RE NUDO - Anno II - n. 8 - ottobre 1971

RE NUD0/18 "IL MONDO E' VOSTRO IL FUTURO VI APPARTIENE" Avete seminato la peggiore paura Che possa mai essere lanciata Paura di far nascere bambini Di metterli al mondo Perché minacciano il mio bambino Non nato e senza nome Non valete il sangue che vi scorre nelle vene. {Bob Dylan) ReNudo pop festival di Ballabio (MAO) L'-idea di fare un bambino in una città come Milano·, è un'idea che fa accapponare la pelle, automo– bili invece di animali, asfalto inve– ce di erba, ossido di' carbonio in– vece di ossigeno, mura e soffitti invece di cielo, e la solitudine ... la solitudine dei bambini che ri– flette quella degli adulti. Non si può parlare di « educazio– ne » dei bambini, « educazione », « scuola », « casa di correzione », « prigione», « manicomi », sono parole loro e non nostre e gliele lasciamo. Esiste la vita con i bambini, non la loro educazione, anzi non esiste, perché gli adulti non hanno mai i.I tempo di restare con loro, come non hanno il tempo di restare con i vecchi. Ma sappiamo invece cosa sono la repressione e la castrazione, an– che perché le abbiamo provate e le proviamo sulla nostra pelle. I bambini non possono correre, non possono far rumore, non possono sporcarsi (proprio come gli adulti), non possono giocare con il loro corpo, non possono toccarsi, non possono giocare al dottore, non possono masturbarsi (proprio co– me ...). Ma c'è un'educazione, ed è un'e– ducazione al senso di colpa e alla paranoia: « Se non fai il bravo ar– rivano l'uomo nero, il vigile, il lu– po, il poliziotto ». Non si trattano i bambini come esseri umani de– gni di ogni rispetto, ma si appro– fitta del fatto che sono piccoli e deboli: « se non fai questo ti pic– chio, ti chiudo in gabinetto, non ti compro il gelato ». Si usano in– somma le armi della minaccia e del ricatto. E I bambini? Imparano presto la paura, l'odio, la frustrazione, l'in– felicità, ma imparano ad obbedire. · A cosa? Alle regole e alle nevrosi degli adulti, perché non esistono bambini cattivi e difficili, ma solo genitori cattivi e difficili e forse neppure genitori cattivi e difficili, ma una società ... E poi i bambini vivono nella fami– glia, imparano ad amare poche persone per volta, il padre, la ma– dre, i fratelli e i parenti, gli altri sono nemici di cui diffidare, impa– rano l'amore come possesso e pro– prietà, il « mio » bambino, sono gelosi persino dei fratelli, saranno gelosi da adulti delle persone che amano, anzi, che non amano, li « mio » uomo, la « mia ,. donna. Ma I bambini sono molto belli, per– ché la loro energia è sempre mol– to forte nonostante o~mi pressione, i bambini giocano, usano la fanta– sia, i bambini sanno ancora fare dei « viaggi » incredibili, i bambini ci possono « educare » ed insegna– re molte cose e soprattutto esiste un bambino molto bello da cono– scere, un bambino molto tenero e fragile, un bambino che ride fino alle lacrime, un bambino che pian– ge-ma-poi-gli passa, un bambino che inventa delle favole, un bam– bino che si rotola nell'erba, un bambino che crede nei suoi desi– deri ... e questo è il bambino da riscoprire in ognuno di noi e da cui farsi portare per mano, perché: « prendiamo i nostri desideri per realtà, perché crediamo nella real– tà dei nostri desideri » (Parigi - muri della Sorbona 1968). INIZIAMO DA QUESTO NUMERO LA PUBBLICA– ZIONE A PUNTATE DEL– LE TESTIMONIANZE DI MAESTRE D'ASILO RACCOLTE NELL'OPU– SCOLO ccBAMBINI MA– NI IN ALTO!.,

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