Diario triestino : 1815-1915, cent'anni di lotta nazionale

- 32 - austriache in Galizia e in Serbia, incominciano a correre le cifre delle perdite tremende del 97° e di più altri rek gimenti, dove sono gli Italiani della Venezia Giulia. 4 ottobre. - Nell'onomastico di Francesco Giuseppe sul campanile di S. Giusto sventola dall'alba un grande tricolore italiano; e altri ne spuntano a Muggia e in altri luoghi dell'Istria. 27 novembre. -- Per la sottoscrizione al prestitc austriaco, impiegati della Luogotenenza, accompagnati da poliziotti in torghese, presentano alle botteghe, alle banche, alle case, gli inviti ufficiali, dove è detto che il governo terrà conto deì nomi dei sottoscrittori; ma a malgrado di ogni intimidazfone il resultato fra i cittadini è quasi nullo. 2 dicembre. - Essendo indetta una questua per I 'esercito austriaco, a tutte I~ case e botteghe si trova la mattina distribuita la scritta : « Non un soldo per gli assassini dì Trieste! ». l 9 I 5 15 febbraio. - Con gli ultimi richiami in massa, con le ripetute « revisioni » dei rifiutati nelle leve precedenti sono oltre 30 mila i Triestini arruolati. Ma parecchie migliaia, a malgrado della severa guardia ai confini, riescono a riparare nel Regno; e con loro, nell'angosciosa atte~a, emigrano intiere famiglie, tra le più cospicu~. Cosl il 7 febbraio muore a Venezia, dove da pochi giorni si è rifugiato con i suoi, il vecchio podestà Ferdinando Pitteri, uno dei patriotti più venerandi, carissimo alla cittadinanza; e a Venezia viene sepolto provvisoriamente, aspettando, com~ egli stesso ha raccomandato, che la .<.ua tomba di famiglia sia in terra libera. B blioteca Gino 81dnco

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