Mario Alberti - Adriatico e Mediterraneo

- 23 - La Dalmazia è una terra di avvenire, poichè quanto sinora fu fatto in quella regione avvenne nonostante I'opposizione del governo austriaco, che cercava con ogn1 mezzo di ostacolare le iniziative economiche italiane. Comunque, poichè la Dalmazia possiede magnifiche forze d'acqua, so~sero ivi potenti industrie idro-elettriche, fabbriche di carburo di calcio, di calciocianamide, di prodotti azotati. I colossali, ricchissimi giacimenti di marne esistenti lungo il litorale dalmata, consentirono alla Dalmazia di divenire uno dei più importanti centri mondiali per l'industria del cemento, che esporta nell'Egitto e nelle Americhe. Parecchie altre industrie minori, come ad esempio quella del maraschino, hanno conferito una notevole notorietà al prodotto dalmata. Le condizioni economiche della Dalmazia italiana si possono, per quanto irrazionalmente, desumere dal fatto, che la sola, piccola città di Zara, presenta la seguente, meravigliosa ascesa delle elargizioni spontanee a favore della Lega Nazionale : da 1.678 corone nel 1892 a 56.81 O corone nel 1912 ! In un suo recente scritto, il console italiano a Zara, D'Alia, scrive: « L'avvenire della Dalmazia riposa nell'industria e nel commercio. Dato l'eccellente sito e la ottima configurazione, è da prevedere che essa, ricca di porti e di esteso « hinterland », avrà maggiori industrie e più sviluppato commercio e si avvierà quindi ad un avvenire di benessere. Basterà che il governo attui gli svariati progetti che già il provveditore generale Vincenzo Dandolo sottopose alle vedute di Napoleone I. Regolato il corso dei fiumi, prosciugate le paludi, allacciati i paesi interni con strade praticabili, unita la provincia con ferrovie alle provincie limitrofe, ricostituiti i boschi, sfruttate bene le miniere, utilizzate le pietre da fabbrica ed i marmi, resa sempre più razionale l 'agricoltura e la pesca, esteso l 'a.llevamento del bestiame e dei bachi da seta, si arresterà l'emigrazione e crescerà il numero degli abitanti. » In quanto al Trentino, quest'è una terra ricca, di grande avvenire. Fu chiamata nei secoli scorsi la California d'Europa, per le sue abbondanti miniere. Presso Trento v'è il monte Argentario ch'è valutato a tre miliardi gi corone. fin vyrso il 1860 ti Trentino possed~va Biblioteca Gino B1c1nco

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