Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

-34responsablll. Dopo la lunga analisi dei documenti che abbiamo compiuta, non è difficile rilevare i punti deboli dell 'esposizione storica che prende la surriportata dichiarazione germanica di guerra. Nella settimana fatale che va dal 24 al 31 luglio vi furono due periodi distinti. Nei primi giorni è l'Austria a mettere in pericolo la pace di Europa, con la sua politica aggressiva e intransigente, nòn tenendo conto delle dichiarazioni ripetute e molto esplicite della Russia. Tutto si potrà rimproverare alla Russia fuorchè di non essere stata esplicita in questa crisi; poichè fin da principio essa dichiarò a tutti, comprese l'Austria e la Germania, che non avrebbe abbandonato la Serbia al suo destino, e che avrebbe mobilitato se la Serbia fosse stata attaccata. La Germania invece nei primi giorni, assiste allo svolgimento della crisi con un atteggiamento oscillante di cui è difficile penetrare le intenzioni occulte e le intime ragioni. Comincia con minaccie velate; si rinchiude poi in una specie di ottimismo indolente. finalmente cerca di far capitolare la Russia. esercitando pressione su Parigi, mandando cosi a vuoto l'uno dopo l'altro tutti i tentativi inglesi di mediazione, con una resistenza passiva. Negli ultimi giorni di luglio le parti cambiano: l'Austria si fa sempre più conciliante, la Germania invece sempre più aggressiva, finchè essa manda un ultimatum alla Russia il giorno stesso in cui l'Austria stava per accordarsi con essa. II 29 segna la crisi di questo fatale mutamento. Quel giorno la Germania, tornando d'un tratto al progetto, già carezzato il 26, di condurre la Russia alla capitolazione, sostituendosi ali' Austria protesta a Pietroburgo per la mobilitazione alla frontiera austriaca e minaccia la guerra, se la Russia continua a mobilitare, rendendo cosi disperata una situazione già critica. Sembra dunque impossibile sostenere, come fa ora il Governo di Berlino, che la Germania venne provocata B•blioteca Gino Bianco

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