RE NUDO - Anno III - n. 15 - ottobre 1972

1111cl1e lii••, ◄◄•·· •1111 11,,rel1l1e 1111,,111•• pe11s;11·ci • 1•r111111 •• • ►► DAL LIBRO « L'ERBA VOGLIO» Questo è un tema svolto da una bambina di 1· media. L'alunna è stata considerata dal direttore didattico della scuola da « classe dif– ferenziale». Pubblichiamo questo documento tratto dal libro « L'Er– ba voglio » per dimostrare come la cultura borghese che per la autorità scolastiche si esaurisce nella « proprietà di linguaggio » e correttezza grammaticale siano nella pratica superate e conscia– mente ignorate dalla scelta radicale della bambina che non scri– ve un italiano corretto, ma pensa che l'unica cosa valida che si possa fare nella scuola sia scrivere contro il sistema la genera. [ Ogni anno da molti anni il mini– stro della pubblica istruzione fa svolgere in tutte le scuole un tema sull'Europa Unita. Alla· vuotaggine del rito risponde a volte lo sberleffo quasi metafisico degli alunni, che riesce a passare anche attraverso i luo_qhi comuni della cultura televisiva]. Angela R. Tema: L'Europa è il continente la cui densità di popolazione è mag– giore rispetto a quella degli altri continenti; ma proprio in Europa i centri urbani le industrie le co– municazioni si sviluppano sempre più, riducendo e derubando il pae– saggio storico e naturale; minac– ciando con l'inquinamento dell' aria e dell'acqua e con altre at– tività e mezzi indiscriminati, la scomparsa di numerosi specie ani– mali e vegetali e togliendo, così, a noi stessi, la calma e la serenità d'animo che derivano dal contatto dfretto con la natura. Rifletti su tut– to questo e prepara, al riguardo uno svolgimento di trattazione e dimostra come l'unione europea potrebbe meglio servire alla con– s·ervazione della natura. Vi sono tante cose in questo mon– do ingiuste che non ci dovrebbero esistere. Ora l'Europa si è più svi– luppata e se andremo avanti co~ì saremo in molte difficoltà, perché più andiamo avanti e più la popo– lazione aumenta, nel 2000 saremo circa tre volte più di quello che siamo adesso. Dove andremo a vivere- Dovremo cercare un altro pianeta e chia– marlo terra Il e così andremo a vi– vere nel nuovo pianeta poi se la vita continuerà e il pianeta terra Il sarà comoletamente pieno co– me la terra I dovremo cercare un' altra terra e fare sempre così fin– ché la vita continua, e quando tutti i pianeti saranno completa– mente pieni chissà dove andremo, dovremmo ucciderci a vicenda per lasciare il posto ad altri, o non mettere più al mondo figli. Forse è una cosa imoossibile quella di andare_ ad abitare sugli altri pia-. neti, ma scopriremo un modo per andarci ad abitare, abbiamo sco– perto tante cose fino ora! potremo scoprire anche il modo di vivere su altri pianeti. A Milano la vita è impossibile nen si ouò vivere così c'è troppo smok e l'aria non pulita, come prima, è per questo che nei giorni festivi Milano è deserta. perché la popo– lazione si reca in altri paesi a prendere un po' di aria pura. Si dovrebbe pensare a fare qualco·– sa perché quest'aria fa molto ma– le ai polmoni, bisognerebbe non costruire più industrie se no a po– co a poco moriremmo tutti per mancanza d'aria pura. Per riparare questo bisognerebt.,e conservare la natura e non co,-lruire case in– dustrie, da una parie le case so– no necessarie ma 1 Jisogna anche pensare alla salute che è l'unica cosa più importan'e. perché se manca questa manca tutto. C'è una cosa che n<.'nriesco a ca– pire: si conservano monumenti e statue storiche che ci illustrano la vita di un tempo m:• si danneggia il paesaggio vegeti,,ie cioè la na– tura, pérché questo 7 si potrebbe lasciare la natura ,. distruggere i monumenti. In questo mondo la qente eletta per o?cuparsi della tem,. non capisce nrente, pensano solo ad -arricchir- -··---- - . si. Almeno il Presid'mte dovrebbe far qualcosa ma an( r1e lui capisce meno degli altri è u11buono a nul– la. Sono tutti pagli,11:ci e special– mente non sono imn•aturi non han– no il senso ·della •·esponsabilita, per loro quello chr succede nel mondo non importa. lo .credo che se delle ragazze co,ne me si oc– cuperebbero del mondo buttando nel Sevevo a pedate il Presidente e tutti i suoi 'membri compreso lo Stato, noi ragazze in poco tempo faremmo il mondo diverso lo cam– bieremmo. Siccome il Preside11te non si de– cide a cambiare il inondo, almeno il Papa dovrebbe fmsi avanti ma anche fui è un altro che pensa solo a mangiarci i soldi, e per far qualcosa dice parole parole inutili ma potrebbe ronche lui con– tribuire a fare qw~lcosa e non starsene al Vaticano con le ma– ni incrociate a gratt.i•si la pancia. Però la colpa non è soltanto del Presidente e del Papa ma anche di Dio, avrebbe dovuto pensare prima, di fare il mondo, pensa– re a un domani a cc•ne la gente potrà vivere. ----~ ~ Giuseppe e :'\, .o~ Gesù bambino DOD '· •· esistono. Ci vuol tar credere alla loro esistenza per tarci àiventRre più saggi, ?'~tl;~i~,'!,,.:~,,::C:;&:~~- cic? ~olto sottoaessi ., ag: i sdul ti che sfruttano la noetra ignoranza. Bambini! E' tempo di sapere ciò che vi nascondono genitori e iDS,! gnanti. ;:\itto quello che 1 ~aestri vi insegnano non servirà mai a niente. Vi riempior.o il cervello di idiozie per ~rasrormarvi, a poco a p◊co,in tan~i robot. RIF!U';·t,T::VI DI S':cDIA.'U: TUTTE ~t:ELLE CRETINATE! Diverti amoèiJ~vr:. Siete stati messi al mondo affinché tutti i vostri d.! sijer~ siano realizzati. Non esitate mu nel tare~ na cosa che vi procura pi!, e ere • J;o.1 pon..!!!.._!a..L!!!!.: ti 3i vostri deaicleri. Ron dimenticàte- c!ii""""neTJi' Vita non :'è nulla di più iapOJ: tante ~e! g!~oco, della fantasi> e della baldoria. ~ ..a:-,do i genitori o i __Y.rot!!!'~lj,_}l picchiano, pidiebiat~li_anche voi. Non hanno SII l voi alcW\ diritto. ....__ rocbone ea:o fu osi :a ente vi ot,bl igu a obbedir,:.. ::e~ dovete cre.!t.·rc che: i grandi s::..~o ~u periori a ·,o:,.,,;: et.e se lo ~:-et·: ndo no. Essi sono s~!O più vecchi e pi~ grossi, e vogliono approfittarne. !lon c'è teJs~a ragione perct,6 li obbediate, ,,r:hé Eono vostri eeu~li e non aupe– riorl. REl1DETELOROCOLPO SU COLPO:DEVONO LASCIA! VI FARE IN PACE TUTTO QUELLO CHEAVETEVO– GLIA DI P&IE. JioB PCIIGE'1'E lllI I,, &L– TR& GU.UCIA! T I \ musi nelle ibrerie a circùHo I.A.P. ·

RkJQdWJsaXNoZXIy