RE NUDO - Anno III - n. 10 - gennaio-febbraio 1972

RE NUD0/6 ROCK + GUERRA DI POPOLO CONTRO LA MUSICA E LA CLASSE DEI PADRONI JOHN SINCLAIR Fondatore dello Whlte Panther Party Leader del gruppo rock MCS LA NOSTRA MUSICA E LA NOSTRA CULTURA Non ml piace molto parlare di queste stronzate, ma devo dirvi che conosco la pop-muslc-buslness; vi ho contribuito anch'Io. Purtroppo conosco le sue posslbllità ed I suol llmltl. Questo sporco traffico è basato sull'avidità e lo sfruttamento a tutti I livelli, ma state sicuri che {come accade sempre In queste situazioni) I tipi che fanno della musica, quelli che fanno Il grosso del lavoro, non sono coscienti del fatto che cl si serve di loro. Essi sono presi dalla falsa gloria e dalla eccitazione amfetaminlca di tutto questo mondo di ccST ARS» e non comprendono che Il si sfrutta, e Il si pone nello stesso tempo su di un trono fasullo. Nel mondo della musica pop non esiste l'auto– determinazione salvo nel rari casi di artisti che possono decidere del contenuto del loro dischi e del loro concerti. Questa libertà però è concessa solo quando coloro che muovono le leve del potere la giudicano Inoffensiva, e quando essa non provoca la dlmlnulzlone della popolarità e del guadagni dell'artista {e di chi lo sfrutta). I ccblgs » vivono Interamente dentro al mondo falso creato per loro dal magnati che controllano l'Industria discografica, e generalmente fanno uso della scarsa libertà concessagli per ostacolare I colleghi Invece di sforzarsi di porre fine una volta per tutte a queta situazione. Non si sognano nemmeno di usare la loro notorietà per cercare di far muovere la gente, di trasformare Il semplice consumatore In un Individuo che agisca nella vita, di guidare la massa di novizi al fine di rovesciare Il potere del capitalisti. C'è comunque una contraddizione nella nostra musica: e cioè che essa muore nello stesso Istante In cui è portata nelle sale d'Incisione, che essa viene ormai usata e prodotta come un qualsiasi altro bene di consumo, mentre la sua vera funzione sarebbe quella di esprimere la nostra creatività, la nostra gioia e la nostra rabbia, le emozioni e la voglia di stare tutti Insieme. I musicisti che appartengono alla nostra cultura stanno tentando di condurre la gente all'autodeterminazione a tutti I livelli. Adesso io non sto tentando di demoralizzarli, però ml accorgo che la maggior parte di loro non sa ancora che quel che deve fare è di mettersi al servizio di queste masse. Non vorrete per caso diventare un Law– rence Welk o un Pat Boone, scherziamo! Uno Spiro Agnew o un Bob Hope, del porci Purtroppo conosco del ragazzi che non capiranno più niente quando leggeranno questo, e soprattutto qualche musicista cc Intellettuale » a cui non piace essere Immischiato In affari politici, giuramenti In tribunale, lotte di popolo; tipi di quel genere sono molto occupati a meditare, guardare la televisione, contare I loro soldi e lucidare Il loro orgoglio non volendo aver niente a che fare con questo mondo di merde. cc La lotta Infrangerebbe le nostre buone vibrazioni. Noi dobbiamo suonare queste opere Rock dentro la Phllarmonlc Hall, per la televisione Interstellare {ecco la più gigantesca merda del mondo). Noi non vogliamo sentir parlare di Bobby Seale, del paesani vietnamiti, del potere al popolo e di tutte quelle stronzate Ce ne abbiamo abbastanza della politica, e tutto quel che chledla· mo è di lasciare giusto una possibilità alla pace... ». Ma Il discorso è molto più vasto, la merda sta colando su tutta la terra e loro pisciano In un violino tentando di dire all'erolco popolo vietnamita che cc la guerra è finita se voi lo volete », mentre esso è napalmlzzato e bombardato nelle sue case e nel suol campi; pisciano In un vlollno dicendo questo a Huey Newton o a Bobby Seale o a George Jakson o ancora a Lee Othls Johnson che al è preso trent'anni per aver passato un Jolnt ad un pollzlotto In bor– ghese; capisci quel che voglio dire. Quando la gente comincerà a reagire di fronte al rincrudimento della repressione dell'Imperialismo domestico non si lascerà convincere da un Jolnt o da un segno a V. C'è una guerra che comincia adesso In questo paese, c'è una guerra che comincia a scuotere tutto Il mondo. La si ama, o non la si ama, non cl sono mezze misure, per nessuno di noi. Se tu non sei Intera– mente partecipe alla lotta per la Ubertà e !'autodeterminazione, se la tua stessa vita non è Interamente dedicata alla lotta di claue, se tu non vivi per la libertà, non solo per te ma per tutti I popoli, allora quelli che si danno Interamente a questa lotta sono obbligati a considerarti parte del problema, anche se questo può sembrarti sbagliato. Questi tipi non stanno giocando; se non puoi associarti alla loro lotta, continua pure a dare buoni consigli rlvoluzlonarl sicuro che nessuno Il seguirà e se sei un musicista, Impara dal Beatles, che facevano proprio questo. Come ha detto il presidente Mao: cc Non esiste nella realtà l'arte per l'arte, l'arte al di sopra delle classi, né l'arte che si sviluppa fuori dalla politica o Indipendentemente da esse ». L'arte deve essere al servizio del popolo oppure contribuire alla sua oppressione. E ancora una volta conosco qualcuno al quale ciò non piacerà, ma io devo dirlo e la gente dovrà presto capirlo. Noi dobbiamo capire e accorgerci di tutto quello che sta Influenzando la nostra musica e la nostra cultura, come l'lmperlallsmo pop/rock che manovra per monopolizzare le nostre energie, le nostre risorse, e le utllizza contro di noi; succhia la nostra forza, fagocita I nostri artisti e Il rivolge contro di noi, Il usa contro la nostra lotta per la libertà e l'auto– determinazione. Quel porci arrivano a far dir loro alla gente che le nostre vite non hanno niente da spartire con la cc berck » politica. Ecco cosa fanno ecco cosa bisogna Impedire ecco perché scrivo una tale cazzata. Preferirei parlare di sola musica, ma allora sarei ancora a casa mia, e non starei scontando dieci anni di galera per aver seguito la mia strada, e direi che voglio dare giusto una posslbllità alla pace. Ma dobbiamo fare I conti con la merda che ci sta piombando addosso, dobbiamo constatare che non è possibile essere llberl Individual– mente quando non lo slamo ,collettlvamente. La nostra cultura ha cominciato a svilupparsi più o meno cinque anni fa come alternatlva alla cultura di morte del mondo cc stralgth »... Era un nuovo mondo, e noi eravamo certi che tutti cl avrebbero seguiti. La musica e la cultura che si svlluppava al confini della mu– sica costituivano !'avanguardia del nuovo sistema di vita, le mani• festazloni più vlsiblli e più accesslblli del nostro stato d'animo. Esse cl davano Il coraggio di tenere duro. Tutto quello che abbiamo realizzato ha avuto origine dalla musica ed essa cl trasporterà fino alla futura vittoria, che però sarà ottenuta solo se tutti noi capiremo che, parallelamente al godimento artistico, dobbiamo metterci al servizio della causa della libertà e dell'autodetermlnazlone di ogni singolo Individuo: OK?

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