RE NUDO - Anno II - n. 8 - ottobre 1971

RE NUDO/4 LA SEDE CENTRO DI CONTROCULTURA Molti sentendo parlare di sede im– maginano qualcosa di grigio, dove si lavori tutto il giorno al ciclostile e la sera si programmino quelle lun– ghe e noiose riunioni dove si par– la tanto. Altri immaginano lanostra sede un posto dove la gente pen– sa solo a scopare e fumare. Chi immagina queste _cose, non ha ca– pito niente del " movimento » del nostro programma, ·della nostra vi– ta. Il centro di controcultura che stiamo mettendo in piedi sarà uno strumento che uti1izzeremo per fa– re crescere la nostra creatività. Faremo i nostri discorsi, la nostra musica, proietteremo i nostri film; saremo in tanti, a centinaia ogni sera. Non ci interessano più le e– sperienze dei piccoli gruppi di ami– ci che si trovano in casa a sentire i dischi. Tutte le nostre attività de- vono svolgersi a livello di massa e devono coinvolgere centinaia e centinaia di compagni. Questo non per megalomania, ma perché solo in questo mcldo ha senso politico fare queste cose. Non crediamo che il centro di con– trocultura di Re Nudo debba iden– tificarsi col giornale, cercheremo invece di allargare il discorso in modo da coinvolgere tutto il " mo– vimento », perché il « movimento » stesso si ritrovi e si riconosca an– che fuori dalla lotta tradizionale. Al festival di Ballabio qualcuno ha det– to « mi sento modificato~; ecco compagni, il nostro obiettivo è ri– creare una Ballabio continua, la stessa atmosfera di comunismo, la stessa gioia di vederci in tanti a fa– re quello che ci piace, a vivere mo– menti bellissimi con gente scono– sciuta ma che sembrava amica di infanzia. Certo non si potrà fumare per non dare spazio a provocazioni polizie– sche, bisognerà prendere delle mi– none ci sarà un compagno che si sure precauzionali di cui però i compagni si renderanno perfetta– mente conto. Ma non importa, a– vremo trovato il modo di gestirci il "divertimento da noi, in modo po– litico e di massa. Il capannone sarà come abbiamo già detto anche un centro dove discutere in riunioni generali la linea del giornale che viene elaborato dal collettivo. Il col– lettivo è composto dai compagni che accettando il programma di CAMBIAMO LA VITA, DISTRUGGIA– MOCI LA CITTA', si impegnano a sostenere il giornale con un contri– buto continuo sia manuale che in– tellettuale. Tutti i compagni del col– lettivo devono infatti vivere la vi– ta del giornale in ogni mol)lento; in un giornale di contro-cultura non può essere tollerata la divisione tra chi scrive e chi distribuisce. Come LE INIZIATIVE PER FINANZIARE IL CENTRO Il centro di cultura alternativa fun– zionerà come circolo privato. Que– sto sistema cl faciliterà per risol– vere I problemi con porci, autorità e spie conosciute. L'avviamento di questa Iniziativa costerà moltissimo sul plano eco– nomico per questo tutti I compa– gni, gli amici che hanno un minimo di possibilità contribuiscano alla sottoscrizione che abbiamo aperto. Finora la quantità della cifra di sot– toscrizione raggiunta è minima: 196.000.Quello che più cl ha colpito è però la qualità della cifra: tanti compagni che danno le poche lire che possono 'Clare,Interni al « mo– vimento "· Questo cl da molta fi– ducia anche se slamo ancora mol– to lontani dall'obbiettivo minimo (1.000.000), che cl slamo posti. Un per il giornale, anche per il capan– occuperà a tempo pieno dell'orga– nizzazione (spettacoli, contatti con i complessi ecc.). E' ovvio che ver– rà aiutato organizzativamente an– che dal collettivo, di qui é la re– sponsabilità politica del centro co– me è altrettanto ovvio che questo compagno farà parte del collettivo del giornale. Tutto questo perché se é reale la necessità di avere un compagno che abbia la responsabilità com– plessiva del funzionamento, é an– che vero che non si deve verificare una divisione di compiti e di inca– richi tra il centro e il giornale che possa creare un distacco oggettivo tra le due iniziative. ReNudo pop festival di Ballabio secondo Introito verrà dallo spet– tacolo di cui si parla In altra parte del giornale; per questo spettacolo abbiamo fissato un biglietto a prez– zo politico, cioè pagata la Slae, l'affitto del cinema-teatro, Il rima– nente dell'Incasso (circa Il 30°/o) servirà per finanziare la sede. E' una contraddizione questa col free -festival che era Invece gratuito?. Noi cre,cHamodi no. Iniziative diver– se devono essere affrontate su piani diversi, e si devono tener presenti le questioni sotto tutti gli aspetti. Il plano di partenza è l'autofinan– ziamento e quindi In linea generale Il problema nostro per le Iniziative tipo Il free-festival è Il rientro delle spese. Per I progetti tipo spettacolo di no– vembre, cioè quando l'obiettivo è Il finanziamento per una Iniziativa Il prezzo politico che si chiede al compagni è strettamente legato ad un obiettivo preciso che se è giu– sto sarà senza dubbio appoggiato dal • movimento •· PROGETTI DI CONTRO CULTURA DA REALIZZARE NEL CENTRO Nel programma CAMBIAMO LA VITA (distruggiamoci la città) ac– cenniamo al problema della neces– sità di creare delle strutture alter– native. li nostro centro deve essere un punto di partenza, un'esperien– za pilota da generalizzare. Ma ve- · diamo quali sono I progetti realiz– zabili a breve scadenza e quelli a più largo respiro. LA FREE CLINIC L'obbiettivo che a brevissima sca– denza riusciremo a realizzare è la assistenza medica stabile. In ore da fissare, ogni giorno del medici compagni faranno del turni alla sede dove chi vorrà farsi visi– tare Chiedere medicine gratuite, potrà liberamente ricevere aiuto. Certo, questa non sarà ancora una vera e propria free clinlc come Il cc movement » In altri paesi ha già organizzato, è comunque un servi– zio che, se reso stabile, potrà es– sere di grande aiuto agli hippy co– me a tutti I proletari. IL PONTE ROSSO CON LA CAMPAGNA Dobbiamo combattere Il caro vita nel modo più diretto ed efficace possibile, dobbiamo dare un Imma– gine al proletari di come funzione– rà Il mondo che vogliamo costruire, ma soprattutto compagni dobbia– mo dare la posslbllltà al • movf– mento " di darsi delle strutture au– tonome anche In campo economi– co. Cl sono del prodotti come I salumi, la frutta e la verdura che arrivano a prezzi folli. Il perchè è noto, troppe sono le persone, gli Intermediari che riescono ad affa– mare I contadini • nello stesso tempo ad arricchirsi aumentando del 20flJ/o I prezzi del produttore. Per spezzare questo assurdo sfrut. tamento del contadino e del con– sumatore povero, Il centro deve promuovere un ponte diretto col produttori, deve mettersi In grado di collegare direttamente I due campi di sfruttamento: pagare di più Il contadino e far pagare meno al proletario di città. Questo non è un progetto realizzabile a breve scadenza; va meglio definito e so– prattutto deve essere discusso a livello di massa, perchè la realizza• zione dipende dalla capacità politi• co-organlzzatlva che Il « movimen– to » nel suo Insieme riuscirà ad e– sprimere. Il ponte rosso con la campagna sarà quindi uno del temi principali che discuteremo tutti In– sieme.

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