RE NUDO - Anno III - n. 16 - novembre 1972

COME IL COLONELLO ALLITTO HA BLOCCATO LA COSPIRAZIONE DEL 10 NOVEMBRE POW WOW Mercoledì 8, ore 9,30 a.m.: convo– cazione in -iuestura Jel pericoloso organizzatore del POW WOW. Ad attenderlo 4 testimoni dall'aria con- 1apevole della gravità del momen– to per la democrazia cristiana (par– don, italiana). Un vicequestore for– male e gentile come si conviene In circostanze simili, comunica la risposta del colonnello Alitto cir– ca la richiesta per la presa del Pa– lalido della città di Milano, onde -poter scatenare la hip-orde con– tro le truppe predisposte dal mini– stero della guerra a difesa dell'Or– dine pubblico, l'ordine, dopo quel– lo dei giornalisti più difeso. Giovedì 9, ore 9,00 a.m.: nell'abita– zione del noto cospiratore si pre– aentano due carabinieri. Nuova con- azione in risposta alle deboli Jeppur circostanziate spiegazioni di arattere musico-militare che l'hip– rganizzatore aveva osato far pre– ,ante per iscritto al ministero della uerra musicale (sez. questura di llano). re 10,30: concitata telefonata dei .C. per mancata presentazione ·in eetura del sottoscritto che inve– li! presenta alle ore 14,30. 14,30 arriva questo fono al co- une di Milano: 18,30 sempre di giovedì 9. (Il mo prima!) Comunicazione an– ra formale In cui si ribadisce per ritto Il contenuto della prima do- da. A voce il vicequestore dice: a, non è tempo di esperimenti, ning, abolizione del palco ... avanti forse... "· VENERDI' 10 Ore 18,30: alcuni compagni vanno al Palalido per comunicare come concordato con i colonnelli della questura il divieto della manifesta– zione. Sono presenti circa 500 PS ma continuano ad affluire cellulari e jeep. Il clima da parte della poli– zia è quello dell'11 marzo. Ore 19,30: arrivano i primi spet– tatori che non sapevano o spera– vano in un colpo di buon senso del– la questura. Invano. Nessuno può fermarsi di fronte al Palalido senza trovarsi un manganello piantato nella schiena: « Circolare barboni, non si tiene o' festival! ... Intanto ronde di decine di celerini si agitavano nel deserto di P.zza Stuparich. Ore 21.00: iniziamo il volantinaggio di denuncia contro il divieto assur– do. Lontano dal Palazzetto perché nel piazzale antistante ormai sono centinaia i celerini impegnati ad al– lontanare i duecento o manco di– sperati venuti da fuori Milano. La nebbia e la pioqgia contribuisco– no a creare un clima surreale. For– se anche la rabbia repressa dei ce– lerini che non hanno niente da re– primere. Ore 22,40: il pericolo per i colon– nelli à passato. A Milano l'insurre– zione POW WOW è stata stroncata sul nascere. A Natale licenza pre– mio per il colonnello Allitto. Moti– vazione: « Per aver saputo soffo– care in tempo uno spettacolo pe– ricoloso a prezzi popclari che ri– schiava di demistificare il mito artificioso degli spettacoli », casino che fa tanto comodo a questori in cerca di vittorie facili. NEPORTOGHESI NEMARZIANI Alle 21.00 al teatro Massimo ra– duno per Il concerto degli Ato– mlc Rooster; Ingenti forze di po– lizla presidiano da più di un'ora le vie laterali e l'Ingresso del cl• nema. Verso le 21.30 giunge sul po• sto l'ormai famoso questore « vii· !orla » che (quasi avesse lnteres• si finanziari sull'Incasso dello spettacolo) vuole Impedire l'In– gresso a tutti coloro che non P"c;seggono le 1500-2000 lire. All'lmorovvlso scatta la provo– cazione della polizia: In via S. Gottardo, dove era stanziato un reoarto di carabinieri, mentre uno di auestl stava scaricando una cassetta di lacrlmol:lenl.non si sa per nuale kazzo di fatalità, alcuni si Incendiano e natural• m<1ntecrAano un qran casino di seno,., Ad una oroc;sa nuvnl=1di gas asfissiante Investe le 400 e più Persone che si trovano da– v=1ntlal teatro. Naturalmente tutto auesto casi• no crea dello scomolalfn tra le persone che lnvolontarlamente vengono spinte verso Il punto della provocazione; all'Improv– viso I PS che si trovano davanti al teatro cominciano senza ra– gione a far partire delle cariche violentissime senza preavvis~ di trombe o balle del genere. A questa violenza delal polizia ri– sponde pronta al grido di -PS = SS la violenza rivoluzio– naria che però non essendo ve– nula per scontro frontale con le forze del... disordine ma per a<-coltare delta musica, viene {dooo ben due ore) soprallal~a e 19 COI\IIPAGNI VENGONO AR· RESTATI). Purtroopo quello che come al solito la più incazzare è che la Sporca stam'Ja borghese e fa– scista (nersino e soorattutto Il «GIORNO»\ SOi''> caduti m~lla trappola delle veline queslurine. La ques!ura vuole la tensione per poter imoedire t1111i gli spettaco– li. questa è l'unica spienazione per aver nac;costo alla stàmpa la verità sui fatti del Massimo. Sarà bene rercare di canire che ouesto problema non è cnme certa aente vuole far credere un fatto che coinvolge un certo numem di drooati o come i già ben definiti giornali chiamano « oorfnqhec;J o esclusi»; ma un più fo 1 to gruopo di persone che ha car,ito che la propria libertà Individuale si ottieni~ riuscendo a con11uistare tutti gli spazi e I momenti della vita anche quelll del Proprio tempo libero; e ri– cordiamoci bene che tra que– sti come risulta dagli ultimi ar– resti vi sono operai, Impiegati e studenti. l'l~tl'rtt l!SS:I ROMA. Il controllo telefonico, nel nostro Paese, è divenuto or– mai un fenomeno talmente ge– neralizzato e talme~'.~ pubbliciz– zato dalle ricorrenti inchieste della stampa che, ormai, « non fa più notizia"· Inutilmente, di tanto in tanto, le « competenti autorità » smentisconc sommes– samente questi;! abituale viola– zione di una delle libertà indivi– duali del cittadino, assicurando che l'intercettazione telefoni•ca può essere consentita solo co– me « provvedimento straordina– rio » e « previa autorizzazione del magistrato"· Gli stessi magi– strati che dovrebbero rilasciare di volta In volta l'autorizzazjone hanno gli apparecchi telefonici sotto controllo. E nulla lascia prevedere un abbandono di que– sto malcostume così largamen– te praticato dal nostro potere esecutivo. Anzi ,si sa che presto la polizia sarà dotata di conge– gni di intercettazione e di regi– strazione ancor più raffinati ed efficienti di quelli usati attual– mente. Pare, infatti, che il mini• stero competente stia trattando l'acquisto di un complesso ap• parato di fabbricazione giappo– nese {con una spesa di circa 13 miliardi) che registra e conser– va In una sorta di archivio me– moralizzato tutte le voci con I dati anagrafici della persona a cui « appartiene ». Anche parlan• do da una cabina telefonica pub• blica non sarà più possibile na• scondere la propria identità. Ba• sterà, Infatti, che la polizia lnse• risca nella macchina un fram– mento della conven;azlone regi– strata e Il cervello elettronico rl• cerchèrà In pochi secondi la vo– ce già archiviata della persona che ha parlato e tutte le notizie personali per la sua Identifica– zione. Obiezione si o no Marco Pannella ci perdoni la cro– naca lillipuziana su questo fatto grossissimo del digiuno di decine di compagni per l'approvazione al Senato e alla Camera del pro• getto di legge per il riconoscimen– to dell'obiezione di coscienza e per la libertà di Villpreda e compa– gni. Purtropp9 non ci sono arrivati né documenti né comunicati, al di là delle scarne notizie che ne han– no dato ì quotidiani. Sappiamo che il digiuno iniziato il primo ottobre è terminato l'otto novembre, quan– do da parte della autorità è arriva– ta la conferma della fissazione del– la data: infatti il 6 novembre è ini• ziata la discussione. Noi come già altre volte abbiamo detto, non ere- . diamo molto nel valore di una leg– ge di cui potranno usufruire pochi privilegiati. Inoltre perché vediamo nell'obiezione in primo luogo, uno strumento di denuncia pubblica del ruolo effettivo dell'esercito e cioè del compito di drogaggio dell'indi– viduo e di annìetamentQ della vo– lontà e della personalità del mili– tare di leva che deve perdere tutta la sua capacità critica in funzione dì un tranquino inserimento nella vita produttiva (leggi sfruttamento) in fabbrica o in ufficio.

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