Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

nere femminile, non vi sarebbe stato motivo di identificarla con la madre di Leonardo13 • Euso di Leonardo a tempo perso Per poter valutare le conseguenze della traduzione sbagliata e la sua influenza sulla storia della psicoanalisi, dobbiamo ripercorrere sia la storia dell'interesse freudiano per Leonardo, sia la storia delle questioni teoriche che nello studio su Leonardo vengono affrontate. In tale contesto collocheremo la nostra prima interpretazione del1'avvoltoio. La storia dell'interesse freudiano per Leonardo ha inizio secondo noi verso la fine degli anni 1890, periodo della sua autoanalisi. Sia Jones che Strachey fanno notare che Freud si «identificava» con Leonardo, e, come s'è già visto, Jones sostiene che gran parte dell'analisi freudiana su Leonardo era frutto di autoanalisi. Sebbene Jones non chiarisca i fondamenti di questa sua ipotesi, ne abbiamo alcune prove nelle lettere a Fliess. Nell'autunno inoltrato del 1897, Fliess comunicò a Freud la sua teoria della bisessualità innata: la reazione di Freud fu ambivalente, poiché Fliess aveva legato la bisessualità alla bilateralità, considerando il lato sinistro come femminile e quello destro come maschile. Il 29 dicembre del 1897, Freud scrisse quindi a Fliess: «Ciò che voglio ora è raccogliere materiali in abbondanza per esaminare a fondo la teoria del mancinismo. Ho l'ago e il filo pronti. Del resto il problema che è legato a questo argomento è il primo, da tanto tempo, sul quale le nostre idee ed inclinazioni non convergono»14 . La risposta di Fliess a questa lettera deve essere stata infelice, poiché una settimana dopo, il 4 Gennaio 1898, Freud gli scrisse: 112 ... mi interesserebbe sapere perché ti abbia tanto offeso il fatto che io non sia ancora in grado di accettare la tua interpretazione del mancinismo.

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