RE NUDO - Anno III - n. 12 - aprile-maggio 1972

in Italia devono regolarmente fare gli straordinari e spesso i doppi turni .o addirittura doppi lavori .per poter vivere decentemente. Questo ritmo, oltre a massacrare la gente. limita grandemente il tempo libero per potere divertirsi, discutere. vivere. fare l"amore. CON LA VITA COMUNITARIA I COMPAGNI OPERAI RIESCONO COSI' AD EVITARE GLI STRAORDINARI.. SI METTONO iN MALATTIA SENZA PAURA E RIESCONO A FREGARE PIU' TEMPO PER VIVERE AL PADRONE. nei tre giorni che abbiamo passato con i compagni e non abbiamo sentito frattura fra le coppie e gli altri. Quindi poss:amo dire che se la contrad– dizione esiste è veramente ridotta al minimo. cioè quanto basta per non portare cattive vibrazioni nel lavoro complessivo. . . Raulsrno: • Non siamo riusciti a battere quella forma dt razzismo cultu• raie che abbiamo nei confronti degli immigrati. pur essendone coscienti. dobbiamo dire che è una contraddizione che non si supera unicamente con la presa di coscienza ma con una pratica quotidiana di decoloniz– zazione •. Questa forma di razzismo è estremamente simile a quella degli studenti verso gli operai. · · . Lavoro: .« Ci sono due modi di affrontare questo problema - continua Gerard - o col sistema autoritario della rotazione o con la libera deci– sione dei compagni. Noi. in entrambe le comuni .. adottiamo il secondo sistema. Certo. ci sono dei compagni che lavorano di più degli altri. lna crediamo che anche qui. il processo di autoeducazione del)ba andare L• donne: Nella comune e maggioranza operaia non esiste un rapporto monogamico. La coppia è sJata superata dopo una lotta di diversi mesi. Battuta la gelosia • nella pratica • come ha detto il compagno Ge!ard. Nell'altra comune • siamo partiti facendo errore di dogmatismo - con– tinua Gerard - ci siamo imposti il superamento della coppia, senza accorgersi che era un errore l'imposizione violenta di una scelta che deve venire attraverso una lotta ed una maturazione quotidiana - •. Cosi nella comune di Mani esistono due coppie che però hanno un rapporto verso gli altri della massima apertura.· Non esiste. per lo meno . avanti senza coercizioni di sorta . . . .sono, diventato per lui trotzkista, anticinese, idea Iista .·.. Dopo Il bllanclo dal nostro lavoro a Fllns abbiamo cambiato · radicalmente Il nostro tipo di lntenento nella regione. Abbiamo voluto veramente tuffarci nel– le maue . . E' di quHlo che voglio parlare; dlré Il mio punto di vista sugli Inse– gnamenti che ne ricavo. Uno del miei genHorl ml diceva dopo la lettura del documento nel T.M. che non capiva com• potevo continuare a militare dopo cihe avevamo accumulato una tale urie di sc-.acchl • Tuttavia continuo e cosi pure I compagni della base operala; perch6 a"bblamo l'Impressione che I nostri scacchi aono, da un cer– io punto di vieta, la prova di una· più concreta conoacenza della vii■ della genie, di ',In .proc- più vero per -raggiungere Il senso del nostro proprio ,tatuto, dello atatuto di mllltante che abbiamo ,celio e che è ambiguo perch6 noi vogliamo riello 11ea10 tempo partecipare alla vita quotidiana delle masse, cambiare radlcalmanle questa vita. Facendo la 1eelta di dividere con la gente • Il pane e la merda • aapevamo che avremmo fatto ancora 11umero1I errori. DI fatto, l'errore è aorgente di rivo– luzione, percll6 6- l'origine di conoacenze collettive, di Inquietudine, di demo– crazia. Il proc- rivoluzionarlo è la lotta contro l'errore, la relllllcazlone. L'Iconografia .dell'organlzzazlone è le morte del movimento. l'AJS, Rouge • certi gruppetti maolatl non pouono più fare errori perch6 la loro afera di ri– ferimento è chluaa. Cl 10no loro e Il resto del mondo. Analizzano la pratica attraveno I IOII criteri accettati dal loro alstema. DI conaeguenza quando ac- · celtano, raramente, di rlconoacere I loro errori, non è perch6 aono rlu– lCHI ad Integrarti nel loro ,1,1ema. Sono -già del mini P.C.F. e come esso non 11 lbagllano mal. Cerio non blaogna compiacersi nella dHcrlzlone tenera di quel– lo che non va. dimenticando Il progreuo del lavoro ma è meglio l'eccesso di mo– destia che un lrlonfallamo Ininterrotto che conduce dritto alla disperazione e alla amobllHulone'. I comunisti 11 battono per l'utopia del poulblle e della ,ua permanente 10vverslone da parte di nuove utopie. Il motore della 10vver1lone non è Il fucile ma la dlalettlca della COflOICenz■, clo6 la capacità per cla1CUno·e per_tutti di partire dalla· conoscen– za -lblle per andare alla conoacenza razionale, lo ■viluppo permanente dello aplrlto critico. La garanzia reale e non giuridica della 10vverslone perma– nente della rlvoluzlone, dunque la democrazia rivoluzionarla, è che la gente •I Impadronisca della dlalettlca "9r farne l'arma della trasformazione della vita. Per pauare alla critica delle armi bisogna euere padroni dell'arma della crlllca perch6 à la nconda che garantlace la legHll~llà della prima. La presa di po– •- da parte delle differenti vie violente armate non è una condizione suffi• clenle per garantirci della penHHà di un potere che di ro110 avrebbe solamente l'emblema della bandiera. Le organizzazioni rlvoluzlonarle hanno 1pe110 In rap– porto alla gente che le compone 11!1 aleasa funzione del PCF o della chiesa. L'appello lncantalorlo a un avvenire che non ,1 prende In pugno non è diffe• rante, dalla eua funzione, dal • Dacci oggi Il noalro pane quotidiano •; fa ap– pello non al prendere ma al rlèevere nel quadro di • domandate-li-pro• . gramma •· Il dllCono 111ll'org'anlzzulone ha per funzione di permettere a cl■• -no di fondersi In un·• noi• atereollpo, di diventare lnlercamblablle; e quealo • gluatfflcalo In nome della poalzlone di CIHH del mllHanll. Poco tempo fa è venuto a trovarci a NanlH un mllHanle del gruppo • Oura loltara •· Siccome dicevo di euere 11■10 fortemente colpllo dalle foto di Parla Match tulla morte di MahJoub, ha tirato fuori uli lnc,.ctlblle. dlacorso pollzlesco cfle lo prennava dall'-re Intaccato da qual1la1I Inquietudine. Traaforman– do le nostre propoate per poter meglio Integrare nella sua logica, non cercava di -Hamil ma di autopersuadersl della gluata llnea proletaria del auo gruppo. Sono diventato per lul lrotzklata, anllclnHe, revl1lonl1ta, ldeall1ta,_ e me ne trago; ma d6 che ml ha ralO lrlale tutta la· nra, è Il fatto che 6 partito ra•• llcureto • alcuro di _,. aempra nel ffro. . In alcun -•nto quHlo • commlaaarlo • aveva. parlato In auo nome. Egff rappreHntava la ffrltà contro la menzogna, poteva camuffarsi dietro tutti I • tlulto In llnea di rnuaa • per evitare di partara del • ncondarfamenle lba- gllato •. . NOII capiva, o piuttosto, come .tutti I manichei, 11 rifiutava di ammettere che clb cfle • • ~artamente abagllato • oggi, e portatore pro-clnne più che mao-. llta, era pi(, figlio di Berla che del maggio '18. Il - •noi• non -a di universale ·che la povertà dell'• lo• che non vuole dubltaN per lottare meglio. Un p■rttto, un'org■nluazlone, un gruppo che fon– de la - dlacfpllfle • anche H liberamente ,celta •, 1111 dogma, non è l'lnven– done del fvluro, ma Il riff- del paauto. I Scheda informativa: Dove vivono: a ~ante a Georgeville; 40 km da Parigi. Struttura delle comuni: 2 villette con gia,r dino. Intervento politico: ~ Flins, . dove e •·è una grossa fabbrica della Renault. Chi e quanti sono: 35 perso~e, 25 uomini, 8 donne, 3 bambini Com-posizione sociale: 15 .operai-operaie, _3• insegnanti, 2 E.tudent-1, che la– vorano in fabbrica, 5 studenti, che studiano a Parigi e 5 lav,2 .ratori vari. Situazione sindacale: Renault: IB0.000 ope– rai di cui ii 6% iscritto ai sindacati (C.G.T.,C.F.D~T.). c.G.T.= destra. G.I.L. C.F.D.T.=· ei•nistr~ C.I.S.L. V.L.R.= VIVE LA -R.:::VOll:TION o.s.:.operai di CLtena F.C.F.= Part:it> "còmunista" fra!!– cese C.A.F.• diploma ~.L.F.= movimento di libera~ione della donna F.L.S.= Fronte di liberazione della donna F.H.A~R.= Fronte di liber~zione degli omosessuali B.O.= Base Operaia G.F.= Gauche Prolet~rienne

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