Enrico Burich - Fiume e l'Italia

3) Fiume è il mercato di tutti i prodotti agricoli del• I l'Istria orientalç e delle isole del Quarnero, cui è legata da rapide e comode linee di navigazione. Ed è anche / il loro centro di rifornimento. Ove essa passasse in do- l minio dçgli slavi, l'Istria orientale e le isole rimarrebbero prive del loro mercato naturale, giacchè, per la distanza che le separa da Pola - il possibile porto più prossimo - non converrebbe loro di deviarlo incontrando gravi sacrifizi di tempo e di denaro ; e sarebbero perciò costretti ad esitare i loro prodotti al di là dei confini, sovraccaricandoli di dazi che pe renderebbero impossibile lo smaltimento ai prezzi ordinari; o dovrebbero forzatamente compiere i loro rifornimenti in terra slava, ivi lasciando gran parte dei loro redditi e dçi loro guadagni, con grave danno dell'economia nazionale. Restano i motivi d'ordine strategico. Senza il pieno 1 ed assoluto dominio di Fiume e di tutto il Quarnero comprese le isole, rimanç esclusa ogni possibilità di provvedere ad una vera ed efficace difesa delle coste \ dell'Istria orientale fino a Porer. In mano di un 'altra potenza Fiume e le isole sarebbero sempre formidabili basi di operazione contro le quali l'Italia non potrebbe opporre che Pola, troppo lontana e situata nell'altro versante. La minaccia, cioè, all'integrità territoriale sarebbe continua e costringerebbe l'Italia a ingenti spese ed a gravi sacrifici : spçse e sacrifici ai quali invece si ovvie- ' rebbe col possesso incontrastato di tutto il nuarnero. I L'Italia sa da mezzo secolo ciò chç vuol dire aver le porte di casa aperte; non permetta dunque a nessuna I potenza d'incunearsi ancora entro i suoi confini. Le sa- \ rebbe fatale, per chiudere i suoi confini nel Trentino, lasciar apçrti quelli del Quarnero. B;blioteca Gino 81c1nco

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