RE NUDO - Anno II - n. 6 - giugno-luglio-agosto 1971

RE NUDO/? ISTAMBUL - ANKARA - ERZURUM - TABRIZ --TEHERAN - MASHED - HERAT - KANDAHAR - KABUL - PESHAWAR - LAHORE - AMRITSAR - PATNA - KATMANDU cc Un viaggio in India equivale a sperimentare fino in fondo l'LSD - un di– spiegarsi continuo serpeggiante di tessuto terra rion toccato da acqua di pu– rificazione. La gente reagisce all'India allo stesso modo di come reagisce alle droghe psichedeliche - o ci si abbandona all'unione estatica feconda con la mistica vita-tutto o ci si rinchiude dietro i cristalli sterili degli alberghi turistici con aria condizionata». Se la prospettiva di rimanere in fabbrica nei mesi di giugno, luglio, agosto (salvo qualche giorno), e poi da settembre fino ad agosto dell'anno dopo vi fa___ schifo, se come studenti vi siete accorti che fa– re un certo tipo di servizio d'ordine è alienante come fare il poliziotto, se da un po' di tempo sentite dire che un sacco di gente va in India, Afghanistan, Nepal, ecc., forse è il caso di pensare all'idea di piantare tutto per un po' e vedere se davvero valga la pena di andare anche voi a dare un'occhiata. A prima vista le difficoltà sembrano eccessive, l'India è a diecimila chilometri da qui, le comuni– cazioni sono difficili, ci si mette tanto tempo. Però dal racconto di chi ci è andato, trascurando quelli che credono di riuscire a rendersi interessanti solo ingigantendo le loro difficoltà, da molti resoconti di amici, compagni, fratelli, pare che le difficoltà siano davvero poche e che le maggiori siano quelle psicolo~ giche, nel decidersi. Ovvio che chi ama l'aria condizionata, l'aperitivo, il materasso permaflex, chi ha paura che a mangiare nelle locande indiane gli venga la dissenteria, l'ameba, il colera, lo scolo, la sifilide non è il caso che ci pensi tanto: c'è una spiag– gia nel suo futuro, l'ltalia,.paese del sole gliene offre tante. Se invece siete dispo– sti a passare tre mesi con un sacco a pelo, uno zaino, due paia di calzoni e un paio di scarpe, se soprattutto pen– sate che dalla gente che troverete sul cammino e dai fratelli che incontrerete forse potrete imparare qualcosa, render– vi conto dell'assurdità della vita che qui si conduce, capire una nuova dimensio– ne dell'esistenza, pensare se, una volta ritornati in Italia, non sia il caso di fare una -scelta e di cominciare a mettere le basi per una vita alternativa, allora non è il caso di aspettare tanto: meglio' partire. Il viaggio .verso l'India fino al Nepal, fatto « contando solo sulle proprie for– ze .. richiede circa tre mesi (ma anche due) tra andata soggiorno e 'ritorno e una spesa compresa tra le cento e le duecentomila lire. La somma si avvicina alle dùecentomila lire però solo per chi è un po' consu– mista e vuole portare tanti regali appro– fittando dei prezzi stracciati. Per il resto viaggiare sul mezzi pubblici, mangiare, dormire, costa stupefacentemente poco, ancor meno se si è capaci di giocare un po' con i cambi. L'idea è di partire con pochissima roba. Di indumenti è meglio portarne il meno possibile: si compera ciò di cui si ha bisogno lungo il percorso (una camicia 600 lire, un paio di sandali 500-700 lire, calzoni indiani di cotone 600 lire). Basta qualcosa di lana, mutande se le portate Timoth Leary - cc Grande sacerdote», Sugar 1971. ancora e qualche maglietta. In India in quasi tutti i paesi si trovano lavandai che lavano la biancheria immediatamen– te con pochissimi soldi. I visti sul passaporto sono il problema burocratico più noioso. Chi sta a Roma o dintorni ha· 1a possibilità di farseli fare in anticipo dalle varie ambasciate (Af– ghanistan, Pakistan, India; il visto per il Nepal io si- può fare solo a New Delhi) per gli altri è meglio farseli fare di volta in volta lungo il cammino. Per la Turchia e l'India gli italiani lo fanno alla frontiera; a Mashed si fa quel– lo per !'Afganistan e così via. Badare bene che nei paesi musulmani è giorno di riposo il venerdì e le amba– sciate e i consolati sono chiusi. All'ufficio afghano di Teheran o Mashed, è meglio presentarsi il mattino con 3 foto. Idem per l'India a Kabul. La durata del visto dipende dalla valuta che si dichiara di possedere, Dichiarare sempre un valore più alto. Di solito non controllano. Se si venisse a sapere che chiedono di vedere i soldi, ci si può mettere d'accordo in diversi e presen– tare ogni volta il malloppo fatto con i soldi di tutti. Il passaporto, ovvio, deve essere valido e bollato, Prima di partire bisogna fare le ·vaccinazioni: vaiolo, colera. Si va all'ufficio di Igiene del Comune. Se si abita in un paese piccolo dal medico cohdotto. Portare con sé Enteroviofor– mio, Tetraciclina o equivalente, Mom per le piattole e, magaii, shampoo insettici– da (va bene anche quello per cani ma fa cadere un po' i capelli), Se non pren– dete niente può anche andarvi bene ma non si sa mai. E' meglio, molto meglio, sapere una lin– gua straniera, l'inglese, che in India è parlato -còmunemente dai commercian– ti, dagli impiegati delle stazioni, dalla maggior parte della gente cui dovrete chiedere informazioni. Se però sapete solo il francese, il tedesco, è facile tro– vare lungo il viaggio qualche amico o amica (l'anno scorso in India sono an– dati più di diecimila francesi, altrettanti inglesi e tedeschi, più un sacco di olan– desi, danesi, svedesi, italiani e -cosi via) che parli la lingua che voi conos-9.ete anche se è solo l'italiano e che_ vi aiu– terà senz'altro, con informazioni o fa– cendovi da interprete. Dove andare a dormire Le informazioni e i prezzi che indichia– mo non sono aggiornatissimi ma risal– gono all'estate scorsa, o in alcuni casi, a quest'inverno. Se sono cambiati non aspettatevi che siano scesi; le differenze però non dovrebbero mai essere consi– stenti. Soprattutto non si dovrebbe mai pagare più di un dollaro per notte per persona. Istanbul Gulhane Oteli - 250 lire New Gulhane - 350 lire Tourist Hotel· - 500 (doccia calda) Teheran Yanezmir Hotel - 400 lire Amir Kabir Hotel - 450 lire Baghdad Hotel - 300 lire Gulha Hotel - 350 lire Kabul Bamian Hotel - 250 lire Nor Hotel - 200 lire Benazir Hotel - 400 lire Delhi Scartare gli alberghi della città nuova (New Delhi) che sono tutti molto cari. A Delhi e in tutta l'India conviene servir– si, se proprio si vuole risparmiare con le unghie e con i denti, dei t~mpli Sikh nei quali si viene ospitati gratuitamente. Danno anche da mangiare. Se non si volesse o non fosse possibile questa sistemazione: Crown Hotel - 550 lire Y.M.C.A. - 75"0 lire (con prima colaziom, all'inglese) (la sigla significa Associazione cristiana del giovani). Dappertutto si consiglia di tirare sul prez- 7.0. Chiedete nomi di alberghi alla gente che conoscerete. Katmandu Jed Singhs - 300 lire The Camp - 200-300 lire The Tourist Corner - 550 lire Matchbox - 150 lire Letto in famiglia nepalese - 100 lire Dappertutto si trova da dormire. Molto usato è il Tempio delle Scimmie che si trova appena fuori la città. Ve lo sanno ·indicare tutti. Shrlnagar (Kashmlr) Se si è in molti conviene affittare una· casa galleggiante (con zanzare nella tarda primavera) dove si pagano solo un paio di rupie per notte (ma ve ne chiedono sempre più di cinque) senza limiti nel numero di persone che poi vi risiedono effettivamente. Benares Stesso discorso che per Shrinagar. Conslgll misti per Il viaggio Se volete fare l'autostop, ricordate che da quelle parti è pericoloso, capita di dover aspettare per mezze giornate, gli autisti dei camion si vogliono fare pa– gare .. In Afghanistan chi vuole fare una strada meravigliosa deve prendere quel– la che passa a nord (Mazar-i-Sharif) ma che è percorribile solo per qualche me– se all'anno. Con le corriere, da Herat si arriva a Kabul passando da Kandahar. I servizi aerei afghani costano molto poco. In India conviene usare il treno che, con la tessera falsa da studente costa dav– vero un'inezia. A Kabul e Kandahar si

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