Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899

~,..,'t_-;yi.' k~ .'t.,.¾:h,;,¼i( ' • ' ' ·. ·,•· ' ' ,'!i,k <• ~ ..... . .......... . . -♦---- ..... -. -. ..... ..,, ~ ......... -. .... PAG INA LE'l'TERA R[A KA ITUNA Era per me luna di miele nella taigct (1), ed essa aveva l'attra ttira della no,·it..'L.Come uno scolaro fuggito che In.scia.lon– tano dietro di sè i muri ristretti della scuola, godevo pienamente delb mia libertà, dell'ampio infinito; ero contento di trornrmi Ji nuovo a contatto di esseri umani. Coi miei polmoni esausti respi– rarn :widamente l'aria satnr:1.dei profumi resinosi, che esa.lavano in– torno a me le foglie sottili e sempre \"erdi dei giganteschi pini. [ miei occhi, stanc hi da.Il' oscuri ti:\ della lJrigione, si ripO&.'\\·ano con compin.cenza sul fondo verde di questo pauom.ma e con una.specie di voluttà si posa.vano sui toni pallid i dei larici o sulle colorazioni intense e blua stre del cedro. Il mio udito mezzo atro fizzato, si svegliava a poco a poco, e direnhwa pili delic. .1.to ai tri lli rum orosi degli uccelli di pMsaggio, che si dirigevano in frott e verso il sud. E il mio povero cuore, lungament e isolato, sentiva accanto a sè la presenza degli uomini. Chiunqu e fos.sero e qualunqu e fosse 11 loro passato, nuche essi portavano nel loro petto un cuore che palpitava e vibra.va . Ma c1uando l'inYerno freddo e nevoso av\•iluppò tutta la natura col suo velo bianco sotto al quale la taiga prese un aspetto triste; e il cielo ricoperto di nmole :ipp:i.n-e quale un'i mmensa volta di piombo, e le breri giornate senr... 'L sole si confusero coi prolungat i crepuscoli e il vento soffiò melanconicamen te sul deserto, sentii latri– stezza invadermi. Allora calmvo i miei lunghi pattini e in compagnia. (1) Vasta foresta.

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