARZIALE e CONGELATA di un uomo che fa musica; quando vi fan– no discorsi di merda sull'importan– za del linguaggio « innovativo » di questo o di quello, che si rifà alle esperienze della corrente chi sa che cazzo, trasferiscono un discorso di TECNICA musicale ad un livello di ESPRESSIONE,non mettono mai in evidenza che QUALSIASI TECNICA e qualsiasi modo di scrivere musica è un MEZZO con cui si fa Musica ma non è la musica e vi tolgono la possibilità di COMUNICARE con u– no che ormai è etichettato come musicista d'avanguardia o musicista preparato e in questa menata quel– lo che il tipo voleva dirvi finisce so– lo nel COME ve lo dice. Questa è l'operazione da parte della stampa « specializzata » che castra la musica, ma quelli che suonano con tutte le cazzate pseudointellet– tuali fanno ancora di peggio e chi scriv_e in fin dei conti non fa che essere condizionato dal formalismo musicale di chi suona. IL POP DEVE ESSEREIL SUONO DELLE NOSTRE VITE E NON UNA MERDA IN CUI CHI NON SA COMUNICARE RIEM– PIE DI VESTIGIA DEL PASSATO DEL– LA BORGHESIA LA SUA INCAPA– CITA' CREATIVA. RIFIUTIAMO LA MUSIKA DI MERDA DEL KAPITALE! ORGANIZZIAMO LA POSSIBILITA' DELLA GESTIONE ALTERNATIVA! IMPARIAMO A SUONARE INSIEME LIBERAMENTE! R~ NUD0/15 Dischi assurdi: cc Lo scemo e il vil– laggio» (DELIRIUM). « lo non so da dove vengo, io non so dove mai an– drò, uomo è il nome che mi hanno dato» (DE DELIND). cc Saint Just » (C'è dentro la sorella di Alan Sor– renti e lo spacciano per un'opera decadente-liberty: è inascoltabile). ...auesto,·piccolo grande amore». (Claudi0=Baglioni): vale la pena di sentirlo tutto in un negozio senza comprarlo per renderci conto fino a che punto la demenza piccolo bor– ghese e lo sfruttamento delle cose « giovanili » .può arrivare: incredibi– le! « Ufo live » (UFO). Dischi divertenti e comunque ascol– tabili: cc Dos » (MALO); cc Home » (HOME); cc The world is a Ghetto » (WAR); « In the can » (FLASH): è il complesso di Peter Banks ex chi– tarrista degli' Yes. « Palepoli » (O– SANNA): fra la poca gente che a Napoli ha scoperto altre cose oltre il sole e il mare. Dischi belli: «1894» (Hugh Hopper): è il bassista dei Soft Machine che da solo fa cose d'avanguardia, molto belle. cc Chitinous » (Chitinous en– semble) altro disco d'avanguardia, fatto da Paul Buckmaster, l'arran– giatore di Elton John, molto bello, musica contemporanea suonata da una sezione d'archi e free jazz con lan Carr e altri nomi inglesi. « Music from Macbeth» (THIRD EAR BAND), colonna sonora del Macbeth di Po– lanski, bella paranoica. « Transfor– mer » (LOUD REED), rock and roll semplice, bellissimo, New York City al 100%. « Europe '72 » (Grateful Dead), triplo vivo, un esempio lim– pido e irripetibile di come si può SUONARE VERAMENTE senza me– narla neanche un po'. cc Long John Silver » (Jefferson Airplane) forse il migliore disco della band di San Francisco: stupendo. «Gran Wazoo» (Frank Zappa): al di là di tutte le menate di Ciao 2001, musica vera e piena di senso, centrata sui tentati– vi di recupero dell'industria disco– grafica alla musica della gente. cc La norma del cielo, volo magico N. 2 » (Claudio Rocchi): una facciata di ro– ba dello scorso anno con un flauto di Mauro Pagani diverso dalla PFM e cose nuve, molto semplici e dirette. ~ ~?u~s~~~/t~ .~~\,)~1 1. G I & 1\f4ll ~~,~ ~ vu __....,.____ Co - . a1;t:a, \\8 9 affumicate 8 -Stefano,2 • ·

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