RE NUDO - Anno II - n. 6 - giugno-luglio-agosto 1971

BOB DYLAN: LIKE A ROLLING STONE .•• Guardai e vidi Bob che mi stava davanti dall'altra parte della strada. Con jeans e oc– chiali senza montatura e pa– reva che gli uscisse fumo dalla testa. Mi avvicinai e dis– si: « come stai?» e cominciò l'intervista. Dylan: di che razza sei Alan? Weberman: razza umana. D.: e di che razza erano i tuoi genitori? W.: Credo si considerassero ebrei. D.: Sei sicuro di non aver scritto mai nulla di offensivo co:itro la mia razza? W.: No, non è con la tua raz– za che ce l'ho; è col tuo sti– le di vita e le tue idee poli– tiche. D.: Sapevo che eravamo in disaccordo Al. W.: Senti Bob che ci fai con tutto il tuo denaro? D.: Va in gran parte ai Kibbu– zin in Israele. W.: Ma tu sei stato uno dei primi ebrei a criticare Israele? D.: Dove? W.: Nelle note sulla coperti– na di Another Side of Bob Dylan. D.: Non mi ricordo... sai Al sei stato troppo a lungo in città; la città altera il modo di pensare ... so come vanno queste cose. Così continuando a parlare Dylan disse che non gli pia– cevano le pantere per la lo– ro posizione sul Medio-Orien– te « piccola Israele contro tutti quei. .. ». Attaccai allora a spiegare a Dylan come tutti avessero il diritto a vivere, ebrei, arabi e profughi palesti– nesi e che era Israele a com– primer~ la libertà altrui. Continuai e diedi addosso al– l'imperialismo al razzismo !;ld al sessismo (ma non pareva che stesse ascoltando) e poi gli dissi che Nashville Skyli– ne era melenso mentre Self Portrait era una cazzata dal momento che un sacco di gente l'aveva comprato sen– tito una volta e messo da par– te, nessuno dei due dischi era in relazione con la real– tà oggettiva. . Dylan: Ci stavano due buone canzoni in Self Portrait Days of 49 é Koopper Kettle e sen– za quel due dischi non ci sa- rebbe New Morning, ad ogni modo sto appena ricomincian– do a rimettermi in sesto per quanto riguarda la musica ... Al usi anfetamina? Weberman: No amico, la ra– gione per cui ho tanta ener– gia è perché sono in sinto– nia con la forza vitale che sta cercando di affermarsi sulla terra ... sono vivo amico. D.: Perché preoccuparsi tan– to della terra quando ci stan– no... W.: E di che cosa vuoi che mì preoccupi dell'invasione dei marziani? D.: Che droghe usi Al? W.: Solamente marijuana e caffeina e te? D.: Niente droghe. W.: Cazzate! (anche se devo ammettere che gli occhi di Dylan sembravano normali ogni volta che ci siamo in– contrati). D.: Che ne pensi di Timothy Leary? W.: Credo che sia grande, che abbia sempre capito la rivoluzione ma che pensasse di poter coinvolgere gran parte della classe media par– landone in termini mistici; è un eroe nazionale della Woodstock Nation. E tu che ne pensi? D.: Non mi interesso di poli– tica. W.: Senti un po' come va che ti sei associato a Johnny Cash? quel lacché era così reazionario quando lavoravate insieme che Nixon lo ha invi– tato a cantare alla casa bian– ca e Cash si dà da fare per lodare i genocidi ai suoi con– certi. D.: Ho ascoltato Cash da quando sono bambino e gli voglio bene. W.: Bob sei così reazionario ultimamente che mi sorpren– de che Nixon non ti abbia in– vitato a cantare per lui. D.: Sorprende anche me! W.: Senti Bob perché non fai vedere a tutti che sei dalla parte giusta e non fai un con– certo di beneficenza per John Sinclair? D.: Non ho intenzione di aiutare Sinclair facendo un concerto né ho intenzione di dare concerti adesso. W.: Tutto qu_ello che dovre- sti fare è farti veoere suonare un po' la chitarra e 100.000 persone sbucheranno fuori per venire a sentirti dovun– que sarai. O.: Mi dispiace Al non posso farlo, ma scriverò una canzo– ne sui prigionieri politici e la includerò nel prossimo di– sco. W.: Non voglio promesse fra nove mesi voglio risultati adesso ... Parlare a Dylan è stato come parlare ad un fantasma. Il vecchio Dylan pieno _di_ idee RE NUD0/15 e storie se ne era anoato so– stituito da un guscio ... è sta– to come parlare ad un ma– gliaro· che in realtà stava truf– fando se stesso. So che Dy– lan non è uscito dalla sua fa– se attuale e che cercava di calmarmi usando il suo fa– scino ed offrendomi la sua « amicizia». Cerca di fregare me ed il Fronte di Liberazio– ne Dylan, ma continueremo a combattere fino alla vittoria. Liberate Bob Dylan Tutto il potere al popolo! ESERCITO DI POPOLO SECONDO IL PCI volontari anarchici pretendono che la nomina dei co– mandanti e dei commissari politici proceda esclusiva– mente dal basso e che (... ) siano permanentemente sottoposti al giudizio e all'approvazione dei combattenti ·come un qualsiasi segretario di sezione o di sindacato. Riusciamo a far comprendere (... ) grazie soprattutto al lavoro dei compagni comunisti più qualificati, che i dirigenN devono essere nominati solo dall'alto, che essi possono essere responsabili solo davanti ai loro coman– danti superiori, i quali sono i soli in grado di giudicare · con equità e conoscenza di tutti i dati (... ). D'altra parte (... ) ci è difficile ottenere dagli stessi volontari nominati ufficiali (... ) l'indispensabile colla– borazione per dare ad essi tutta l'autorità e il prestigio di cui abbisognano (... ). Ci vuole del bello e del buono per riuscire a far portare agli ufficiali le insegne del grado, a farli mangiare a mense speciali, a far rispet– tare l'obbligo del saluto militare tra inferiore e supe– riore. I volontari nominati ufficiali mal s'adattano ad adottare un atteggiamento fermo ed esigente, in servizio, verso i propri subordinati (... ) spesso sono partiti insieme (... ) hanno lavorato nella stessa officina (... ). hanno militato nello stesso partito (... ) Per molti qu·esto è troppo; non ci riescono, cercano di sfuggire alle disposizioni dello stato maggiore». (Luigi LONGO - Le brigate internazionali in Spagna, Editori Riuniti, 1956, pag. 51-52). -· --., I 1 .. -'..1-I--- • •4 • ~-~- - - .--·-···--

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