Ezio M. Gray - Germania in Italia

- 24 - nico d'arte a Firenze; non altra funzione che di diffondere le idee imperiali tra noi, di piegare gli studi italiani ad una valutazione sempre più germanica della nostra stessa storia e dell'arte nostra, di coprire poi col paravento degli studii i più politici e militari tentativi di intromissione. Anche questo è un rilievo esatto e lo sanno coloro che improvvisamente videro richiamati in Germania e nel Belgio invaso uomini che fino a ieri erano tra noi in veste di innamorati sognatori del paesaggio italico, di maniaci collezionisti di cose artistiche e là, in Germania e nel Belgio insanguinato, essere incaricati di funzioni militari importanti e delicate che mostrano chiaramente come anche in Italia l'abito del tourista e la zimarra dello storico avevano celato costantementp la cotta del guerriero e il portafogli del diplomatico. Della oualità predominante di agente segr~to politico di questa gente posso testimoniare io stesso circa il von Manteuffel ultimo direttore dell 'Ist. Germanico di Arte a Firenze. Nipote del Maregliallo Von Manteuffel, ex addetto d'Ambasciata. frequentatore dei convegni segreti tedeschi tenuti a Firenze in una villa hotel (proprietà di un ... filantropo svizzero che la coprì ultimamente con la bandiera americana) l'origine critico di arte fu una notte dello scorso aprile segnalato alla Ouestura per atteggiamento sospetto. Fermato e interrogato in mia presenza negò assolutamente di essere soggetto a servizio militar.'!, ma, perquisitolo, gli si trovò un attestato del Comando Generale tpdesco che lo indicava inscritto alla Landsturm e autorizzato a rimanere in Italia fino al 15 giugno 1915 per affari speciali che non erano certo quelli dell'Istituto di Arte. Che questi Istituti avessero per la Germania un'importanza che superava il sereno campo degli studi era provato dal loro riconoscimento ufficiale categorico, dalle somme iqgenti che il Governo tedesco vi destinava, dal- !'interessamento personale che vi portava l'Imperatore Guglielmo, del quale sono troppo note le affermazioni sull'arte e sulla scienza quali forze politiche perchè si dubiti della sostanza politica del! 'interessamento imperiale, a questi consolati artistico politici in terra nostra. E giacB·blioteca Gino 81dnco

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